Cinema & Serie TV: Tenet di Christopher Nolan


Torna la nostra Alice, sceneggiatrice e scrittrice di talento. Torna per parlarci di un film che mi incuriosisce molto  e non solo per l'innegabile talento di Nolan, ma anche per l'approfondimento che vi lascio qui di seguito. 


TENET

Con: John David Washington, Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Michael Caine e Kenneth Branagh

IL RITORNO DI NOLAN AL CINEMA: TENET
 
Si può parlare di Christopher Nolan senza parlare di tempo? 

Direi di no, perché pare proprio che per lui sia un'autentica ossessione, tanto da dedicare al tema quasi la sua intera filmografia. 

Si pensi, per esempio, alla sua seconda pellicola Memento, in cui il protagonista non è in grado di ricordare più di 15 minuti della sua vita a causa di un disturbo della memoria. Oppure a Inception, a mio parere l'apice artistico del regista, con il suo “sogno dentro un sogno, dentro un sogno”, in cui pochi secondi del tempo presente si tramutano in ore nel primo sottolivello, per diventare mesi - o anche anni - nei livelli più profondi dell'inconscio. Se non lo avete visto, avete la possibilità di recuperarlo su Netflix e vi consiglio di guardarlo perché è un capolavoro. 

Comunque, il tempo per Nolan è una costante da ammirare e temere, a volte assecondare e altre volte combattere, anche con decisione e con ogni mezzo possibile, e se pensate che sul tempo sia già stato detto tutto, è perché non avete ancora visto TENET. 

Nolan ha concepito l'idea di questa pellicola circa un decennio fa, lavorando poi alla stesura della sceneggiatura per quasi cinque anni. Dopo una fase di pre-produzione iniziata alla fine del 2018, i casting sono cominciati a marzo del 2019 ed entrambi i protagonisti Washington e Pattinson hanno raccontato di esser stati letteralmente “chiusi a chiave” nell'ufficio di Nolan per circa tre ore a leggere il copione, per poi fare un colloquio col regista. Riesco a sentire la loro ansia anche adesso, voi no? 

Insomma, tutto super blindato come al solito quando si parla di Nolan, che fino all'ultimissimo ha scelto di non svelare assolutamente nulla su questo film, neanche nei primi trailer usciti rispettivamente a maggio e dicembre del 2019. L'uscita nelle sale ha subìto diversi slittamenti a causa della pandemia: inizialmente fissata per il 17 luglio 2020, era stata poi spostata al 31 luglio e successivamente fatta ancora slittare al 26 agosto in Italia e in altre nazioni al 3 settembre 2020. 

Finalmente, quasi alla fine dell'estate, TENET è riuscito a vedere la luce nel suo habitat naturale, ovvero la sala cinematografica e io non avrei potuto perdermelo per nulla al mondo. 

Andare al cinema è stata forse l'esperienza che più mi è mancata durante il lockdown, l'emozione di sedermi in sala con i pop corn a godermi una pellicola sul grande schermo per me è sempre stata insostituibile, e tornarci per un film di Nolan è stato emozionante. 

Si era talmente speculato su questo film, che confesso di essere entrata al cinema -mio malgrado- con delle aspettative abbastanza alte, anche se come ho detto in precedenza cerco sempre di restare neutrale di fronte alla visione di una nuova pellicola, ma con Tenet è stato difficile.




Ma intanto: che cosa ci racconta questa storia?
 
Un aspetto che adoro di questo regista è la sua accurata ricerca del titolo ed è doveroso fare una premessa su quello di questa opera, che già di per sé ci apre un intero mondo: TENET. 

Tenet è infatti una parola palindroma (ovvero la sua lettura è la stessa anche da destra verso sinistra) che deriva dal latino e significa “dogma”, “dottrina”. Essa compare sul Quadrato del Sator, una ricorrente iscrizione latina a forma di quadrato magico che reca incise le seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS (vi anticipo già che queste parole le ritrovate tutte anche nel film). La loro giustapposizione, nell'ordine indicato, dà luogo a un palindromo, vale a dire una frase che rimane identica se letta da sinistra a destra e viceversa. La stessa frase palindroma si ottiene anche leggendo le parole del quadrato dal basso verso l'alto, purché ogni riga sia letta da destra verso sinistra.


 
L'iscrizione è stata oggetto di frequenti ritrovamenti archeologici, principalmente in Europa, sia su lapidi che su graffiti, ma il senso e il significato simbolico rimangono ancora oggi oscuri, nonostante le numerose ipotesi formulate. 

Gente, ditemi se già questo non è abbastanza per attirare l'attenzione! Ma veniamo alla trama

Un agente della CIA, il "Protagonista" (John David Washington) partecipa a un'operazione russa sotto copertura per salvare un agente compromesso e rubare un oggetto non identificato durante un assedio terroristico al Teatro dell'Opera di Kiev. Dopo aver salvato l'agente e recuperato l'oggetto, il protagonista invia parte della sua squadra attraverso un'uscita segreta e viene salvato da un uomo armato mascherato, con un filo rosso sullo zaino, il quale apparentemente uccide un uomo sparando un proiettile "al contrario". Il protagonista si unisce nuovamente ai russi, che, resosi conto di essere stati ingannati, lo torturano, ma il giovane resiste all'interrogatorio e assume una pillola avvelenata. Al risveglio, scopre che la pillola in realtà era falsa e viene informato che l'operazione a Kiev era una prova per valutare il suo grado di lealtà, e di essere stato reclutato da un'organizzazione segreta chiamata "Tenet", la cui missione riguarda in qualche modo la salvezza del genere umano. Il Protagonista viene poi condotto in un laboratorio segreto dove incontra Laura, una scienziata che si sta dedicando allo studio di proiettili la cui entropia risulta "invertita" e che pertanto si muovono all'indietro nel tempo. La scienziata ritiene che nel futuro sia stata sviluppata una tecnologia che consente agli oggetti di invertire la loro entropia e di spostarsi indietro nel tempo per mezzo dell'inversione del flusso temporale e che esista un'arma in grado di distruggere il passato. Insieme al fisico e agente segreto Neil (Robert Pattinson), il Protagonista scoprirà che i proiettili sono stati acquistati e invertiti dall'oligarca russo Andrei Sator (il cognome vi ricorda qualcosa?), il quale sembra essere in grado di comunicare con il futuro. Da qui, sarà una corsa contro “il tempo” per ricercare questa arma ed evitare così la distruzione del mondo e dell'umanità. 



Mi fermo perché non voglio fare spoiler di nessun tipo. Come potete vedere, si evincono già due cose importanti da questa trama: la prima è la scelta di chiamare il protagonista “Protagonista”. 

Particolare che in molti hanno apprezzato tantissimo, e che innalza la figura principale del film a una sorta di archetipo in cui tutti possiamo identificarci. La seconda cosa - molto più importante della prima - è che assistiamo in questo film allo sviluppo di un concetto davvero innovativo, che è quello del “time reverse”. Un tempo che scorre al contrario mentre noi lo stiamo osservando, grazie all'uso di un tornello spazio-temporale, con proiettili che vengono “presi” invece che sparati, inseguimenti che vanno all'indietro ed esplosioni che implodono. 

Il film è stato girato con una cifra di ben 205 milioni di dollari (il budget più alto del regista finora) in ben sette paesi diversi: Danimarca, Estonia, India, Italia, Norvegia, Regno Unito e Stati Uniti. Per gran parte in IMAX (modificato per poter avere l'effetto reverse) e, per il resto, in pellicola 70 mm ma, come detto dallo stesso regista, molte sequenze che vediamo in reverse non sono state convertite, ma girate proprio in quel modo: come per esempio la scena del combattimento in aeroporto, in cui l'attore John Washington ha studiato nei minimi dettagli la sequenza di movimenti “al contrario”, e qui i complimenti non possono che andare anche al team degli stuntmen e allo stunt coordinator per aver creato intere coreografie letteralmente invertite. Nolan in questo è stato super innovativo, decidendo di girare la stessa scena ben due volte: la prima normale e la seconda al contrario. Riuscite a crederci? Non so che cosa avrei pagato per potermi trovare su quel set. 

Tenet poi è un film che di palindromo non ha soltanto il titolo, ma l'intera storia, iniziando da un punto che è vicino alla sequenza finale, per poi trovare l'inizio degli eventi alla metà del film e arrivare alla fine per renderci conto che in realtà è il principio di tutto. So che sembra complicato, ma lo è solo nelle parole, perché in realtà la trama del film non è da capogiro come invece potrebbe sembrare. 



COSA NE PENSO IO
 
Ho passato i primi quaranta minuti del film un po' disorientata, avendo la sensazione di trovarmi quasi davanti a un enorme trailer. Sequenze di scene così veloci da rendere difficile assimilare le molte informazioni che vengono snocciolate da subito, e un audio che devo essere sincera mi ha fatto storcere il naso in più occasioni, in quanto spesso la musica sovrasta momenti di dialogo anche importanti. Poi, pian piano il ritmo del film rallenta un pochino e si ha modo di apprezzarne di più l'insieme, dalla fotografia alle location, fino all'interpretazione di Washington (a mio parere un po' sopravvalutata) e quella di Pattinson che invece ho davvero apprezzato, e che oserei dire in molte scene ha lasciato molto più il segno rispetto a quella del Protagonista. Forse, non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo la scelta di non dare un nome al protagonista, e ciò mi ha impedito di empatizzare con questo personaggio fino in fondo. Non sono riuscita a identificarlo e per questo non l'ho compreso a pieno come avrei voluto, cosa che mi è dispiaciuta molto. 

Ma comunque, TENET ci apre la mente verso un mondo in cui il tempo scorre in varie direzioni creando sequenze visive che sono quasi cartoline da incorniciare nella memoria. Credo che la settima arte qui sia arrivata alla sua massima espressione, regalandoci momenti di Cinema che sicuramente faranno parlare di sé negli anni a venire. Personalmente, vorrei dire che la storia e i protagonisti mi abbiano coinvolta di più, ma non sarei fedele alle sensazioni che mi ha lasciato questa pellicola, spettacolare a livello visivo, ma un po' meno a livello emotivo. Sono uscita dalla sala con tante domande, molti spunti di riflessione, e certamente con gli occhi pieni di meraviglia per ciò che questo grande regista è riuscito ancora una volta a realizzare, anche se non lo considero il miglior film di Nolan, che per me è e resterà ancora Inception. 

Vi consiglio comunque di non perdervelo per nessun motivo, anche solo per gustarvi la scena di un vero Boeing 747 che viene schiantato contro un hangar... cose che capitano solo con Nolan! 

“Per te ho solo una parola: Tenet. 

Aprirà le porte giuste, e anche alcune sbagliate. 

Usala con cautela.”



- Alice - 

Posta un commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001. Rare immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione. L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.

Contenuti © Virginia Leoni - Le Recensioni della Libraia

© Le recensioni della libraia. Designed by Digital Butterfly