Creativity Blogger Week - Maschere in festa


Anche questo mese ospito l'appuntamento con la Creativity Blogger Week, la rubrica inventata dalla mia amica Deb di Leggendo Romance. Grafica a cura della bravissima Federica di On Rainy Days.
Questo mese il tema è Maschere in festa. Se mi seguite ricordate che l'ultimo appuntamento era stato dedicato a Brr... che freddo!, se ve lo siete perso lo trovate QUI.
Oggi vi voglio parlare di alcuni libri dove le maschere hanno un ruolo essenziale.



MASCHERE IN FESTA

Non è stato difficile selezionare tre libri che fossero in grado di affrontare la tematica di questo mese della rubrica Creativity Blogger Week, perché appena è stato proposto l'argomento mi sono venuti alla mente. Complice il fatto di aver amato molto queste storie e di essere riuscita a imparare molto da ognuna di esse.
Mi sono voluta focalizzare sulla maschera e sulle diverse interpretazioni.
→ Ecco la mia selezione.

La spia del mare di Virginia De Winter - Mondadori. 
Trama: È il 1741. Mentre la scintillante e cosmopolita Repubblica di Venezia si prepara per le
celebrazioni del Carnevale, una spia inglese di nome Cordelia Backson si mette sulle tracce di un feroce gruppo di assassini che celano la loro identità dietro le maschere della Commedia dell'Arte. Cordelia è bella e pericolosa, in grado di maneggiare ogni tipo di arma, esperta di combattimento e di intrighi politici, ma ancora ignora che qualcuno progetta la distruzione della Serenissima. E che l'uomo a capo di questo efferato complotto è profondamente legato alla sua vita e a quella di ogni singolo componente della sua famiglia - i Giustinian. Sarà proprio ricostruendo ciò che è accaduto in passato che Cordelia si troverà a sciogliere gli enigmi che coinvolgono i suoi genitori e la sua gemella Cassandra. Ma a tormentarla c'è anche altro: Cassian D'Armer, un giovane uomo alto e bruno di sconvolgente bellezza, il cui sguardo fiero e cupo intimidisce chiunque tenti di avvicinarlo e che il caso ha messo sulla sua strada. Sarà Cassian ad accompagnarla nella sua missione insieme a tre amici: Alain de Mortemart, un aristocratico francese fuggito dalla corte di Versailles, il giovane abate Giacomo Casanova, libertino impenitente, e un nobile spagnolo in esilio volontario. Nessuno di loro è un cittadino gradito alla Repubblica, ognuno nasconde terribili segreti, ma, quando il pericolo incomberà su Venezia, il Doge non esiterà a reclutarli come spie...
Cosa mi ha insegnato? Che dietro una maschera si può nascondere un pericolo insidioso.


L'opale perduto di Lauren Kate - Rizzoli
Trama: È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell'inverno. Violetta,
cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto...
Cosa mi ha insegnato? Che a volte una maschera ci può aiutare a esaudire i nostri sogni




Novelle per un anno - Pirandello
Trama: Luigi Pirandello raccoglie con il titolo "Novelle per un anno" i 356 racconti pubblicati nel
corso degli anni sul Corriere della Sera. Il titolo voleva indicare la possibilità, per il lettore, di leggere una novella al giorno e di comprendere, così, l'assurdità dell'esistenza. Ognuno di noi, infatti, crede di vivere in modo pieno e reale, mentre è prigioniero della propria forma: è il contrasto tra vita e forma, appunto. La forma è costituita dalle convenzioni sociali, dalle inclinazioni di ciascuno di noi che ci impediscono appieno di vivere e che, dunque, rappresentano le maschere che ogni individuo è costretto ad indossare per poter appartenere alla società. La vita, invece, è movimento continuo, un fluire, un essere incandescente, un non fissarsi in alcuna forma.
Cosa mi ha insegnato? Che ognuno di noi può avere indossato una maschera, o anche più di una, in alcuni momenti della propria vita. E che queste possono essere pericolose prigioni per il nostro io.


→ Vi lascio con il calendario di tutti i blog partecipanti.


1 commento :

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