Review party Parole per noi due di Tommaso Zorzi





La recensione di Parole per noi due di Tommaso Zorzi - Mondadori Ringrazio la casa editrice per la copia del romanzo.

Ecco la mia recensione.



Titolo: Parole per noi due
Autore: Tommaso Zorzi
Editore: Mondadori



TRAMA

“La playlist che qualcuno dei miei colleghi stronzi ha messo su è incappata su una canzone degli Abba, One of Us. Gli Abba hanno due effetti: o ti fanno ballare e ridere come uno scemo, oppure ti metti a piangere come uno scemo al quadrato. E io sono sulla buona strada per la seconda opzione. No, non si dimentica in fretta. Alzo lo sguardo. Che cosa ho fatto?!” Stefano è in crisi, ha perso il suo lavoro. È stanco delle serate a Porta Venezia e del sesso occasionale, anche se per il suo miglior amico Filippo c’è un’unica soluzione a tutto: farne di più. Fosse così facile basterebbe passare la giornata su Grindr. Ma Stefano vuole di più sia dalla sua vita sia dall’amore. Per questo decide di mollare tutto, dai gin tonic al suo piccolo appartamento, per inseguire il suo sogno: trasformare in un bed and breakfast la casa di sua nonna arroccata in un paesino sul Passo della Cisa. Ma si sa, tra il dire e il fare... La vita in montagna non è facile per un milanese doc come Stefano. Anche se a renderla un po’ meno complicata c’è Riccardo, che ha tutto: è bello, intelligente, profondo, produce un formaggio buonissimo. Ma ovviamente c’è un ma: Riccardo ha una ragazza, anche se emana innegabili gay vibes. In "Parole per noi due" Tommaso Zorzi racconta, con leggerezza e ironia, due giovani vite e un amore apparentemente impossibile. Due esistenze irrisolte che però, proprio grazie a un sentimento vero e irrinunciabile, potranno trovare la strada per diventare finalmente se stesse.




RECENSIONE

Due vite, due storie, apparentemente distanti ma alla fine così vicine: sono quelle di Stefano e Riccardo, feriti nel cuore da un amore che ha lasciato l'amaro in bocca, entrambi alle prese con una vita che spaventa e nella quale non si riescono a riconoscere, alla ricerca della felicità, del qui e ora e dell'amore.
Stefano stufo di Milano e della solita vita ha deciso di stravolgerla del tutto: per questo si ritrova in montagna a risistemare la casa piena di farfalle della nonna tanto amata. Un paese, poche case, le persone che si chiamano per nome e la porta di casa sempre aperta. Un'ambientazione ben diversa da quella milanese caotica e dai ritmi serrati. Qui Stefano ritrova se stesso, ma anche la voglia di fare cose accantonate da troppo tempo, come leggere (Harry Potter: ottima scelta). 
Riccardo, invece, è un ragazzo che vive in montagna, lavora nell'azienda di famiglia, fa il panettiere e la guida alpina. Perché tutti questi mestieri? Perché Riccardo vuole togliersi la maschera e iniziare a vivere davvero, lontano da quella casa che lo soffoca, da una famiglia omofoba, dal continuo confronto tra il padre e il ricordo (dolcissimo) della mamma morta troppo presto.
Entrambi ci parlano della parte più intima di loro stessi: la paura di amare e di soffrire, i segreti che non si possono svelare, la ricerca della felicità. 

Ci voleva un terremoto, o forse ci voleva una persona che lo deludesse come l’ho deluso io, ma ora lo sta finalmente mettendo in atto. Tendendomi una fune. Mi sta dicendo che non è importante quello che è successo ieri, ma è importante quello che accadrà domani. È importante quello che decido di fare oggi.

Parole per noi due è il secondo romanzo di Tommaso Zorzi, dopo l'esordio con Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri, torna con una storia che ha un ritmo e uno stile narrativo completamente diversi. La sua penna è cresciuta molto, andando a scandagliare l'animo dei suoi personaggi. 
Perché se il primo libro aveva toni più leggeri, questo romanzo è narrativa pura. Il "viaggio dell'eroe" per i due protagonisti è una presa di coscienza di se stessi, del proprio ruolo nel mondo, ma soprattutto è imparare che la vita è adesso e la felicità va afferrata ora.
Ma è anche un romanzo che ci racconta che lungo il cammino dell'esistenza si commettono errori, che non sempre i tempi coincidono e chissà se lo faranno mai.
E poi è una storia che ci mostra come l'amore possa dare la forza per il cambiamento.

«Che la vita va vissuta adesso, non bisogna stare nell’attesa che arrivi qualcosa di straordinario a cambiarla.» Lui fa un sorriso dolce, mentre gli occhi gli diventano lucidi. «Anche mia madre me lo ha detto, una volta. “È adesso che si vive.”»

Un romanzo molto riflessivo, con una struttura alternata che ci mostra i due punti di vista. Si legge di più la voce di Stefano, ma quella di Riccardo è comunque potente. Lui infatti è quello che dovrà fare maggiormente i conti con le difficoltà della vita, che non si riducono a una madre negativa e sempre giudicante (come per Stefano), ma a una costante paura. Tra le mura di casa sua la violenza è all'ordine del giorno e - se non fosse per la zia - la sua vita sarebbe fatta di botte e menzogne. 
Mi sono immersa in Parole per noi due, sentendo sulla mia pelle i luoghi e vivendo le situazioni. Ho apprezzato tantissimo l'ambientazione e il senso di accoglienza che ci trasmettono i personaggi secondari. Plauso anche per Filippo che con la sua leggerezza riesce a dare un tono più scanzonato al romanzo. 
Parole per noi due è una storia che profuma di seconde possibilità, di crescita ma anche agrodolce, perché in fondo è proprio così che è davvero la vita. 

È adesso che si ama. Ieri si poteva odiare, essere arrabbiati. Domani, invece, chi lo sa. Io voglio solo sapere se oggi mi ama anche lui.

Perché leggerlo → Perché è una seconda ottima prova!

Buona lettura!

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