La mia recensione di Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri di Tommaso Zorzi, pubblicato da Mondadori: un romanzo divertente, scorrevole e che vi strapperà più di una risata.
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale.
Autore: Tommaso Zorzi
Editore: Mondadori
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TRAMA
"Questo sarà l'anno del mio fidanzamento, l'ho deciso. Sì, Filippo Villa, ventiquattro anni, milanese da generazioni, giornalista sportivo e party-boy, quest'anno si fidanzerà. E adesso ho qualcosa come tredici chat attive su Grindr, che è tutto un pullulare di messaggi." Fortunatamente nella sua ricerca Filippo non è solo. Accanto a lui c'è Bea, l'amica di una vita e coinquilina da sempre che a ragazzi non è messa poi tanto meglio. Ma si sa, la speranza è l'ultima a morire, almeno finché viene alimentata dal vino bianco di pessima qualità che ogni sera Alice porta a Bea e Filippo in cambio di un posto sul divano del loro appartamento di Porta Venezia, nel cuore del quartiere della festa milanese. La malasorte sentimentale sembra invertire la sua rotta quando Filippo, grazie all'inseparabile Gilda, il suo bellissimo esemplare di bassotto a pelo ruvido, incrocia il proprio destino con quello di Diego: dog sitter, uno e novanta, moro, occhi neri. Un bòno, insomma. Diego ha solo un piccolo, trascurabile difetto: ha una fidanzata che lo aspetta a Monopoli, in Puglia. Dettagli. Diego è perfetto, è dolce, passionale, insomma è quello giusto. Ma non è tutto oro quel che luccica. Magari è solo bigiotteria fatta bene. Tra aperitivi troppo alcolici, poke al salmone e maratone di serie tv, in questo romanzo Tommaso Zorzi racconta con leggerezza e ironia l'amore, l'amicizia, il sesso e le relazioni ai tempi di Grindr. Perché sì, Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri, ma poi, quando tocca a noi, è un vero casino.
Recensione
Non poteva che essere sui generis la copertina di un romanzo come Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri di Tommaso Zorzi, edito da Mondadori. Appena prendete tra le mani questo romanzo, infatti, vi potete rendere conto del tenore della storia.
Siamo a Porta Venezia, quartiere milanese che ci viene mostrato come una sorta di Greenwich Village made in Italy dove la movida favorisce gli incontri e dove una semplice passeggiata può diventare il pretesto per uno (o più) aperitivi.
Questo, infatti, sarà l'anno del mio fidanzamento, l'ho deciso. L'ho scritto anche sulla lavagna dei buoni propositi del locale in cui ho perso la cognizione del tempo insieme a Bea aspettando la mezzanotte.
Sì, Filippo Villa, ventiquattro anni, milanese da generazioni, giornalista sportivo e party boy, quest'anno si fidanzerà
Qui conosciamo Filippo Villa, la sua amica e coinquilina Bea e Gilda, coccolatissima cagnolina di casa. Tanto amata da Filippo che, quando non si può occupare lui stesso della passeggiata, vuole seguire ogni suo passo con FaceTime.
E inconsapevole mezzo grazie al quale Filippo, fermamente convinto che il 2020 sarà l'anno del suo fidanzamento, incontra il dog sitter, barista e super bello Diego.
Tra incontri su Grinder, che sembrano promettenti ma poi fanno scappare a gambe levate, serate passate a sbronzarsi di Tavernello sul divano di casa e passeggiate con Gilda, entriamo nel mondo di Filippo e ce la spassiamo un sacco.
Non sono mai stato tanto innamorato, e forse, mi dico a vote, non lo sarò mai più. Perché le cose che si provano a 17 anni si provano così, appunto, solo a 17 anni
Dovete sapere che Filippo è un cultore di Will and Grace e già questo fa salire il suo punteggio a vette inesplorate, inoltre è l'amico di sesso maschile che tutte vorremmo per conoscere la cruda verità, anche se dura e cattiva. Perché lo sappiamo bene che nessuna amica, per quanto spietata, ci dirà mai "Tesoro, questa mattina fai schifo".
Ecco Filippo non si crea problemi e questo è un altro punto a suo favore.
Ed è la sua voce a raccontarci le avventure e le disavventure che lo porteranno a diventare il paladino di ogni donna (o uomo) che ha subito un torto amoroso.
Filippo è sicuramente il cuore pulsante di questa storia, ma personaggi come Bea, Alice (l'amica disoccupata che occupa nelle settimane cruciali della storia il divano di casa), Diego e Gilda (sì, anche lei) sono le perfette spalle su cui si regge questa narrazione veloce.
Però volevo tenere traccia di una serata per me molto importante, la serata in cui non lascerò che la mia ossessione di trovare a tutti i costi un fidanzato mi faccia collezionare l'ennesimo caso umano
Il tono di voce utilizzato da Tommaso Zorzi è volutamente leggero, ironico, spesso gergale e giovane. Un registro narrativo vincente per raccontare una storia come Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri, un libro che scivola via veloce e che sicuramente rimarrà impresso al lettore per una serie di scene memorabili.
Perché leggerlo → Perché vi verrà voglia di andare a Porta Venezia per un aperitivo e una ventata di freschezza, ma anche di avere nella vostra vita un Filippo Villa.
Buona lettura
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