Recensione: The Rose di Tiffany Reisz





La recensione di The Rose  di Tiffany Reisz, secondo volume della serie I Godwick. Pubblicato da Hope Edizioni che ringrazio per la copia  del romanzo. 





Titolo: The Rose - I Godwick #2
Autore: Tiffany Reisz
Editore: Hope Edizioni



TRAMA
Il giorno della sua festa di laurea, Lia riceve in regalo dai suoi genitori – ricchi collezionisti d’arte – un raro manufatto greco: una bellissima e antica coppa. Su quello splendido oggetto ha messo gli occhi anche August Bowman, amico dei genitori e ospite alla festa. Secondo August, la coppa, nota come “Kylix della Rosa”, veniva usata nelle cerimonie in onore del dio greco Eros e ha lo straordinario nonché pericoloso potere di far avverare le più intime fantasie sessuali.
Lia è scettica riguardo alle affermazioni di August e sospetta che, essendo lui stesso un collezionista d’arte, stia solo cercando di mettere le mani sul prezioso manufatto.
L’uomo, allora, la sfida a provare e, quando Lia beve dalla Kylix, si ritrova all’improvviso immersa in un mito erotico così vivido da sembrare reale. Con August al suo fianco, vivrà la più sensuale delle sue fantasie, un’esperienza che ha tutte le intenzioni di ripetere.

August è pronto a pagare qualsiasi prezzo per entrare in possesso della coppa, ma Lia ha in mente un altro tipo di baratto, uno che intreccerà le loro vite in un modo che entrambi non possono neanche immaginare..




RECENSIONE

Chi ama la letteratura erotica del passato non può non leggere Tiffany Reisz, che ricorda nelle sue ambientazioni, negli eventi, nella narrazione molto di Anaïs Nin, in particolare nella sua raccolta "Il delta di venere". Questo paragone non vi risulterà nuovo se avete già letto una mia recensione di un libro della Reisz, perché nei suoi scritti mette in scena eventi di grande impatto emotivo, un'attenta analisi psicologica dei personaggi e un erotismo che si insinua, non solo nel atto sessuale in sé, ma che si ritrova anche nei dialoghi, negli sguardi, nelle intenzioni. Tutti aspetti che mi ricordano la Nin, così come una certa "giocosità", il desiderio di sperimentazione e di andare oltre i propri limiti mentali.



Mi sono immersa in questo nuovo romanzo con la certezza che sarebbe stata una lettura capace di insegnarmi qualcosa, e così è stato: perché è anche attraverso il confronto con i propri limiti mentali e tabù che, a mio parere, si può imparare  qualcosa di se stessi.
The Rose è il secondo volume della serie I Godwick  e segue The Red (cliccate sul titolo per la recensione), anche a livello temporale: i fatti si svolgono circa vent'anni dopo. La protagonista è Liv, nel corso della storia, se avete letto il volume precedente, riconoscerete i suoi genitori, ma si può anche leggere come stand alone. 
Liv è una giovane donna con un grande carattere, intelligente e curiosa, cresciuta in un'ambiente piuttosto aperto, dedita alla gestione di un'attività un po' particolare.
Dietro la patina di felicità, però, nasconde anche lei delle ferite emotive che le sono state inflitte quando ha dato troppa fiducia e credito ai sentimenti.
Dall'altra parte troviamo August, un affascinante sconosciuto molto interessato all'antica coppa greca  che il padre di Liv si è aggiudicato a un'asta per il compleanno della ragazza. Brillante, ironico e perspicace, August è il personaggio più dirompente del romanzo e anche quello su cui si concentra l'attenzione dei lettori che ne vogliono conoscere il passato.


I due si troveranno a vivere esperienze uniche, estreme, conturbanti
L'intreccio delle fantasie scandisce il ritmo narrativo del romanzo e, quindi, il lettore si ritrova a passare da un mito all'altro, mentre i due protagonisti scandagliano i propri desideri, le emozioni, i bisogni repressi.
Il risultato è che The Rose non è solo un romanzo erotico, ma è tante cose. Soprattutto diventa un inno allo sperimentare, a lasciare che i sogni prendano ogni tanto il sopravvento e diventino realtà, a non avere paura dei propri desideri, ma di accettarli e di accoglierli nella propria vita. Infine l'insegnamento più importante:  anche un cuore ferito può ricomporsi se trova il collante giusto.
A fare da scenografia la mitologia: l'autrice ci fa compiere un vero e proprio viaggio nella storia di alcuni dei personaggi più noti, regalandoci nuovi punti di vista sugli eventi. 


La penna di Tiffany Reisz non ha bisogno di presentazioni, ma se non l'avete mai letta è importante che sappiate che non si limita ad essere audace e irriverente, ma è anche profondamente psicologica, erotica, divertente. Leggere un suo romanzo vuol dire fare un po' i conti con noi stessi, perché alla fine è inevitabile arrivare a specchiarsi nei personaggi, a chiederci noi cosa avremmo fatto, quali sono i desideri che noi vorremmo esplorare. Lo stile è elegante, diretto, profondo, ma tutto questo non ne va a minare la leggerezza. 

Perché leggerlo →  Perché Tiffany Reisz è l'imbattile regina della letteratura erotica moderna. 

Buona lettura!


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