Recensione: Obscurity di Gea Petrini

La recensione di Obscurity di Gea Petrini, che ringrazio per la copia  del romanzo. Si tratta del primo volume della saga fantasy Darkness Chronicles.

Titolo: Obscurity - Darkness Chronicles #1

Autore: Gea Petrini
Editore: Self Publishing

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TRAMA

Tra intrighi politici, inganni e tormentate storie d'amore, cinque casate governano Talamh, un continente dominato dalla magia. Liv Lars è una ragazza dotata di un potere unico che ha sempre nascosto su ordine della famiglia per mantenere la pace nei cinque stemmi. Le mani di Liv sono ricoperte di cicatrici, segni delle torture inflitte dalla madre per non farle sviluppare la magia dorata. Un’infanzia di orrori che ha spinto Liv a cercare l’amore lontano dalle montagne di Mantor, con il suo ragazzo Aron e gli amici dell’accademia di magia. Solo con il fratello maggiore Finn conserva un legame speciale tra le mura del castello dei Lars.
Il segreto di Liv però adesso rischia di essere svelato e tutte le sue certezze sono sul punto di crollare proprio mentre a Tentor, la capitale, prendono forza le cospirazioni dei gardon. Sono i guardiani delle scuole e delle città costretti da tre secoli a non praticare la magia. La voglia di rivalsa dei gardon, creature che si nutrono di sangue, infiamma Brenda la giovane visionaria che li guida verso la rivolta contro le casate nel sogno di tornare a essere gli oscuri.
A Talamh divampa il conflitto e l’amore come l’odio arriva a condizionare le regole del gioco: cosa si è disposti a sacrificare per il potere? Obscurity è un fantasy che racconta tradimenti e speranze. E ci mostra le ombre dove sembra esserci solo la luce.

Primo libro della saga Darkness Chronicles, nella versione cartacea sono presenti undici illustrazioni con i ritratti emotivi dei principali personaggi.

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RECENSIONE

Cinque casate, intrighi, lotte per il potere, segreti e bugie, ma anche sentimenti, passione e magia: sono alcuni degli elementi che catturano nel corso di Obscurity di Gea Petrini,  primo volume della saga fantasy Darkness Chronicles. Un romanzo ricco di colpi di scena, di battaglie, alleanze e lotte per il potere, illuminate da alcuni personaggi che si distinguono per la loro rettitudine, ma che si muovono in un mondo pieno di ombre: quelle che derivano dalla sete di potere, da sentimenti che spingono ad azioni imperdonabili, a una guerra sanguinosa, cruenta e piena di vittime.

Gea Petrini firma una storia tenebrosa e coinvolgente, un libro che ci regala adrenalina e spunti di riflessione, mentre ci accompagna in un mondo pieno di insidie, dove guardarsi le spalle è la regola numero uno per la sopravvivenza, ma non la garantisce.

Liv di te mi spaventa tutto. Mi spaventa che sfidi il mio carattere, mi spaventa la tua caparbietà, lo squilibrio che porti dentro di me ogni volta che parli. Tu credi di essere debole, ma se riuscissi a vedere quello che vedo io. Sei così dannatamente forte. E mi spaventa il tuo potere. Perché la magia dorata ha un costo, e risvegliare ciò che è morto da un pezzo ha un prezzo che noi non conosciamo

A raccontarci questa storia sono tanti personaggi che, con le loro voci, ci mostrano il loro punto di vista sulle vicende. 

Tra le principali quella di Liv, potentissima e rarissima maga, che ha dovuto subire le vessazioni della sua famiglia per "colpa" delle sue peculiarità e che si ritrova, ancora una volta, ad affrontare le difficoltà della vita, trovando una nuova se stessa. Liv è un personaggio pieno di luce, non solo per la sua magia, ma anche perché ha la capacità di risollevarsi sempre dai momenti più difficili.

In perfetta antitesi con Liv, per me, c'è Brenda che si dimostra poco lucida e molto interessata ai suoi vantaggi mentre guida la rivolta dei gardon. 

A fare compagnia a questi due personaggi, che mi piace immaginare come luce e ombra, tantissime altre voci, ma se vi parlo di loro rischio di rivelarvi troppo sul romanzo, perché uno degli aspetti che più ho apprezzato di Obsurity è come l'autrice sia riuscita a dar voce a un nutrito gruppo di personaggi che nel corso della lettura stupiscono il lettore e lo travolgono con comportamenti inaspettati.

Non tutto è come sembra.

Tra le montagne i venti parlavano e raccontavano di insidie

Il worldbuilding è sensazionale: Gea Petrini costruisce un'ambientazione ricca, unica, stratificata e vivida. Il risultato è che il lettore si sente parte integrante della storia e ne rimane ancora di più  ammaliato. 

L'autrice ci fa entrare in un mondo nuovo, sconosciuto a noi lettori, ma ce lo mostra pagina dopo pagina facendoci abituare ai termini, alla struttura, alla magia. Non lo fa introducendoci questo mondo, ma mostrandocelo (show don't tell perfetto).

Inoltre ho apprezzato i diversi cambi di tono di voce, costanti e molto ben identificabili già dopo poche pagine: non è facile gestirne così tanti e così diversi.

Lo stile è fluido, il romanzo si legge senza alcuna fatica e c'è un giusto equilibrio tra azioni, dialoghi e descrizioni. 

I colpi di scena, gli intrighi, i segreti, le battaglie rendono la struttura narrativa molto elaborata e ricca. Il finale ci lascia con la voglia di averne ancora.

Spero presto. 

La paura avvelenava la città giorno dopo giorno, soggiogava la razionalità, occupava le aule, i corridoi, i dormitori. Il sospetto non  risparmiava nessuno, casate, gardon, magistri. Tra i corridoi deserti e il cortile vuoto, l'accademia boccheggiava sotto una cappa di terrore.

Perché leggerlo →  Perché è una storia di magia, di battaglie, di lotte per il potere che vi lascerà senza fiato. 

Buona lettura!