Editore: Giunti
Una donna dai capelli grigi giaceva supina in una pozza di sangue. La giudice si sforzò di superare la repulsione e con passi incerti si avvicinò ancora di più per osservare il corpo. [...] Vide gli occhi della donna: azzurri, vuoti, sbarrati. [...] il cuore le si strinse in una morsa serrata.
"Sai, Abbondante... Sono la persona meno adatta per darti un consiglio da amico, ma credo che dovresti smetterla con questa fissazione del sovrappeso. Dopotutto sei una bella donna. Insopportabile, asfissiante, invadente, cocciuta e rompipalle. Ma non sei brutta."
"Perché non chiedo il trasferimento in procura? Perché mi piace tanto fare il giudice civile. Sono una che sa ascoltare. E i cittadini che si rivolgono al giudice per una lite di solito ne hanno parecchio bisogno.”
In questo secondo episodio, Annabella approfondirà la conoscenza – professionale e non – del PM Ferruccio Landi, provando così a lasciare andare il passato che tanto la frena e la tormenta.
“Il tempo cura molte ferite. Non chiudere tutte le porte. Non puoi sapere cosa proverai tra qualche anno.”
Perché leggerlo → Perché unisce il genere investigativo a una scrittura spesso ironica che rende la penna dell’autrice inconfondibile.
“Le coincidenze in un caso di omicidio non esistono.”
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