Recensione: I bambini del bosco di Romina Casagrande



La recensione di I bambini del bosco di Romina Casagrande edito da Garzanti. Grazie per la copia  del romanzo.




Titolo: I bambini del bosco
Autore: Romina Casagrande
Editore: Garzanti
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TRAMA
“Su ogni sentiero riconosco il soffio del vento. Ma solo uno è quello giusto per me.” Il sentiero ripido e impervio si snoda tra rocce e crepacci fino alla Cima delle Anime. Unisce due terre di confine, e a tracciarlo sono stati i passi di chi notte dopo notte lo percorre cercando un varco sui crinali. Da sempre protegge il cammino delle contrabbandiere che di nascosto lo solcano quando le primule e gli anemoni richiudono le loro corolle alla luna. Donne per le quali una scelta così difficile è l’unica possibilità di indipendenza. Anche se è pericolosa. Molto pericolosa. Quando Luce scopre la loro esistenza, i suoi desideri prendono finalmente corpo. Suo padre e suo fratello le hanno insegnato che quelle montagne non sono adatte a una ragazza. Che il suo compito è aspettare a casa il loro ritorno. Ma ora è pronta a sfidare quel divieto. A darle forza è Thomas, un ragazzo senza un passato né un luogo a cui tornare, che ha imparato sulla propria pelle che la natura può elargire doni inaspettati, crudele quanto accogliente. Luce sente che con lui esiste un legame speciale, profondo come le radici di un albero. Quello che però non può sapere è che Thomas custodisce un segreto che proietta un’ombra cupa sulla sua vita. Un segreto che appartiene al passato ma che anni dopo, su quello stesso misterioso sentiero, intreccerà la vicenda di Luce e Thomas con quella di un bambino scomparso e di un uomo pronto a tutto per ritrovarlo. In una ricerca nella quale ogni passo, ogni pendio superato è un viaggio dentro sé stessi alla scoperta delle proprie origini e della propria identità. Romina Casagrande torna a fare luce su una pagina della nostra storia rimasta nell’ombra. E lo fa dando voce a donne di cui si è perduto persino il nome e alle loro conquiste. Il suo racconto prende per mano il lettore e lo immerge nella magia delle montagne, che sono maestre di vita generose ma esigenti, che possono dare molto ma molto chiedono in cambio. Un romanzo che ci parla di libertà, di coraggio, di riscatto.





RECENSIONE

Preparatevi con cura, perché immergersi nella lettura di I bambini del bosco di Romina Casagrande vi porterà in un luogo dal grande fascino e ricco di storia e misteri
Preparatevi con cura perché il bosco vi aspetta.
Posto dove nascondersi, ma anche di cui aver paura. Anzi, rispetto, perché solo quello  - unito alla conoscenza - è il modo corretto di addentrarcisi.
Lo faremo con Thomas, che tra le fitte fronde degli alberi si nasconde. Fugge. Cerca una nuova dimensione. Perché quello che si è lasciato alle spalle fa male.
Lo faremo con Luce che - invece -  cerca la sua strada, cerca il suo posto. Vuole essere presa sul serio.
Insieme misureranno se stessi. Costruiranno le basi del proprio futuro. 
Questo però è il passato in cui ci porta Romina Casagrande. Un passato costruito su una terra di confine, ribelle, che cerca la propria affermazione.
Un passato di contrabbandieri e, soprattutto, donne contrabbandiere.

Ma la foresta sembrava convergere in un cuore fatto di gerani che pendevano da balaustre di legno un po’storte: la loro casa di assi sconnesse. E ovunque si trovasse, un filo invisibile la riportava lì.

Poi c'è il presente. Un presente che spinge a riflettere, che porta Jan lungo i sentieri ala ricerca di un bambino che si è perduto. 
Sentieri, boschi, vette e fatica. Quella operosa. Quella a contatto con la natura. Quella con regole sue, antiche.
Ma anche ricerca di se stessi, per colmare le mancanze, per curare i segni indelebili del passato che feriscono il cuore.
Romina Casagrande ci porta per mano in una storia che si sviluppa tra passato e presente, che ha come filo rosso una terra di confine. Così ci ritroviamo anche noi lettori a camminare immersi nella natura, che è protagonista assoluta con la sua bellezza mozzafiato. Ci ritroviamo a fare i conti con la vita, che non è mai facile capire e che spesso è faticoso affrontare.
Una vita che toglie e che, forse, restituisce. 

«So che non sei solo, ci sono molte persone che ti vogliono bene. Ed è vero, la montagna ti proteggerà, per un po'. E la foresta può nasconderti. Ma dovrai decidere. Arriva sempre un momento in cui dobbiamo farlo anche se non ci piace. Dobbiamo scegliere chi diventare, o se scappare per sempre», si asciugò il viso. La giacca era inzuppata e il freddo – Dio, non si ricordava più quanto potesse far male – bruciava la pelle, carne viva che si consumava e raggrinziva come piaghe accartocciate da una fiamma. «Oppure perdonare.» «Non torno a casa.»

I bambini del bosco è un romanzo crudo e poetico. Non ci viene risparmiata la verità sulla vita, ma al tempo stesso ci viene mostrato il bello di viverla. 
Lo stile narrativo di Romina Casagrande è molto ricco, ricercato, elaborato. Le sue parole sono pennellate vivide: noi sentiamo il bosco, lo percepiamo con tutti e cinque i sensi. E noi siamo ogni singolo personaggio che incontriamo. Anche quando non siamo davvero loro, anche quando non ci riconosciamo.
Tra un passato ricco di storia e un presente in cui ritrovarsi, Romina Casagrande ci regala un romanzo inteso e profondo, elaborato e scorrevole.
Per saperne di più vi invito a leggere la mia intervista all'autrice che potete trovare QUI.

Perché anche la valanga più devastante nasce da un minuscolo sassolino dispettoso che decide di lasciare la pendice sicura della montagna per curiosare nel mondo.

Perché leggerlo → Perché vi ritroverete in luoghi magnifici, tutt'uno con la natura, a scoprire di più su voi stessi
Buona lettura.

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