Tappa di approfondimento per La lunga notte di Parigi di Ruth Druart edito da Garzanti. Dopo il focus su Sam a cura di Il regno dei libri, oggi vi parlo dell'ambientazione del romanzo Parigi e l'America.
Autore: Ruth Druart
Editore: Garzanti
Editore: Garzanti
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Oggi parliamo di La lunga notte di Parigi di Ruth Druart un romanzo che si sviluppa su piani temporali differenti e ambientazioni diverse, ed il nostro compito è proprio quello di approfondire questi ultimi: Parigi e l'America.
TRAMA
Nulla può spezzare l'amore di una madre. È una lunga notte a Parigi. La città dorme quando si ode un sussurro gridato. Un sussurro che dice: addio . Potrebbe sembrare la fine di una storia, invece è solo l'inizio. Jean-Luc stringe tra le braccia il piccolo Sam, che la madre, con il dolore nel cuore, gli affida ancora neonato per salvarlo da un infausto destino. Siamo nel 1944 e Jean-Luc, che lavora per le ferrovie francesi, sa che i treni in partenza da Parigi hanno come unica destinazione i campi di sterminio tedeschi. Ha anche provato a sabotare alcuni convogli, ma senza successo. Per questo accetta di prendere con sé Sam: non ha potuto salvare altri bambini, salverà lui. Ma Jean-Luc sa che restare in città è troppo pericoloso. Il nemico è ovunque. Deve scappare dove esiste ancora una possibilità di essere liberi, quindi decide di partire con la moglie e il piccolo per l'America. Insieme costruiranno una famiglia. Perché così si sentono anno dopo anno. Fino a quando, un giorno, qualcuno bussa alla loro porta. I genitori di Sam sono sopravvissuti, lo hanno cercato senza sosta per anni e ora vogliono riabbracciarlo. Una madre e l'uomo che ha salvato suo figlio si trovano uno di fronte all'altra. Ma il confine tra giusto e sbagliato, tra legami di sangue e legami di affetto è labile come l'ultima luce che indora la Senna sul far della sera. Un esordio venduto in 25 paesi che dalla stampa è stato definito un libro essenziale. Un romanzo che invita a non dimenticare gli orrori del nazismo, le scelte sofferte, le famiglie distrutte dalla guerra e dalla violenza degli uomini. Un romanzo che, all'ombra di una delle città più affascinanti al mondo, racconta un'atroce pagina della storia mondiale. Un romanzo che, dietro la magia di un affetto sincero, dà voce a una verità che cambia ogni cosa. Perché quando il mondo è capovolto, anche un gesto d'amore può avere conseguenze imprevedibili.
PARIGI E L'AMERICA
Partiamo da Parigi.
Grazie alla lettura del romanzo ci ritroviamo nella capitale francese in un momento cruciale e difficilissimo della sua storia: mesi prima dello sbarco in Normandia delle truppe alleate, la città è presa d'assalto dalle truppe naziste. In questo contesto drammatico il protagonista Jean-Luc lavora per le ferrovie e, dalla stazione in cui è operativo, partono i treni diretti ai campi di concentramento.
In una Parigi difficile da vivere, con i rastrellamenti in corso e il terrore, l'autrice ci mostra come conducono l'esistenza lui e la futura moglie, infermiera in un ospedale tedesco. Se per loro c'è paura, razionamento del cibo e controlli della polizia, per gli ebrei la situazione è ben diversa. Per loro esiste solo il terrore, per questo le decisioni che possono prendere sono spesso drammatiche.
E per salvare qualcuno che si ama a volte si deve decidere di lasciarlo andare.
La Parigi che ci mostra Ruth Druart è piena di insidie e pericoli, perché il periodo storico in cui viene contestualizzata la storia è stato uno dei più bui per l'umanità: la Seconda Guerra Mondiale.
L'America, nove anni dopo. Siamo a Santa Cruz, in California. Qui l'autrice ci mostra Jean-Luc, la moglie e il piccolo Sam ormai bambino. Questo contesto è ben diverso, anche se i rischi non mancano, perché la verità trova sempre un modo per tornare a galla. E così, il Paese che li ha accolti, diventa anche quello che infrange il destino che avevano immaginato.
E poi nuovamente Parigi, dopo la Guerra, un luogo che fa comunque un po' paura perché significa cambiamento, abbandono. Siamo nel 1953 e Sam torna a casa, ma per lui la Francia è solo un posto lontano di cui non conosce la lingua. E per lui il confronto con l'America è inevitabile. La Francia appare vecchia e poco sincera, mentre gli Usa - nei suoi ricordi di bambino - sono accoglienti e colorati. Le strade sono diverse: non ci sono casette con giardini, ma palazzi, i dolci sono completamente differenti, i marciapiedi stretti. E la lingua è indecifrabile, anche se la si capisce.
Ruth Druart ci accompagna per mano in un viaggio andata e ritorno tra passato e presente, La lunga notte di Parigi ci insegna l'amore quello profondo di un genitore per il proprio figlio, quello di un bambino per la propria famiglia, ci fa muovere in luoghi e spazi conosciuti per arrivare poi a scoprire che la molla di tutto è sempre l'amore.
Spero di avervi incuriositi, presto arriva la recensione a cura di Annalisa.
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