Recensione: Io non mi innamoro di Cinzia La Commare



La recensione di Io non mi innamoro di Cinzia la Commare, che ringrazio per la copia. Il romanzo esce oggi! 



Titolo: Io non mi innamoro
Autore: Cinzia La Commare
Editore: Self Publishing
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TRAMA
Lei non lo sopporta.
Lui non sa tenere la bocca chiusa.
Una spedizione all’Artico.
Un mistero da risolvere.
Un mese da trascorrere insieme nella stessa casa.
Harpa ha ventisei anni, laureata in Cultura nordica, lavora come assistente all’Università di Reykjavík, sull’Isola di Baffin partecipa al suo primo scavo archeologico da ricercatrice volontaria. Il suo obiettivo? Fare gavetta e diventare lei stessa in futuro una ricercatrice a capo delle spedizioni.
Anche Lake, trentaduenne di Bristol, è alla prima spedizione ma come esperto in archeologia odontoiatrica. Per non annoiarsi ha bisogno di stimoli continui ed è per questo che, pure avendo da poco avviato un suo ambulatorio, decide per un nuovo cambio nella carriera e si unisce alla squadra di scavo inglese che collabora con quella islandese.
Harpa e Lake, ignari della reciproca partecipazione al progetto, siglano un contratto che li impegna per la durata di un mese. Quello che non possono sospettare è che, per una svista, saranno obbligati a convivere nello stesso appartamento.
La cosa più irritante? Harpa e Lake si sono già conosciuti due anni prima e tra di loro è stato odio a prima vista.
Per resistere al mese di convivenza dovranno ideare un piano di sopravvivenza, ma attenzione alle controindicazioni!



RECENSIONE

Brava bravissima Cinzia! Sono davvero felice di parlarvi oggi di Io non mi innamoro, il nuovo romanzo nato dalla penna di Cinzia La Commare, una storia frizzante e molto particolare che non si sviluppa solo sul piano romantico, ma che ci porta anche anche in uno scenario magnifico.
Ma partiamo dai personaggi che ci accompagnano nella narrazione: Lake e Harpa. Che potremmo tradurre anche in fuoco e fiamme. Perché tra loro due c'è una tensione costante che ci accompagna per tutta la narrazione, due caratteri decisi e dominanti che si scontrano su un terreno di gioco decisamente particolare: si trovano entrambi su degli scavi archeologici nella zona più a nord del Canada, un luogo abbastanza estremo, che metterà a dura prova la loro convivenza forzata e i loro animi.
Ho apprezzato moltissimo la caratterizzazione che Cinzia ha fatto di questi due personaggi, tratteggiandoli come due persone preparate, senza peli sulla lingua, brillanti. E se con gli altri appaiono anche piacevoli, invece tra loro sono spietati e antipatici.

Insomma, nella vita non puoi mai sapere quando ti arriverà un pugno e da che parte, o un enorme colpo di fortuna. Per esempio, non avrei immaginato che ti avrei trovata qui e che tu, la donna cactus , ti saresti avvicinata fino a spogliarmi di quella corazza che non so più dove sia

Una tensione costante che è come un filo rosso per il lettore: la individuiamo, la accogliamo e la seguiamo con la voglia di scoprire dove ci porterà. E il risultato è sicuramente interessante, inaspettato e molto coinvolgente. Il mio cuore ha fatto spesso tuffi carpiati da medaglia olimpica durante la lettura di Io non mi innamoro, così come non sono mancate la risate e qualche momento particolarmente emozionante. E se Lake e Harpa sono il fulcro della storia, il contorno non è da meno: infatti Cinzia ci accompagna alla scoperta del passato, delle traversate, del popolo vichingo, dei viaggi delle popolazioni, in una corsa,  anche un po' contro il tempo, verso una scoperta molto interessante. Una scoperta che non ha solo a che fare con la Storia, ma anche con l'animo, i desideri e le paure dei due protagonisti, che imparano molto da questa avventura.
La scelta di ambientare il romanzo in un luogo estremo, affascinante e unico, ha reso la narrazione ancora più affascinante. E mi ha fatto venire voglia di partire.


Io non sono mai caduto, non so come si fa per rialzarsi

Si denota un'attenta ricerca e cura dei dettagli in questa storia, e quello che percepiamo noi lettori è solo la punta dell'iceberg delle ricerche che ha dovuto fare Cinzia per regalarci questo romanzo divertente e romantico. Lo stile narrativo è ulteriormente maturato e, come ho detto all'autrice, questo è uno dei suoi romanzi che ho preferito di più. I dialoghi sono brillanti, mai banai o scontati, il lettore si sente coinvolto emotivamente nella storia. Tutto risulta essere molto credibile, soprattutto nello sviluppo della relazione tra i due protagonisti, che mi piace associare a un fuoco vibrante e difficile da spegnere.
E non mancano gli insegnamenti che ho tratto da questa storia. Il più importante ve lo lascio qui con una citazione direttamente dal romanzo.
Brava bravissima Cinzia, davvero!

L'amore è una condizione cronica che non ti permette di pensare al tuo bene esclusivo a discapito della persona amata


Perché leggerlo → Perché è una storia divertente, romantica e che vi farà sognare luoghi lontani.
Buona lettura!




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