Editore: Rizzoli
Come ti senti oggi in una scala da 1 a 10? Questa è la domanda che Tamar si sente rivolgere ogni giorno dai propri dottori al centro di cura psichiatrica per adolescenti Lime Grove. Sedici anni, ex atleta di corsa campestre, è andata in crisi dopo un evento terribile di cui si crede colpevole, la morte della sua amica Iris, ma non riesce a comunicare ciò che prova alla famiglia, agli amici e persino al personale medico. Sente solo un vuoto disperato dentro di sé che la porta a farsi male e a tentare il suicidio: non merita di vivere e non può smettere di desiderare di sparire dal mondo. E anche a Lime Grove, la “casa sicura” dove incontra Jasper, Elle, Alice, Will e altri ragazzi come lei, affetti da disordini alimentari, disturbo bipolare, paranoia, non trova la forza di combattere il mostro che si porta dentro. Fino a quando a quel mostro viene dato un nome: disturbo borderline della personalità. Attraverso l'alternarsi di flashback della sua vita precedente, con i compagni di sempre, e il racconto del ricovero, tra farmaci, amicizie, moti di ribellione e avventure, il libro svela pagina dopo pagina l'abisso della malattia mentale e il processo di progressiva consapevolezza che permette alla protagonista di liberarsi dal suo segreto, accettare l'aiuto di chi le sta accanto e combattere, passo dopo passo, con i fantasmi della sua angoscia. Il risultato è un racconto scioccante, commovente e sarcastico della vita in un ospedale psichiatrico. E del potere redentore della verità per intraprendere il cammino della guarigione..
Nelle vene mi scorre il rimorso di ogni singolo maledetto errore che ho commesso nella vita, perché adesso sono finita qui
Guarire è un concetto buffo, perché in realtà tutti stiamo guarendo da qualcosa: un brutto raffreddore, , la fine di una relazione, sesso droga e rock'n'roll.
Essere vivi è una sensazione pura e così spaventosa che a volte ripenso a come stavo prima e l'oscurità mi invita a strisciare di nuovo nel suo grembo e prostrarmi ai suoi piedi come facevo un tempo, e a volte, in preda alla tentazione, faccio un passo indietro.
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