La recensione di una fiaba contenuta in Storie lunghe un abbraccio di Emanuela A. Imineo, pubblicato da Cordero Edizioni una raccolta di favole per bambini disponibile in formato ebook a partire dal 29 marzo e in cartaceo dal 4 aprile. In fondo alla mia recensione trovate anche due domande all'autrice.
Autore: Emanuela A. Imineo
Editore: Cordero Edizioni
Editore: Cordero Edizioni
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TRAMA
Grazie alla lettura di questa raccolta potrai imparare a: - Accettare te stesso senza sentire la necessità di diventare qualcun altro e gli altri per quello che sono. - A non aver paura del buio - Ad essere gentile con chiunque - Ad aiutare e a chiedere aiuto senza sentirsi troppo piccoli - A scoprire che non esiste un amico diverso, ma soltanto un amico! Gli animali incontrati ti insegneranno lezioni di vita importanti con una scrittura semplice e tante illustrazioni colorate!
RECENSIONE
Conosco Emanuela come blogger e la conosco anche come autrice, nell'ultimo anno ne ho potuto apprezzare la penna profonda e la versatilità che le ha permesso di muoversi in generi diversi: dalla chiarezza del manuale, alle pagine più oscure e fantastiche, fino alla narrativa per l'infanzia con un codice linguistico specifico e messaggi ben chiari da trasmettere.
Il suo è un talento che ormai conosco bene, per questo non ho avuto dubbi quando mi è stato chiesto di prendere parte a questo evento dedicato a Storie lunghe un abbraccio.
Una raccolta di tante brevi storie che piacciono ai bambini, ma anche agli adulti, arricchite da bellissimi disegni. Ma non solo, perché il valore di queste storie sta soprattutto nel messaggio che ci ricorda le cose importanti della vita. E ora ve lo spiego meglio approfondendo il racconto di cui ho il compito di parlarvi: La stella marina che voleva diventare una stella del cielo.
Un amico non appartiene solo ad un pesce o a una stella marina o ad un polpo. Un amico può essere amico di tutti e tutti possono essere amici
In questa favola conosciamo Romina una stella marina con un grande sogno, quello di diventare una stella del cielo.
Un sogno talmente grande da diventare un pensiero fisso, perché non c'è cosa più bella che sognare una vita diversa, avventure e scoperte. Per lei, però, non è facile arrivare in superfice, vedere finalmente il cielo, raggiungerlo.
Allora non deve fare altro che attendere il passaggio dei delfini, soprattutto di quello che le ha raccontato del cielo, per poter esaudire il suo desiderio.
Ma le cose non sono sempre così semplici e Romina, in un viaggio ricco di piccole grandi avventure, farà anche delle importanti scoperte.
La prima è che non serve andare lontano per essere felici: a volte basta rendersi conto di avere già tutto quello che serve a portata di mano.
La seconda è che gli amici veri sono quelli che ti aiutano a realizzare i tuoi sogni anche se a loro fa male.
La terza è che anche le cose più belle a volte possono nascondere un tranello e così una meravigliosa conchiglia magari non è solo quello.
Il tutto condito da tanti personaggi divertenti e dal cuore grande, uniti da un affetto profondo e da un legame vero: l'amicizia.
Perché con gli amici tutto in realtà è diverso: le giornate in acqua, la ricerca dei tesori, le chiacchiere e le battute.
Ho amato questa storia perché l'amicizia è uno dei valori a cui credo di più: per i miei amici farei qualunque cosa e, negli anni ho imparato, che per loro è lo stesso.
Mi è piaciuto ricordarmi insieme a Romina che non serve cercare la felicità lontano: basta rendersi conto del valore e della ricchezza delle cose che già si hanno.
Emanuela in questa raccolta usa un linguaggio adatto ai bambini, calandosi perfettamente nel registro giusto per arrivare ai loro cuori ed emozionarli con piccole grandi avventure.
E ora anche io lascio spazio a due domande che ho fatto all'autrice!
Come sono nate le fiabe per bambini, qual è stata la molla che ti ha fatto dire: "le scrivo"?
Grazie mille per questa splendida domanda, cara Virginia. Sembrerà banale, ma non ho altro riferimento se non mia figlia: Sophia Victoria, di due anni.
Ho sentito l’esigenza di iniziare a raccontare la visione sciamanica degli animali di potere: gli animali guida che, come veri e propri animali o spiriti, suggeriscono all’uomo adulto messaggi per andare avanti o aiutare a superare qualche ostacolo in particolare che si presenta sul loro cammino. Ovviamente, la visione sciamanica rimane una visione adulta: di una persona consapevole che, durante le meditazioni o semplici avvistamenti quotidiani, identifica che quel tipo di animale, può essere visto come una guida, cercando poi il suo messaggio. Per spiegare a mia figlia e ai bambini in generale questa visione e l’importanza dei messaggi che è possibile ricevere dagli animali di potere, ho utilizzato gli stessi animali sciamanici rendendoli protagonisti e parlanti.
Ho cercato di portare le loro voci, i loro messaggi di aiuto a superare paure e ostacoli, ad avere coraggio e a non avere paura del diverso e all’accettazione soprattutto di se stessi, con un linguaggio molto semplice e diretto, arricchito poi da tantissime illustrazioni colorate. Un bambino non ha bisogno di troppe parole, il messaggio gli arriva senza nessun tipo di filtro ed è per questo che con l’animale guida della formica, arriva poi a comprendere che non c’è bisogno di avere paura del buio perché non esistono mostri all’interno o che l’animale guida che può identificare nel corvo lo aiuta a diventare consapevole di quello che è e ad esserne felice.
Che rapporto hai con la narrativa per l'infanzia?
Adoro tutta la letteratura per l’infanzia e soprattutto le illustrazioni colorate.
Con la nascita di Sophia Victoria, la conoscenza di questo tipo di genere mi ha fatto capire quanto sia importante riuscire a dare, fin dalla giovane età, una lettura sia adeguata per quanto riguarda l’età consigliata e, soprattutto, adatta ai messaggi che il lettore coglie.
Se per gli adulti uno scrittore tende a fregarsene della morale che può inserire in un libro e, a volte, rimane anche incuriosito di come può stupire il suo lettore nel bene o nel male, per un libro per bambini tutto questo non può e non deve succedere. Uno scrittore è più attento ai messaggi che scrive e deve essere attento anche ai messaggi che inconsciamente lascia e che un bambino può ugualmente recepire. La narrativa per l’infanzia è uno strumento non solo molto utile per aiutare il bambino a scoprire l’amore per i libri, ma per comprendere e migliorare il mondo.
Grazie mille per questa splendida domanda, cara Virginia. Sembrerà banale, ma non ho altro riferimento se non mia figlia: Sophia Victoria, di due anni.
Ho sentito l’esigenza di iniziare a raccontare la visione sciamanica degli animali di potere: gli animali guida che, come veri e propri animali o spiriti, suggeriscono all’uomo adulto messaggi per andare avanti o aiutare a superare qualche ostacolo in particolare che si presenta sul loro cammino. Ovviamente, la visione sciamanica rimane una visione adulta: di una persona consapevole che, durante le meditazioni o semplici avvistamenti quotidiani, identifica che quel tipo di animale, può essere visto come una guida, cercando poi il suo messaggio. Per spiegare a mia figlia e ai bambini in generale questa visione e l’importanza dei messaggi che è possibile ricevere dagli animali di potere, ho utilizzato gli stessi animali sciamanici rendendoli protagonisti e parlanti.
Ho cercato di portare le loro voci, i loro messaggi di aiuto a superare paure e ostacoli, ad avere coraggio e a non avere paura del diverso e all’accettazione soprattutto di se stessi, con un linguaggio molto semplice e diretto, arricchito poi da tantissime illustrazioni colorate. Un bambino non ha bisogno di troppe parole, il messaggio gli arriva senza nessun tipo di filtro ed è per questo che con l’animale guida della formica, arriva poi a comprendere che non c’è bisogno di avere paura del buio perché non esistono mostri all’interno o che l’animale guida che può identificare nel corvo lo aiuta a diventare consapevole di quello che è e ad esserne felice.
Adoro tutta la letteratura per l’infanzia e soprattutto le illustrazioni colorate.
Con la nascita di Sophia Victoria, la conoscenza di questo tipo di genere mi ha fatto capire quanto sia importante riuscire a dare, fin dalla giovane età, una lettura sia adeguata per quanto riguarda l’età consigliata e, soprattutto, adatta ai messaggi che il lettore coglie.
Se per gli adulti uno scrittore tende a fregarsene della morale che può inserire in un libro e, a volte, rimane anche incuriosito di come può stupire il suo lettore nel bene o nel male, per un libro per bambini tutto questo non può e non deve succedere. Uno scrittore è più attento ai messaggi che scrive e deve essere attento anche ai messaggi che inconsciamente lascia e che un bambino può ugualmente recepire. La narrativa per l’infanzia è uno strumento non solo molto utile per aiutare il bambino a scoprire l’amore per i libri, ma per comprendere e migliorare il mondo.
Spero che questo viaggio vi sia piaciuto e vi ricordo che prosegue anche domani sul blog I miei magici mondi.
Grazie mille per questa meravigliosa recensione e per l'intervista che mi hai dedicato. Romina è un personaggio particolare, a volte può risultare antipatica - almeno inizialmente - ma piano piano emerge fuori il suo vero lato e tu sei riuscita a coglierlo perfettamente! Grazie ç_ç
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