La recensione di I ponti di Virgin River terzo volume della serie di Robyn Carr edito da HarperCollins che ringrazio per la copia digitale. Su Netflix ha preso il via la nuova stagione della serie ed è il momento giusto per parlarvi di questi libri.
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Perché leggerlo → Se volete tornare a Virgin River, lasciandovi trascinare dall'incanto di questo luogo senza dimenticare le tematiche importanti e i sentimenti.
TRAMA
Una telefonata inaspettata e Mike Valenzuela non esita a raggiungere Brie Sheridan, sorella del suo migliore amico Jack, che è stata aggredita da un criminale. Pur essendosi trasferito a Virgin River da poco, sente che quel luogo, circondato da boschi e laghi, ha già operato la sua magia, infondendogli la giusta dose di serenità e il desiderio di vivere una storia d'amore, finalmente. Ma ora che lui è pronto a stare vicino a Brie finché lei non avrà superato le sue paure, la giovane sembra avere qualche dubbio su una relazione tra loro...
RECENSIONE
Torniamo in un luogo che a me sembra tratto da un sogno: Virgin River, comunità agricola di seicento anime dove i destini sembrano intrecciarsi per portare alla luce storie bellissime, romantiche e piene di spunti di riflessione.
Questa volta il cast di personaggi si va ad arricchire ulteriormente e vediamo nel ruolo di protagonisti una coppia molto particolare perché profondamente ferita, ma capace di vedere l'uno nell'altra il conforto e l'amore di cui ha bisogno: Mike e Brie.
Ex Marine, ex poliziotto rimasto gravemente ferito durante una sparatoria, Mike ha la fama di sciupafemmine, complici anche i due matrimoni naufragati alle spalle. Ma è anche un buon amico e una persona sensibile, come saprà dimostrarci nel corso della lettura. Dall'altra parte abbiamo Brie una donna in carriera che in pochi mesi ha dovuto fare i conti con il tradimento del marito, la separazione e la violenza. Brie è fragile ma Mike sa esattamente come far breccia nel suo cuore e aiutarla a uscire dal buco nero in cui è precipitata.
Non si riconosceva più. Era stata una donna determinata, ferma, quasi dura, e adesso era debole e spaventata; temeva addirittura che le sue paranoie non sarebbero mai scomparse.
Nulla è semplice, l'autrice ci ha infatti abituati a storie dolorose ma al tempo stesso capaci di squarciare il buio del dolore e di regalare speranza ai lettori. E questa volta affronta il tema della violenza sessuale, facendocela osservare da più punti di vista e ribadendoci un no gigantesco e potente. Lo fa mentre vediamo i personaggi combattere per la felicità, affrontare nuove prove, cercare di realizzare i propri desideri, andare avanti con la vita costruendola giorno per giorno.
«Credo che il tuo modo di conquistare la mia fiducia mi piacerà molto» sussurrò. «Sapevo che questa faccenda di avere il cuore spezzato sarebbe stata interessante.»
I Ponti per Virgin River è una storia piena di speranza, di amore, di rinascita. Una storia narrata con delicatezza ma al tempo stesso scorrevole e intensa come solo la penna di questa autrice sa essere. Mi è piaciuto tornare in questo luogo, rivedere vecchi amici, scoprire come si è evoluta la loro vita e quali sono le nuove sfide che dovranno affrontare. Mi è piaciuto anche vedere questa comunità crescere e lasciare spazio a nuovi personaggi pronti a fare del loro meglio per vivere in armonia nel luogo che hanno imparato a chiamare casa.
Credo che uno degli elementi più forti di questa serie sia proprio lo spirito del luogo, inteso come senso di appartenenza a una comunità. Ed è un aspetto che mi piace e di cui dovremmo riflettere anche nella vita di tutti i giorni. Vi aspetto la prossima settimana con la recensione seconda parte del cofanetto, quella dedicata a Le stagioni di Virgin River.
Per le recensioni precedenti cliccate qui:
Buona lettura!
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