Review party: Ferryman di Claire McFall


Oggi vi parlo di Ferryman - Amore eterno di Claire McFall edito da Fazi nella mia recensione in occasione del review party. 
Non dimenticatevi di passare a dare un'occhiata anche alle altre su: A spasso coi libri, Esmeralda viaggi e libri, L'universo dei libri, Sognando tra le righe, Chiara in Bookland, Rachel Sandman Author e Tutta colpa dei libri. 

Ferryman - Amore eterno
Claire McFall
Fazi

Trama
Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico cambiamento: il treno su cui viaggia ha un terribile incidente. Dylan sembrerebbe essere l’unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita, si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c’è anima viva, a parte un ragazzo seduto sull’erba. L’adolescente si chiama Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all’altro. È proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le rivela la verità… lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta.
A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L’iniziale ritrosia di Dylan e l’indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in un’attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi dividere. Arrivati al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.
Ferryman. Amore eterno, primo volume di una commovente, epica e originale trilogia fantasy, è una moderna riscrittura del mito di Caronte: una storia d’amore che supera il limite della morte attraversando i confini dell’aldilà.

Quando ho iniziato a leggere Ferryman ho pensato che la sua autrice debba avere molto coraggio per parlare di un argomento così difficile e delicato come l'aldilà. Perché la morte è qualcosa che fa molta paura, soprattutto per il pensiero di cosa accade dopo. Ci sarà un dopo? Come sarà? Rivedrò le persone che ho amato?
Sono domande ataviche, che credenti o meno, ci siamo posti almeno una volta nella vita.
Claire McFall si insinua nelle nostre paure e nei nostri dubbi e, con la delicatezza di una penna che deve raccontare una storia dedicata anche a giovani lettori, ci accompagna lungo la terra perduta.
Un lungo viaggio che potrebbe annoiare, far paura, sembrare monotono, ma che invece stuzzica il lettore e gli fa venire voglia di conoscere, di fare anche lui un passo dopo l'altro insieme a Dylan e Tristan. Di arrampicarsi su pendii scoscesi, di sentire i muscoli bruciare nello sforzo di non farsi sorprendere in cammino dalla notte, di sfidare le anime che bisbigliano in attesa di attaccare.
Ma non solo, perché l'autrice ci spinge a voler approfondire la storia dei due protagonisti. Infatti, oltre a dare voce a una giovanissima ragazza appena morta in un incidente ferroviario, ci fa conoscere Caronte, il traghettatore di anime.

Qualsiasi porta, aveva detto Eliza. Qualsiasi porta l'avrebbe condotta dove voleva andare, purché fosse convinta di volerci andare. Dylan sapeva quale porta scegliere.


Per chi conosce la mitologia greca e romana, Caronte aveva il compito di trasportare i morti da una riva all'altra dell'Acheronte, il fiume dell'Ade. In questo romanzo lo ritroviamo in versione moderna e modificata.
Ed è proprio lui una delle ragioni della bellezza di questa storia, lui che ha vissuto con il compito di permettere alle anime di tornare a casa, senza farsi troppe domande, in un ciclo continuo. Anche soffrendo, soprattutto detestando perderle per via degli spiriti di coloro che hanno fallito nella traversata. Tristan è un personaggio tutto da scoprire, pieno di fragilità e paure. Mentre Dylan, che dovrebbe apparentemente essere sotto shock per aver perso la vita, è coraggiosa e audace.
C'è indubbiamente molto da approfondire su entrambi e sono certa che l'autrice nei prossimi volumi ci racconterà molto, andando a colmare i numerosi dubbi e rispondendo alle tante domande che questo primo volume ha fatto sorgere in noi lettori.




Claire McFall ci dipinge un mondo dove i confini tra vita e morte sono labili, dove il dopo è ancora ricco di insidie, fino a quando finalmente non si raggiunge casa. A tratti la lettura mi ha ricordato la visione di un film straordinario che ho amato tantissimo: Al di là dei sogni. Pellicola di rara bellezza, caratterizzata da una fotografia straordinaria, da scenografie uniche e dall'interpretazione magistrale di un attore indimenticabile: Robin Williams. Assolutamente da vedere, nel caso manchi alla vostra lista dei film amati.
Per tutte queste ragioni, unite a uno stile descrittivo e narrativo molto accattivante, ripongo grandi aspettative sul prossimo volume, che spero davvero di poter leggere presto.
Perché leggerlo → Perché Ferryman ci regala una storia di amore e morte, che si sviluppa nel corso di un'avventura che sfida le leggi della vita.
Buona lettura! 

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