Recensione: Libreria La Launderette. Il terzo tempo dell’amore di Maria Cristina Lonardi

Annalisa ha letto e recensito "Libreria La Launderette. Il terzo tempo dell'amore", il romanzo firmato da Maria Cristina Lonardi - Pub Me, InSpire Collana editoriale. Ringraziamo per la copia del romanzo.

Ecco la recensione. 

Titolo: Libreria La Launderette - Il terzo tempo dell'amore

Autore: Maria Cristina Lonardi
Editore: PubMe - Collana editoriale InSpire

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TRAMA

Provenza, estate 2010. Franc ha settantatré anni e le ginocchia scricchiolanti, ma quando la sua amica lo chiama inforca la bicicletta e accorre in suo soccorso. Marguerite, di tre anni più giovane, ha condotto una vita in viaggio, alla ricerca costante di nuove esperienze ed emozioni. Alla fine, è tornata in pianta stabile a Bellevue per aprire la libreria La Launderette. Amici fin dall’infanzia, Franc e Marguerite hanno trascorso mezzo secolo lontani e vicini, opposti ma complici, differenti in mille modi e uniti in mille e uno. La vita che li ha tenuti a lungo distanti potrebbe regalare loro un finale inaspettato.
La penna avvolgente dell’autrice ci trascina in una storia d’altri tempi eppure attuale, che profuma di mare, lavanda e ricordi agrodolci. Racconta le vicissitudini di un paese abitudinario alle prese con la modernità, all’ombra dell’eterno confronto tra gioventù e vecchiaia. Da leggere con il sorriso, a qualsiasi età.

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RECENSIONE

Le persone cambiano, le vicissitudini ne avvicinano alcune e ne allontanano altre, però io e lei avevamo combattuto per restare vicini.

Un’amicizia lunga una vita, che ha superato le distanze e il tempo. Marguerite e Franc si ritrovano settantenni a vivere una nuova adolescenza. Quali altri ostacoli dovranno ancora affrontare prima di potersi godere il loro “terzo tempo”?

Cara, vecchia, giovane pazza d’una Marguerite, che nonostante ogni aspettativa si trova ancora qui, nello stesso paesino da cui aveva giurato sarebbe scappata. Come me, che al contrario a Bellevue mi ero ripromesso di restarci tutta la vita. Chi è il pazzo dei due?

Franc Durand ha settantatré anni, è vedovo e suo figlio abita in Italia con la famiglia. È un tipo burbero, brusco, ma quando la sua Pence chiama, lui accorre, che si stia allagando la libreria o che sia per condividere con lui i suoi pensieri.

Pence e Violette, le ho sempre considerate le due donne della mia vita. Antitetiche e agli antipodi, ma entrambe necessarie per definire l’uomo che ero e che sono.

Franc ha voluto molto bene alla sua Violette, la moglie, l’ha rispettata per tutta la vita, e quasi ha paura di ascoltare quello che il suo vecchio cuore gli sta dicendo da tutta la vita.

Aprire una libreria in un antico borgo francese dove non leggeva quasi nessuno e non appassire come il fiore di cui portavo il nome sembrava un’avventura abbastanza eccitante da reggere il confronto.

Marguerite Blanchet ha vissuto tutta la vita in giro per il mondo, alla ricerca di una felicità che continuava a sfuggirle. Doveva arrivare a settant’anni e aprire una piccola libreria in una vecchia lavanderia per scoprire che quello che ha inseguito per tutta la vita era proprio lì, dove tutto era iniziato.

Ora, in questo clima di mutamenti, con l’arrivo di Dora e Marcello, il ritorno di Zafer e la libreria che ha bisogno di una svolta, mi è evidente che nemmeno noi possiamo sottrarci al cambiamento.

L’arrivo di Dora come stagista presso la Launderette e di Marcello, nipote di Franc, scombussolerà l’equilibrio che i due hanno costruito negli anni e tra allagamenti, vecchie fiamme e ginocchia traballanti, riusciranno a vedere quello che era chiaro agli occhi di tutti già da molto tempo.

Io e Franc litighiamo, certo, non facciamo altro; lui mi dà della vecchia pazza e io del vecchio orso, ma l’affetto tra noi ha sempre stemperato le parole più dure.

Franc e Marguerite, due vite vissute secondo i loro desideri, ma che hanno sempre avuto una destinazione comune. E non avrebbero potuto raggiungerla se non avessero fatto determinate scelte, se non fossero stati così lontani.

La loro storia è così bella perché dà la speranza che non è mai tardi per i rapporti umani, che siano di amicizia o di amore. Non è scritto da nessuna parte che i sentimenti debbano avere una data di scadenza, o che sia inopportuno esternarli dopo una certa età. E Franc e Marguerite ne sono la dimostrazione, così come lo sono anche Dora e Marcello nei loro battibecchi di ragazzi. Due generazioni che possono insegnarci molto.

Libreria La Launderette è un libro davvero bello, con dei personaggi iconici che fanno prima di tutto sorridere. Nella mia mente ho immaginato questo signore in pensione, scricchiolante ma sempre disponibile in caso di necessità, mugugnone e solitario, ma con tanto affetto pronto a scoppiare. E lei, bella come il fiore di cui porta il nome, plasmata da una vita in movimento, e ora desiderosa di tornare davvero a casa. E ho voluto bene alle loro fragilità, mascherate da punti di forza. Poi, quanto vorrei far visita alla sua libreria, assaggiare i dolci di Marcello e passeggiare per le vie di Bellevue, ricco di belle promesse da un angolo all’altro. Una storia da leggere!


Perché leggerlo → Perché l’amore e l’amicizia non hanno età.

Quando avrai la maggior parte della tua vita alle tue spalle, anziché davanti a te, anche tu avrai una bellissima storia da raccontare

Buona lettura!

- Annalisa -