La recensione di Iris di Gea Petrini terzo volume della serie Shadow Girl, pubblicato in self publishing. Ecco la mia recensione.
Iris, beta del potente branco Moonstone, è bionda, sexy e molto pericolosa. Quando il suo alfa, Declan, le affida un incarico cruciale, Iris metterà alla prova ogni fibra del suo essere. Il compito? Proteggere il vampiro Drake, il leader del clan Dark Oblivion, nel mirino dei nemici perché intenzionato a proporre l'ingresso dei licantropi nel Circle, l'élite dell'Ordine che governa le fazioni soprannaturali. Ma c'è un ulteriore ingrediente che rende la missione quasi impossibile. Iris dovrà andare a Roseborn, un tranquillo villaggio nel cuore del Canada, e assumere una nuova identità, fingendosi la moglie di Asher Stormclaw, membro dello stesso branco che ha ucciso i suoi genitori.
Sei licantropi e un vampiro si ritrovano a vivere insieme sotto lo stesso tetto a Maple House, un'imponente dimora vittoriana che accoglie i nuovi e misteriosi inquilini. Iris e Asher sono come il giorno e la notte: lei è abituata a dettare le regole, mentre lui è ancorato a un passato di tradizioni in cui la supremazia maschile tra i lupi mannari regnava indiscussa.
Eppure, dalle loro differenze, nasce una passione incontrollabile.
Intanto inquietanti sparizioni di esseri umani gettano un velo sulla loro missione.
Ogni passo è un rischio, ogni notte è un salto nel vuoto.
L'amore può sopravvivere tra le ombre dei nemici e l'eco della vendetta?
.RECENSIONE
Due personaggi forti, potenti, pericolosi. Anzi: micidiali. Entrambi con il piglio del leader e con la convinzione di essere dalla parte giusta. Con due protagonisti così, Iris, terzo volume della serie paranormal romace di Gea Petrini, non poteva che essere una bomba.
Iris, del resto, la conoscevamo già: avevamo potuto apprezzarne il carisma nel volume precedente (Elara) della saga: dedita al suo Alfa, decisa a far funzionare le regole del branco e a proteggerlo.
Nel volume a lei dedicato è alle prese con una missione molto speciale e molto pericolosa, perché rischia di andare a minare nel profondo lo status quo che il mondo magico ha voluto tenere per lungo tempo.
«Quanto fa male?» Parlai trovando alla fine il coraggio. «Non conta quanto» rispose voltandosi verso di me. «Conta come fa male. E fa male come quando perdi una parte di te.»
Ma, non è tanto la delicatezza di ciò che deve fare a spaventarla o a creare problemi, quanto il fatto di doverla fare dividendo i compiti e il controllo con un'altra persona.
Un nemico giurato, una di quelle persone che mai - probabilmente - avrebbe pensato di prendere in considerazione.
Si tratta di Asher Stormclaw, un combattente, un uomo duro, ruvido, abituato a comandare la sua squadra. Peccato che non possa essere l'unico a decidere: le regole del branco, la convivenza forzata con la beta dei Moonstone, il fatto che sia pericolosa in tanti modi diversi, lo tengono sempre all'erta.
Tra di loro le cose si fanno subito tese, sin dal primo sguardo. E l'autrice ci fa sentire tutta la rabbia, un sentimento che ha tante declinazioni diverse e che loro ci raccontano così bene. Così come Gea è stata bravissima a far percepire la tensione sessuale che cresce e li richiama uno verso l'altra.
«E tu vuoi me, Asher? Tu vuoi davvero amare una assassina? Sei sicuro di poter amare il mostro della storia?» Asher fece scintillare i suoi occhi da lupo. «Non sei il mostro, beta. Sei solo una che si è indurita per sopravvivere. Hai trovato il tuo modo di restare in piedi.»
Difficile tenersi lontani, difficile anche gestire una situazione potenzialmente sempre più pericolosa dovendo fare i conti con un'attrazione reciproca che diventa mano a mano anche qualcosa di più.
Gea, quindi, non solo ci accompagna attraverso il plot principale di questa storia raccontandoci i pericoli, i giochi di potere e le alleanze, offrendoci una storia romantica ma ammantata di adrenalina e colpi di scena. Ma ci regala anche dei secondari indimenticabili, che - ve lo giuro - vi ruberanno il cuore.
Insomma un libro ricco, che spinge anche alla riflessione. In particolare sui limiti che vengono imposti all'amore, che non può essere fermato da regole o da idee.
Una scrittura intensa, ma scorrevole, uno stile mai banale e che fa emozionare, ma anche intrigante e coinvolgente per via dei numerosi colpi di scena (inaspettati), rendono Iris uno dei libri più belli della serie (lo dico mentre mi manca ancora l'ultimo da leggere).
Infine mi fa piacere aggiungere che ho apprezzato il senso di tutta la saga, volta a parlarci di donne forti, che non si fanno abbattere, che lottano per i loro ideali. In un mondo sul confine tra magia e realtà.
Perché leggerlo → Perché vi innamorerete dei personaggi principali e dei secondari, grazie a una storie ricca di inside, colpi di scena inaspettati e sentimenti. Spicy, ovviamente.
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