Recensione: La fuga di Tiffany Reisz



La recensione di La fuga di Tiffany Reisz, pubblicato da Hope Edizioni. Ecco la mia recensione. 


Titolo: La fuga
Autore: Tiffany Reisz
Editore: Hope Edizioni



TRAMA

A lungo, Kingsley Edge ha messo in guardia Eleanor: sarebbe arrivato il giorno in cui lei, l’amante di un prete cattolico, sarebbe dovuta scappare e nascondersi. Eleanor, però, aveva sempre immaginato una fuga con Søren, non certo da lui.
C’è un unico rifugio in grado di accoglierla, un luogo in cui gli uomini della sua vita non la possono rintracciare: il convento di clausura dove sua madre ha preso i voti.
Eleanor può nascondersi da Søren, ma non dalla sua vera natura e, proprio in quel luogo sacro e isolato, vive un inatteso risveglio sessuale, grazie a una novizia.
Senza Eleanor, anche il regno di Kingsley sembra senza vita e, quando lui apprende la ragione della sua fuga, non esita a voltare le spalle a Søren e ad andarsene. Solo e tormentato, si reca ad Haiti, dove conosce Juliette, una donna che potrebbe salvarlo dal suo dolore. A condizione però che Kingsley riesca a salvare prima lei.
Proibito, passione e peccato si intrecciano indissolubilmente e il prezzo che richiedono non è mai stato così alto.

Riusciranno Eleanor e Kingsley a pagarlo per tornare a casa?

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RECENSIONE

Tiffany Reisz è una garanzia! Lo è quando si cercano storie intriganti, sensuali, che attraverso la passione mirano a scavare nel profondo dell'animo umano. Lo è quando si cercano romanzi che sono un inno alla scoperta del desiderio, della propria indole, di se stessi.
Torniamo da Eleanor e Kingsley, torniamo da Søren e Juliette, in un momento molto doloroso del loro passato, ma anche in uno dei periodi più importanti della loro crescita personale, una fase della vita che gli ha permesso di diventare ed essere chi sono adesso.
Tiffany Reisz in La fuga ci fa fare un salto indietro nel tempo, a un momento in cui le cose nella "famiglia kinky" più famosa della letteratura non andavano bene: si erano fatti male, quel tipo di male che per essere curato ha bisogno di spazio e tempo.

«È stato un anno davvero difficile per tutti noi. Ed è stato dodici anni fa. Puoi darmi una buona ragione perché dovremmo rivangare tutto questo stasera?»

E spazio e tempo è quello che Eleanor e Kingsley si sono presi, andando lontano: lei nel luogo più vicino eppure meno raggiungibile. Lui quasi senza meta, alla ricerca di un distacco che gli permettesse di guardare le cose dalla giusta prospettiva.
Ci fa tornare lì, in quei luoghi e in quel tempo, Tiffany Reisz e lo fa mescolando sensualità, fine analisi psicologica, fragilità. Un caleidoscopio di emozioni che trascina il lettore e gli fa scoprire un anno di svolta per i protagonisti della serie Il peccato originale (questo è il settimo volume, il sesto è L'ottavo cerchio).
Un anno che cambia i protagonisti: Nora che scopre moltissimo su se stessa, sui suoi desideri e su quale può essere il suo ruolo. Nora che è generosa nel dare e nel darsi, ma che al tempo stesso deve comprendersi fino in fondo per poter continuare a farlo.  Kingsley che cerca, invece, una risposta al suo sogno più grande. Che vive di sentimenti. Che ama.

«Pensavo che tu camminassi sulle acque» disse Kingsley, incontrando gli occhi di Søren. «Adesso so che stai affogando come il resto di noi» aggiunse. Poi si voltò, incamminandosi. «Sto affogando» ripeté Søren, e Kingsley si fermò sulla soglia.

Alla base di tutto c'è la passione, la ricerca di sé attraverso il piacere. Perché il sesso, vissuto da loro, è qualcosa di molto più profondo, viscerale, intenso, del mero atto.  È andare dentro di sé e lì cercare le risposte, conoscere se stessi, saggiare i propri limiti e raggiungerli, giocarci, mettersi alla prova.
Ritroviamo i nostri protagonisti in un castello in Scozia: da lì prende il via un viaggio nei ricordi, nella sincerità e nei segreti. Un viaggio che li porterà a spogliarsi del tutto, ma non degli abiti, quanto di tutte quelle stratificazioni che mettiamo addosso per proteggersi, per fare in modo che nessuno (neppure noi) riesca ad arrivare al vero nucleo, a quello che siamo davvero.

«È un miracolo, non è così? Dopo tutto quello che abbiamo passato, siamo ancora insieme. Tutti noi. Un cazzo di miracolo» affermò Kingsley.

La Fuga di Tiffany Reisz non è solo un romanzo erotico, ma è soprattutto un libro che ci invita a guardarci dentro, a capirci, a comprenderci davvero. Ad amarci per la nostra straordinaria unicità.
Lo fa attraverso il sesso, perché quella è la strada di Nora, di Søren e di Kingsley. Ma ognuno di noi può scegliere la sua.
E scoprirsi, accettarsi e comprendersi.
lo stile dell'autrice è ricco, profondo, emozionale: immergersi nei suoi libri è come fare un tuffo nei desideri, nei segreti e nella parte più nascosta e vera dei suoi personaggi.

Perché leggerlo → Perché è un romanzo inteso, un viaggio nel piacere e nella parte più segreta dei suoi protagonisti.

Buona lettura!


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