Review tour: Cruel King di Rina Kent





La recensione di Cruel King di Rina Kent, pubblicato da Hope Edizoni. Si tratta del volume 0 della serie Royal Elite School che conta in totale sette altre volumi. Ecco la mia recensione. 



Titolo: Cruel King
Autore: Rina Kent
Editore: Hope Edizioni



TRAMA

Nella scuola più esclusiva d’Inghilterra, la Royal Élite School, dominio incontrastato di una sola dinastia, sta per iniziare una partita tra un re (nero) e una principessa che… ancora non sa di essere una regina.
King contro Clifford.
Levi King fa parte di una delle famiglie inglesi più ricche e influenti, è il capitano della squadra di calcio della scuola, ha tutti ai suoi piedi e la sola cosa che desidera è una libertà che non può ancora avere.
Non ho ancora deciso se sei la mia condanna o la mia salvezza.

Astrid Clifford vorrebbe solo essere invisibile, dedicarsi alla sua arte e, soprattutto, poter riscrivere la notte in cui ogni cosa è cambiata.
Non tocca a te combattere i miei demoni.

​​​​​​​I loro incontri hanno il sapore di una guerra, ma ben presto si trasformeranno in una passione bruciante.
L’ossessione di Levi per Astrid è inspiegabile e più lei cerca di allontanarlo, e allontanarsi, più non può fare a meno di lui. Ma la vita non fa sconti e un segreto del passato rischierà di distruggerli e annientare tutto ciò che li lega.

Benvenuti alla Royal Élite School, dove non sono ammessi perdenti.



RECENSIONE

Pronti a immergervi in un bully romance che non riuscirete più a smettere di leggere? Perché Cruel King di Rina Kent pubblicato da Hope Edizioni è un romanzo che vi terrà incollati alle pagine. Con alcune controindicazioni: vi farà venire non pochi mal di pancia, sospirare parecchio e arrabbiare un sacco.
Insomma una vera e propria giostra di emozioni, ma del resto non potrebbe essere così con due personaggi forti, complessi, ben delineati come sono Levi e Astrid.
E parto proprio da loro per delineare la storia e l'ambientazione.
Ci troviamo in una scuola elitaria, dove una serie di giovani, ricchi e affascinanti studenti, detiene il "potere".
Tra questi c'è Levi King: arrogante, bellissimo, pericoloso. Il suo colore identificativo? Il nero. Perché così sembra essere la sua anima, poco importa che in realtà Levi sia il frutto delle difficoltà del suo passato e del suo presente.
Un'altra parola che lo può descrivere alla perfezione è ossessionato: lui lo diventa in pochissimo tempo di Astrid.
Astrid, invece, è ben lontana da tutto questo: ama restare ai margini, non le interessa essere notata, far parte della cerchia delle persone che contano. Per lei è importante vivere la sua vita lontano dai riflettori concentrandosi su ciò che ama: l'arte. Inoltre il dolore della perdita di sua madre è intenso, il fatto di essersi ritrovata a vivere con il padre e la nuova moglie non aiuta e Astrid fa solo il conto alla rovescia per poter andare avanti con la sua vita.
Sarà per questo che - in fondo Levi e Astrid - si guardano e si riconoscono, come solo può accadere a due persone che in fondo hanno qualcosa di simile a unirle.

Una persona come Levi King non salva gli altri. Si limita a illuderli e a far credere loro di essere fuori pericolo. Quando cadono nell’inganno, li spinge di nuovo giù dal precipizio. Un re non si sacrifica. I poveri pedoni sì. Mi sarò anche ritirata dal gioco, ma non sarò un pedone.

Il primo incontro tra loro è casuale, ma mette in moto una serie di eventi che li porterà a dover fare i conti l'uno con l'altra. E non solo: perché appare chiaro sin da subito che Levi e Astrid siano attratti, ma al tempo stesso non vogliano dare spazio a quei sentimenti.
Attrazione, odio, sentimenti discordanti e pericolosi sono solo alcune delle emozioni con cui dovranno fare i conti i due protagonisti di questa storia.
Cruel King è un romanzo che affronta tante tematiche diverse, che si dipanano nell'arco della storia andando ad arricchire il plot principale dedicato ai due protagonisti.
Senza dubbio, da mamma, mi ha colpita proprio l'assenza, ovvero la parte genitoriale che, in questo romanzo, ci mostra famiglie disfunzionali, interessi personali che prendono il sopravvento sugli affetti, adulti che si voltano dall'altra parte o che usano le minacce per ottenere ciò che vogliono dai figli o dai nipoti.
Il risultato sono giovani adulti che devono fare da soli i conti con i problemi della vita, che non vengono capiti e aiutati nell'affrontare traumi dolorosi e delicati.

Comincio a pensare che, per Levi, il nero non sia un colore. È uno stato d’animo e un modo di essere. Dietro quello sguardo sinistro e minaccioso si nasconde un mostro, pronto a dilaniarmi se solo glielo permetterò.

Ma questi sono punti di partenza necessari per costruire una storia credibile  e per dare valore alla crescente ossessione e attrazione tra i due. Non sempre sana, ma anzi spesso e volentieri costellata di eccessi.
Che è poi ciò che si cerca quando si legge un libro che mira a raccontare una storia piena di ombre, passione e desiderio.
E quindi sì: ho amato questo libro, immergermi nella lettura di Cruel King di Rina Kent e sono arrivata ad apprezzare ogni singolo momento. Inutile ammettere che non vedo l'ora di fiondarmi sui volumi successivi.
La scrittura è ammaliante e intesa, intrigante grazie a quella capacità che ha l'autrice di non abbassare mai l'asticella dell'attenzione. Il fuoco tra i due protagonisti è palpabile, il romanzo molto spicy, così come è ben strutturata anche l'analisi psicologica.

Io e Astrid non siamo un qualcosa di definito da un incidente accaduto tre anni fa. Siamo di più. Molto di più, cazzo.

Perché leggerlo → Perché se vi piacciono i bully romance con protagonisti forti, capaci di affrontare le avversità della vita, è il romanzo che fa per voi.

Buona lettura!

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