Recensione Voci del passato di Vanessa Lillie




La recensione di Voci del passato di Vanessa Lillie, Hope Edizioni. Ringrazio la casa editrice per il romanzo
Ecco la mia recensione. 



Titolo: Voci del passato 
Autore: Vanessa Lillie
Editore: Hope Edizioni



TRAMA
Le voci nella mia testa mi dicono che sono colpevole. Ma io so di essere innocente.
Devon Burges è nel bel mezzo di un parto ad alto rischio quando viene informata dell’assassinio di una persona a lei cara. Ben presto, la polizia arriva ad accusare dell’omicidio un amico di Devon; la donna, tuttavia, credendo in un errore, decide di mettersi a indagare per suo conto, nonostante la sua difficile convalescenza.
Perseguitata da problemi post partum che si manifestano con una voce crudele del passato intenta a tormentarla, Devon fatica a cavarsela, tuttavia, grazie al suo istinto e alla sua determinazione, riesce a dimostrare l'innocenza del suo amico. Però, mentre Devon analizza prove su prove, la voce nella sua testa diventa più insistente, e qualcosa di pericoloso si fa sempre più vicino. Riusciranno Devon e la sua bambina a sopravvivere alla verità?



RECENSIONE

...saudade. La parola non ha un equivalente inglese, ma si tratta di desiderare un punto nel tempo, non necessariamente un momento che è successo o che accadrà. Viene fuori una citazione di uno scrittore portoghese, Manuel de Melo. Dice che la saudade è un piacere che soffri, un disturbo che ti piace.
Un romanzo inquietante, in cui le voci si intrecciano, ma al tempo stesso si percepisce la difficoltà di una donna che deve fare i conti con un parto complicato e prematuro, ma anche con l'omicidio brutale della sua più cara amica.
Devon è un personaggio complesso. L'autrice ci mostra le sue tante fragilità, la sua testa che le gioca scherzi e le fa sentire le voci che da tempo erano scomparse. I suoi sensi di colpa di madre. La sua vita che spesso le sembra essere una bugia. Il dolore per non essere l'amica giusta.
Si sente fallibile Devon, sbagliata. Percepisce i suoi errori come se questi fossero amplificati e instaura un dialogo pressoché costante tra il lettore e lei, tra lei e quella voce che la fa sentire costantemente inadeguata.


Voci del passato di Vanessa Lillie è un thriller psicologico, che tiene sul fiato sospeso non tanto per le indagini quanto per la stabilità mentale della sua protagonista.
Devon si ritrova a scavare nelle vite dei suoi amici più stretti alla ricerca di una verità che fa paura anche a lei. Al tempo stesso si rimette in gioco, in un lavoro che troppo spesso in passato l'ha portata al limite della salute mentale.
C'è la sua migliore amica morta.
Un sospettato che per lei è come un fratello.
Malavita e intrighi politici.
C'è tutto ciò da cui aveva promesso di restare lontana. Ma la verità urla vendetta e lei non può esimersi dal cercarla.

«Sei brava nel capire che la giustizia non è una verità universale, ma una versione che scegli di sostenere e perseguire a tutti i costi.»

Intorno a Devon vorticano molti personaggi, inizialmente appaiono sfumati, come se l'autrice avesse voluto lasciare la scena alla sua protagonista. Ma piano piano prendono il proprio spazio e si impongono nella trama. Facendo emergere verità scomode, pagina dopo pagina, in un crescendo narrativo che alla fine ci restituisce tutte le tessere del puzzle messe al loro posto e una storia ricca di tanti punti di vista diversi e di verità profondamente dolorose.
Le tematiche affrontate sono molte, a partire dalla salute mentale che credo essere il perno principale del  romanzo. Perché al di là di ciò che accade, sono Devon e la sua testa a rimanere centrai nella trama. Un aspetto molto particolare per un thriller, poiché le indagini ci sono ma restano sullo sfondo di una ricerca più importante: quella interiore.
Voci del passato vi terrà incollati alle pagine, fino alla fine. 
Mentre cammino lungo il sentiero, faccio respiri profondi e grati che il silenzio sia rotto solo dal leggero mormorio delle foglie e dalle cicale. La voce era tornata ... Una voce che non sentivo da quando ero ragazza. La voce è rimasta muta, ma io no.
Perché leggerlo → Perché è un romanzo che scava nella psicologia e ci restituisce un personaggio difficile da dimenticare.

Buona lettura! 

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