Recensione: Guerra di Laura Thalassa - I Cavalieri dell'Apocalisse 2




La recensione di Guerra di Laura Thalassa, edito da Hope Edizioni. Ringrazio la casa editrice per l'ebook del romanzo.

Ecco la mia recensione. 





Titolo: Guerra - I cavalieri dell'Apocalisse #2
Autore: Laura Thalassa
Editore: Hope Edizioni



TRAMA
Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.

Il giorno della caduta di Gerusalemme, Miriam Elmahdy capisce che la sua vita è ormai finita. Le case sono in fiamme, le strade si sono trasformate in fiumi di sangue e un esercito di traditori massacra ogni singolo abitante della città. Non c’è possibilità di salvezza, soprattutto non dopo che Miriam attira l’attenzione dell’artefice di tutta quella distruzione: Guerra, il secondo Cavaliere. Tuttavia, quando il gigantesco e terrificante condottiero riesce a catturarla, invece di ucciderla inizia a chiamarla “moglie” e la porta con sé al suo accampamento.
Miriam si trova così ad affrontare un futuro che mai avrebbe immaginato: il mondo brucia davanti ai suoi occhi, città dopo città, e il responsabile di tutto ciò è il suo apparentemente indistruttibile “marito”, il quale, nei suoi confronti, si dimostra tuttavia tenero e gentile, nonché deciso a fare di tutto per conquistarla.
Miriam non è sicura di riuscire a resistergli, ma se c’è una cosa che ha imparato è che amore e guerra non possono coesistere e lei deve scegliere se arrendersi e assistere alla fine dell’umanità, oppure se sacrificare tutto, sentimenti compresi, pur di fermare il Cavaliere.
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RECENSIONE

Eravamo rimasti a Pestilenza, che aveva portato morte sulla terra. E a una ragazza coraggiosa, che lo ha mostrato anche nel fare i conti con un sentimento inaspettato.
Torniamo sulla Terra, perché un altro dei cavalieri dell'Apocalisse è pronto a fare il suo dovere. Guerra, che con la sua furia non lascia scampo agli uomini: arriva e uccide, insieme al suo esercito. Ed è proprio questo uno degli aspetti più interessati di questo libro, che diversifica tanto il primo dal secondo: la presenza di una comunità, che dà la sensazione di normalità mentre tutto intorno però viene raso al suolo.
Una situazione con la quale dovrà fare i conti anche la protagonista di questa storia: Miriam, che viene catturata e fatta prigioniera il giorno della caduta di Gerusalemme.
Ma lei non è come gli altri.
Lo capiamo subito per tante ragioni, ma quella più chiara arriva proprio dal Cavaliere che con lei è diverso. Un modo di porsi che diventerà piano piano sempre più evidente. Perché se per Guerra Miriam è una debolezza, per lei lui è un assassino.
Possono trovare un compromesso?
La risposta è sì: nei sentimenti. 

Guerra e Miriam hanno molti aspetti in comune pur essendo così diversi: sono entrambi combattivi, tenaci, testardi: difficilmente mutano il proprio pensiero.
Ma prima di capire che esistono strade alternative, che si possono cambiare le cose, dovranno soffrire molto e affrontare sfide inaspettate.
Come quella di vedere davvero il cuore delle persone e accorgersi che esiste il bene, ma esiste anche il male. E che questo a volte si prova sulla propria pelle.
Molto interessante il conflitto interiore che vive Miriam, che ci dà modo di pensare e di riflettere sulla dicotomia tra bene e male, ma anche sul fatto che a volte ci sono ragioni e strade inaspettate da percorrere.
Particolare il contesto: questa piccola comunità che si è venuta a creare in cui, nonostante l'orrore, si cerca di sopravvivere. Un luogo che nasconde più insidie di quanto ci si possa aspettare. Ma anche legami che diventano speciali e commoventi.

Ho amato Guerra, con tutti i suoi spigoli, ma anche una grande umanità celata dietro la furia: questo libro è ricco di adrenalina, sentimenti, colpi di scena. Rispetto al volume precedente si hanno più personaggi, ma il cuore pulsante restano i due protagonisti e gli obiettivi diametralmente opposti che portano avanti.
Lo stile della Thalassa è scorrevole, un mix interessante di colpi di scena e riflessioni. L'autrice fa una profonda analisi dei suoi personaggi e restituisce ai lettori un quadro vivido in cui immergersi.
Le mie aspettative per questo secondo volume erano altissime e sono state ampiamente soddisfatte.



Perché leggerlo → Perché vi insegnerà che il problema più grande sono gli esseri umani e che siamo tutti chiamati a prendere atto dell'importanza del nostro impegno per un mondo diverso.

Buona lettura!


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