Recensione: Miss Merkel e l'omicidio nel castello di David Safier




La recensione  a cura di Annalisa di Miss Merkel e l'omicidio nel castello di David Safier edito da SEM. 

Ecco la recensione di Annalisa, ringraziamo la casa editrice per la copia del romanzo.




Titolo: Miss Merkel e l'omicidio nel castello
Autore: David Safier
Editore: SEM



TRAMA

La cancelliera tedesca Angela Merkel è andata in pensione da poche settimane e si è trasferita con il marito e il cane, un carlino di nome Putin, in una regione della Germania settentrionale. Certo, dopo la vita turbolenta e frenetica trascorsa a Berlino e in giro per il mondo, non è facile adattarsi all’esistenza tranquilla di una località di campagna. Per una donna che ha ricoperto un ruolo di grande potere e ha partecipato ai vertici delle élite mondiali, cucinare e fare escursioni non è il massimo. Non solo, ma con il passare dei giorni le tocca anche scoprire che in quell’idilliaco paesino rurale le persone sono spiacevoli come nel grande mondo della politica. E quando il barone Philipp von Baugenwitz viene trovato avvelenato in un sotterraneo del suo castello, in Angela si risveglia una nuova energia. Finalmente le si presenta un problema da risolvere. Supportata dal suo amorevole marito e dalla guardia del corpo, si mette sulle tracce dell’assassino, affrontando molteplici pericoli.




RECENSIONE

Quanto sarebbe riuscita a resistere senza impegni, a parte far dolci, cucinare e leggere? La noia l’avrebbe spinta a cercarsi una nuova attività, magari un insegnamento all’università?

A volte è complicato quando si termina un lavoro e si è in attesa di iniziarne un altro. Passati i primi momenti di riposo e spuntate tutte le cose da fare, comincia a salire la noia. Ma cosa succede quando dopo una vita si raggiunge la tanto attesa pensione e le giornate sono tutte da ricostruire? E se negli ultimi sedici anni sei stata la cancelliera tedesca?

Su quella panchina, davanti a quel lago, con quella giornata, non rimpiangeva affatto Berlino, anche se non si era ancora del tutto abituata alla nuova vita a Freudenstadt [...]. Era già andata un po’ in giro, ma non tanto da ambientarsi. Ci sarebbe mai riuscita?


Angela Merkel si è trasferita da un mese e mezzo in un piccolo paesino nel nord della Germania insieme al marito Joachim Sauer, al carlino Putin e alla guardia personale Mike Franz. Pur non sapendo nessuno dove si trovi, è sempre la ex cancelliera tedesca, ha bisogno di un controllo alla sua sicurezza. A Freudenstadt, però, non sa esattamente come passare il suo tempo, se non sfornando continuamente torte e portando il cane a fare due passi, con il rischio di rimpiangere la vita frenetica lasciata a Berlino.

Angela usava apposta il vezzeggiativo “cicci” quando voleva vincere la ritrosia del marito. Con un “cicci” ben assestato lo aveva persuaso a partecipare al programma stabilito per le consorti dei leader del G7. Anche se al posto di Michelle Obama c’era Melania Trump.

Angela e Achim (diminutivo di Joachim) sono una coppia unita e ben assortita: tanto loquace (per ovvie ragioni) lei, quanto riservato lui. Sono molto simpatici gli scambi dei due: oltre alle percentuali di “ragione” o “torto” che il marito ha calcolato nei lunghi anni di carriera politica della moglie, ci vengono raccontati alcuni aneddoti della loro vita(inventati o meno, chissà!), con lei una delle donne più potenti al mondo e lui in veste di “first gentleman”.

Solo dopo una quindicina di giorni aveva iniziato ad abituarsi al fatto di non dover più risolvere le crisi mondiali, ma lo stesso non dormiva bene. Troppo silenzio!

Incontriamo una Angela che non riesce a stare ferma, vorrebbe conoscere, interagire, farsi un’amica. Ma non è mica così semplice in un piccolo paese come Freudenstadt. Un’ottima occasione, però, potrebbe essere la festa che il barone Philipp von Baugewitz organizza in occasione della sagra del vino, di cui è produttore. Così, per la gioia di marito e guardia del corpo, i tre entrano ufficialmente a far parte della vita sociale della cittadina.

Al momento di assumere il suo incarico nell’Uckermark Mike, giustamente, non avrebbe mai immaginato tante cose: che si sarebbe trovato a indagare su un caso di omicidio, che il suo indice di massa corporea avrebbe subito l’impatto di una esorbitante quantità di dolciumi e che avrebbe raccolto i bisognini di Putin.
In tutte le sue avventure, Angela coinvolge irrimediabilmente anche marito e guardia del corpo. Così i tre si ritrovano a dover/voler risolvere non uno, ma ben due omicidi: quello di Philip e della moglie Alexa, a dover dar soddisfazione alle doti culinarie della ex cancelliera e a star dietro ai... bisogni del piccolo Putin!

“Ascolti, capisco che lei in pensione si annoi” disse Hannemann in tono condiscendente.
“Come scusi?” esclamò Angela pensando di aver capito male.
“Non deve essere facile perdere di importanza”
“Perdere di importanza?”
“Sì, adesso non ha più un incarico di prestigio e nessuno si interessa più a lei.”


Come per tutti i gialli, è difficile non spoilerare, perciò quello che posso dirvi è che Angela è l’unica, inizialmente, a essere certa che si tratti di omicidi e non di suicidi; ci sono diverse sospettate (sì, tutte donne) e tutte con un buon motivo per uccidere; che Angela ci finirà dentro con tutte e due le gambe e che forse riuscirà a farsi un’amica.
Miss Merkel e l’omicidio al castello è il nuovo libro di David Safier, già conosciuto ai lettori per la sua scrittura ironica. In questa nuova storia costruisce un’avventura perché no, plausibile, ma quello che più ha forza, è il rapporto di collaborazione, fiducia e reciprocità che esiste tra i personaggi, tra i due coniugi prima di tutto, e poi nei confronti della guardia del corpo.
Il personaggio di Angela Merkel è favoloso, sembra davvero una “Sherlockina” dei grandi gialli classici. È determinata, sicura di sé e ne vediamo anche un aspetto più umano e dolce. Finzione narrativa?
È un romanzo leggero, dove la nota investigativa viene addolcita dai protagonisti e dal loro modo di comunicare. Safier non manca un colpo.

Perché leggerlo → Perché i libri di David Safier sono sempre una fonte inesauribile di ironia e divertimento.
Buona lettura!

- Annalisa - 

Sarebbe riuscita nelle ore successive a scoprire nelle ore successive come era stato ucciso Philipp von Baugenwitz nella cantina chiusa a chiave? Oppure doveva rassegnarsi all’idea di essere una semplice pensionata imbarcatasi in un’impresa più grande di lei?
 Perché ci troverete tutto: azione, colpi di scena, sentimenti e messaggi da custodire.




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