Autore: Anna Zarlenga
Editore: Newton Compton
Editore: Newton Compton
TRAMA
Lei scrive d’amore, ma non ha una storia. Lui ha molte storie, ma con poco amore. Poi, un giorno, le loro strade si incontrano.
RECENSIONE
La cosa che mi è piaciuta di più? Il fatto che i due protagonisti siano ragazzi "normali", in cui è facile identificarsi. Ma ho apprezzato anche che Dori sia una scrittrice, questo ha regalato a noi lettori un'esperienza molto più immersiva e una sorta di libro nel libro. Le preoccupazioni di Dori per la sua carriera ci mostrano quanto possa essere difficile raccontare le emozioni e farlo in maniera credibile, senza bisogno di creare personaggi così particolari, ma imparando a sognare anche grazie a due ragazzi che stanno inseguendo i propri desideri. Ed è proprio la stessa cosa che ha regalato a noi Anna Zarlenga con Nessuno disturbi l'amore.
Tu sei appassionato, sognatore, visionario. Sei la parte magica di anima che avrei voluto sempre avere. Io ragiono sulle cose e ho paura di tutto, tu invece sei…un eroe, una persona che non è mai scesa a patti con sé stessa. Da quando ti ho incontrato ho scoperto un nuovo modo di vedere la vita. Ho amato l’imprevedibile, i fuochi d’artificio a Capodanno e le passeggiate sugli scogli. Tutte le cose più improbabili che ho vissuto con te sono scritte nel mio cuore».
Ma veniamo ai personaggi. Dori è una ragazza che vive una vita sullo schermo. Oltre agli impegni, per lei esistono il suo computer e la sua stanza. Inevitabile quindi che nel lungo periodo le sue storie su carta rischino di perdere quel carisma necessario per entrare nel cuore dei lettori. La sua crescita nel libro ha a che vedere proprio con il suo bisogno di imparare a vivere.
Alex, invece, è rimasto scottato. La vita, le aspettative, i sentimenti lo hanno reso uno che vive alla giornata. Lo fa con i rapporti di coppia, con il lavoro, con la casa. È difficile vedere un impegno importante nella sua vita, se si escludono la poesia e l'amicizia del suo migliore amico.
E poi c'è Marcello di cui spero tanto di leggere qualcosa di più, perché è un personaggio scanzonato e divertente che sono certa potrà regalare grandi emozioni (io ho già immaginato con chi).
Saprei dare un’interpretazione a questa strana atmosfera che si è creata. La mia mano, quasi senza che io lo voglia, ricopre la sua. E mi dico che, in fondo, ventinove anni sono davvero troppi per aver paura delle conseguenze. Lo guardo negli occhi, di nuovo. Il suo viso è più vicino. Molto più vicino. E sarà il sonno, il caldo o la luce della cucina, ma mi sembra che abbia le guance arrossate.
Oltre all'amore, quindi, in questo romanzo ho trovato molta crescita personale. Perché entrambi i personaggi dovranno "diventare grandi", ma questo è un percorso che potranno fare solo scendendo a patti con i propri pregi e difetti e cercando di lasciarsi andare a tutto ciò che fa più paura a entrambi. Impegni, sentimenti, fallimenti.
E questo è un altro dei motivi per cui ho apprezzato così tanto Nessuno disturbi l'amore, perché ci mostra la vita vera, reale, senza bisogno di filtrarla con nulla. Così come ho apprezzato la "normalità" dei due protagonisti, due personaggi in cui ognuno di noi può immedesimarsi senza fatica.
«Guarda che non sono affatto una bambina». «Sei infantile, in questo momento. Non ti voglio mica mangiare». “Eppure, chissà perché, ho paura che lo faresti. Mi mangeresti. Cuore e anima”. Il pensiero esce fuori così, violento e doloroso come il taglio sulla mano. Non riesco ad arrestarlo e allora lo giustifico. È una frase perfetta da far dire alla mia protagonista.
Lo stile di Anna Zarlenga è frizzante. L'ironia è dosata in maniera sapiente, così come il romanticismo che ci si aspetta da un romanzo rosa. Il risultato è una storia mai banale, ma capace di sorprendere ed emozionare pagina dopo pagina.
Anna ci aveva chiesto di condividere con voi - durante la lettura - le nostre reazioni a tre capitoli in particolare: il 5, il 16 e il 22. Non sono riuscita a farlo perché ho divorato il romanzo in una notte e sarebbe stato difficile.
Quindi le condivido qui.
Capitolo 5: Prendiamo appunti perché la reazione di Dori è quella giusta, soprattutto quando l'altra persona vuole fare solo un dispetto. E poi ADORO che abbia analizzato il tutto con un occhio narrativo molto critico.
Capitolo 16: qui sono morta dal ridere, perché certe situazioni sono davvero imbarazzanti, ma saperle gestire nel modo giusto fa la differenza. E poi inventarsi che in romeno Schtrunz è un complimento è pura genialità.
Capitolo 22: Era l'ora (con sospirone). E non aggiungo altro!
«E se la magia accadesse in un giorno qualunque con due persone qualunque?», mi interroga scrutandomi con i suoi occhi ribelli. No, devo assolutamente scrivermelo. Tiro fuori il cellulare.
Perché leggerlo → Perché è un romanzo intelligente, divertente e che ci mostra la crescita di due personaggi in cui è facile identificarsi.
Buona lettura!
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