La recensione di Vittima sacrificale di Karen Ann Hopkins edito da Hope Edizioni, primo volume della serie I segreti di Serenity's Plain.
Titolo: Vittima sacrificale
Autore: Karen Ann Hopkins
Editore: Hope Edizioni
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TRAMA
Quando il corpo di Naomi, adolescente amish, viene ritrovato in un campo di granoturco a Blood Rock, tutti pensano a un incidente di caccia. Lo sceriffo Serenity Adams, però, sospetta si tratti di un omicidio.La reazione fredda e distaccata sia della comunità sia dei genitori di Naomi, alla morte della ragazza, non fa che aumentare i dubbi di Serenity. Tuttavia, conquistare la fiducia degli amish, per una persona esterna, è estremamente difficile.
L’unico che la può aiutare a indagare è Daniel, un fuoriuscito dalla comunità e dal quale Serenity è subito attratta.
Mentre Serenity scava a fondo, in un mondo nel quale i segreti sono la normalità, scopre un orrendo crimine del passato che potrebbe essere collegato alla morte della ragazzina. I vecchi segreti però portano grandi rischi e una minaccia incombe non solo sulla sua relazione con Daniel, ma anche sulla sua stessa vita.
RECENSIONE
Sono questi gli ingredienti di Vittima sacrificale di Karen Ann Hopkins, primo libro della serie I segreti di Serenity's plain edito da Hope edizioni. Un thriller che ci porta a scavare nei segreti di una comunità amish alla ricerca delle ragioni per cui è morta la giovanissima Naomi. Una comunità placida, ma solo in apparenza, perché le rigide regole, possono essere motivo di scontro, soprattutto se non vengono seguite alla lettera.
Lo scopriamo nel corso della lettura grazie al punto di vista della vittima, che ci accompagna a scoprire tanti aspetti del suo passato, e ne abbiamo la conferma nel presente seguendo le indagini della protagonista che piano piano svelerà i segreti del passato della giovane, ma anche degli amish.
«È stata la decisione più difficile che abbia mai preso. A volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se fossi rimasto amish. Ma, d’altra parte, adesso non scambierei la mia libertà per nulla al mondo.»
Serenity è una donna tosta, che non ha paura di affrontare i segreti, se questo significa far luce su un caso che la tocca particolarmente da vicino. Ma non ha paura nemmeno di fare i conti con l'essere donna in un mondo prettamente maschile dove risulta complesso farsi valere e rispettare. Daniel, dall'altra parte, è un interessante enigma: ex membro degli amish, pericolosamente affascinante per Serenity, è comunque ancora profondamente legato alla famiglia e agli amici, con cui però non ha più un legame da molto da tempo. Tendente a dettare le regole, sarà difficile farlo con Serenity, che invece deve e vuole tenere le redini delle indagini. Tra i due c'è anche un'attrazione che brucia ma che non viene particolarmente apprezzata dalla protagonista.
Li vedremo indagare, scavare, interrogare alla ricerca di una verità che porrà sotto una luce differente la comunità amish.
Guardai attentamente i tre amish piegarsi sul corpo solo per un istante. Dopo aver abbassato la testa simultaneamente e chiuso gli occhi per una preghiera silenziosa, alzarono lo sguardo verso di me senza far trasparire alcuna emozione. Le loro iridi impassibili mi fecero fermare il cuore.
Mi è piaciuto molto immergermi in questa storia che, grazie ai tanti punti di vista e al racconto che si sviluppa in due differenti piani temporali, ha mantenuto sempre alta la mia attenzione. A questo si è aggiunta un'ambientazione che reputo perfetta per stimolare ancora di più la curiosità. Ovviamente ho apprezzato anche molto i due protagonisti di cui non vedo l'ora di conoscere il futuro. Anche perché a quanto pare un'altra indagine attende.
Perché leggerlo → Perché è un thriller ben congeniato che porta il lettore a farsi moltissime domande e a muoversi in una realtà sociale poco conosciuta.
Buona lettura!
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