Review tour per Be my serotonin di Carenza edito nella collana Over the rainbow che ringrazio per la copia digitale. Ecco la mia recensione.
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Ero davvero curiosa di immergermi in questa storia, perché non sono molti i romanzi che raccontano un amore tutto al femminile. Be my Serotonin di Carenza, invece, non solo ci racconta di una storia d'amore tra due donne, ma mette tra le due protagoniste del romanzo anche alcuni scogli importanti, che le porterà a dover fare i conti con il confine tra amore e paura.
TRAMA
Linda frequenta l’Istituto Fermi ed è pronta ad affrontare la maturità con il suo spiccato animo sovversivo, quando entra nella sua vita Ale, la nuova docente di chimica. Un colpo di fulmine in piena regola, un amore che gli amici reputano platonico e adolescenziale, oltre che irrealizzabile per via dei quasi trent’anni che le dividono. Linda però si è accorta delle attenzioni che Ale le dedica e non ha affatto voglia di rinunciare a lei. In uno sfondo femminista e queer, tra docenti fuori dagli schemi, studenti ribelli, proteste e dipendenze, si innesca la rivoluzione personale di due anime tanto diverse quanto affini, due anime in lotta contro la convenzionalità. Due molecole di serotonina.
RECENSIONE
Uno è sicuramente l'età perché tra Linda e Alessandra la differenza è davvero grande: lei studentessa all'ultimo anno di superiori, lei donna di 48 anni. Dall'altra invece ci sono i ruoli che le vedono su due lati opposti della barricata scolastica: quelli di studentessa e insegnante.
Ma se c'è una cosa che questo romanzo ci vuole insegnare è che l'amore è amore e che fermare un sentimento vero e profondo è impossibile.
Più passavano i mesi, più mi rendevo conto che il tempo dall'istante in cui l'avevo vista per la prima volta, scorreva direttamente proporzionale a ciò che provavo
Linda è una giovane ragazza: un po' sboccata come ci si aspetta essere a quell'età, brava a scuola, ma comunque per certi versi ribelle. Un classico esempio di come potevamo essere alla sua età. E di come potevano essere le persone intorno a noi in quegli anni di scuola, individui con le proprie fragilità e problemi più o meno importanti. Alessandra invece è divorziata, un'insegnante con il pugno di ferro, ma anche capace di mettersi nei panni dei suoi studenti.
Apparentemente sembrano due mondi distanti e destinati a non incontrarsi, se non fosse che Linda è rimasta folgorata da Alessandra e che quest'ultima non può che provare qualcosa di sempre più intenso ormai legata a doppio filo per quella studentessa sempre attenta e un po' complice.
Se da una parte l'autrice ci mostra due persone tanto diverse, dall'atra ci fa anche vedere come possano combaciare alla perfezione.
In un crescendo di sentimenti e tenerezza che fa bene al cuore.
Forse la libertà è quella che ci prendiamo, non quella che ci danno
Mi è piaciuta molto Ale, perché è quella che ha più da perdere: il lavoro, la credibilità come insegnante. Basterebbe solo scoprire che il suo legame con la studentessa non è solo ed esclusivamente da insegnante. Ed è anche quella che deve fare i conti con un'attrazione inaspettata non avendo mai vissuto storie omosessuali prima. Non ne possiamo seguire la crescita e i dubbi, ma intuiamo dall'evolversi della storia, tutte le battaglie interiori e le fragilità. Così come vediamo Linda vivere con profondità e in maniera totalizzante un amore che sembra destinato a non nascere mai.
Il linguaggio è molto giovanile, gergale, adatto alla giovane età dei protagonisti. In questo senso si nota la distanza tra Linda e Ale, gap che però viene colmato quando le due sono assieme e si ritrovano a fare i conti con i propri sentimenti.
Sicuramente una lettura interessante e coinvolgente, romantica al punto giusto e ricca di spunti di riflessione.
Perché leggerlo → Perché ci insegna come mondi distanti possano trovarsi vicini se si parla la lingua dei sentimenti.
Buona lettura!
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