La camera 508 fa da sfondo a desideri, passioni, paure e tormenti vissuti dai protagonisti di dodici racconti. La raccolta ripercorre le sfaccettature dell’amore attraverso le azioni dei singoli personaggi. Essi vivono in maniera differente i conflitti interiori scatenati dalla passione, rischiando così di stravolgere la propria vita e quella delle persone a loro care. Può, dunque, l’amore giustificare azioni razionalmente sbagliate? I racconti non hanno la pretesa di dare una risposta alla domanda, ma dimostrano quanto sia incontrastabile la supremazia del cuore sulla ragione. Giorgio, infatti, pur non cedendo all’attrazione per Arianna, non riesce a cancellare dalla mente l’immagine che ha di lei, nonostante sia circondato da una famiglia modello. Vittorio ama sua moglie Cristina, ma non può dimenticare Maria Sole. Valeria sceglie di trascorrere una notte con Luca, tradendo così la sua migliore amica. Timothy crede di non poter più vivere senza l’amore della sua vita.
Perché ho scritto questo libro?
Credo questo libro sia il risultato di tanti frammenti di vita intercettati in anni di lavoro in hotel. Da un incrocio di sguardi, da un sorriso, da un’idea fugace sono nate queste dodici storie. I racconti hanno preso vita giorno dopo giorno nella mia mente, senza quasi ne fossi consapevole, finché una notte mi sono ritrovata a scrivere.
Senza quell’amore è più facile vivere. Niente dolore, niente paure, nessun rischio di stravolgere le nostre vite.
Ho sempre creduto che l’amore fosse affetto e complicità. Che fosse ciò che mi lega a mia moglie, poi sei arrivata tu e ho capito che l’amore sei tu.
Chiara Gheza divide il suo nuovo libro in tante piccole storie. Ci sono padri e madri di famiglia, mogli e mariti, fidanzati, ci sono personaggi che conducono vite tranquille, anche felici, ma che vengono stravolte da uno sguardo o da una parola.
Può l’amore trasformarsi un totale indifferenza?
Storie che devono rimanere nascoste anche dentro se stessi, ma che scalpitano per essere portate alla luce.
Posò la penna e respirò profondamente. Chiuse gli occhi e rivide Elizabeth com’era quella sera al ballo a Liverpool. Vide i suoi capelli ricci che tentava disperatamente di raccogliere in un’acconciatura, ripensò al loro primo bacio nel giardino della casa dei genitori di Timothy.
E poi c’è la storia di Timothy, la più tenera, la più sofferente, la più commovente. E penso che non poteva che essere ambientata a Venezia, per la sua atmosfera, per i suoi colori. Perché? Leggendo il libro lo scoprirete.
Aveva mentito, all’improvviso, senza pensare. Aveva mentito a Léonor, la donna della sua vita. Tutto per una ragazza dai capelli scuri con cui aveva scambiato a malapena qualche parola in inglese.
Camera 508 è uno sguardo attento su attimi della vita dei suoi personaggi. L’autrice trasforma la sua capacità di osservazione in parole che vanno a formare una raccolta di vite, di pulsioni, anche di sentimenti. Perché ogni amore è a sé, può durare una vita come una notte, può basarsi sulla stima e la fiducia come su un’inappagabile attrazione fisica, ma non per questo è meno importante.
Buona lettura!
- Annalisa -
Non te lo dirò mai, ma l’amore per me sei soltanto tu.
→Se volte scoprire di più su questa raccolta che abbiamo potuto leggere in anteprima (e ringraziamo Bookabook per la grande fiducia) andate a dare un 'occhiata alla campagna di crowdfunding cliccando il link che trovate nei dai del volume.
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