Si conclude oggi il review tour dedicato a Una notte al Fashion di Lily Carpenetti, ecco la mia recensione. Ringrazio la casa editrice per la copia digitale.
Autore: Lily Carpenetti
Editore: Collana Over the rainbow
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TRAMA
Il Fashion. Un locale fuori mano, luogo perfetto per incontri clandestini. Tutti lo conoscono, ma pochi ammettono di frequentarlo o di esserci passati vicino. Michele e Christian si ritrovano lì, ognuno alla ricerca disperata di evasione. Michele, soffocato dalla provincia ristretta in cui vive, è costretto a tenere nascosti i propri gusti sessuali. Christian, intrappolato nel ruolo di figlio perfetto, è spinto a ricercare la trasgressione nei momenti liberi. Il loro primo incontro si consuma in fretta nei bagni, famelico e urgente, tanto che Christian, confuso dall’alcool, è convinto di essere stato con una donna. L’amplesso tuttavia lascia loro addosso un’impronta impossibile da cancellare che li spinge a cercarsi ancora, lottando contro le proprie remore per trasformare una notte al Fashion in qualcosa di più..
RECENSIONE
Dal desiderio di uscire fuori dai propri schemi può nascere qualcosa di più? Più profondo, più inteso, più vero?
Una notte di trasgressione può marchiare a fuoco l'anima di una persona?
È quello che ci si chiede leggendo Una notte al Fashion di Lily Carpenetti edito nella collana Over The Rainbow di PubMe.
Perché Michele e Christian in una serata di fuoco, dedicata interamente a staccare dalle proprie abitudini, fanno un incontro inaspettato.
La passione divampa tra i due e getta le basi per quel più di cui vi parlavo all'inizio della recensione.
Michele è minuto, carino, come una miniatura di porcellana, ma cela il fuoco dentro di sé: una smania di vivere al limite ogni istante della propria vita. Forse per protesta contro il destino che lo ha fatto nascere in un buco di città che non ha nulla da offrire ai più giovani.
Michele è giovane, certo della sua omosessualità, desideroso di sperimentare, cosa che la vita di provincia non gli permette di fare liberamente. Sarcastico, brillante, ma bisognoso di continue rassicurazioni Michele per certi versi sembra più maturo dei suoi 18 anni, mentre per altri emergono le sue debolezze, quelle naturali di chi si approccia ai sentimenti per la prima volta.
Christian desidera evadere, staccare, scrollarsi di dosso le aspettative dei genitori e per farlo cerca situazioni di rottura. Sarà il personaggio che in questo romanzo dovrà maggiormente fare i conti con sé stesso e con una nuova presa di coscienza in merito a quello che desidera.
Lui non è così. Sì, si spinge costantemente alla ricerca di un Io oscuro, ma quegli sfoghi animaleschi sono tratti che non gli appartengono. Non intende gettare sull’altro la colpa di quello sfogo, tuttavia ha bisogno di somatizzare la scarica di adrenalina che l’ha travolto, trasformandolo in una belva senza inibizioni.
Una notte al Fashion è un libro che parla di incontri, quelli speciali che fanno battere il cuore, tremare le ginocchia e sentire le farfalle nello stomaco. Ma parla anche di passione quella che divampa dirompente e che non si può contenere. Parla di accettare sé stessi e della bellezza dei sentimenti a prescindere da chi e cosa sia sia l'oggetto dei nostri desideri.
Ci mostra due giovani uomini alle prese con un'attrazione unica, un amore intenso e la paura di rovinare tutto.
L'autrice ha una penna scorrevole, che riesce nell'intento di far emergere le emozioni dei due protagonisti. Il romanzo si sviluppa su un doppio punto di vista, anche se all'inizio abbiamo anche la versione di Gianluca migliore amico di Michele.
Questa scelta stilistica regala una visione di insieme interessante e ci permette di approfondire maggiormente i lati caratteriali ed emotivi dei due protagonisti.
«Le cose fra noi sono come una corsa sulle montagne russe. Ora è il momento di fare le cose con la testa, ragionandoci su. Non voglio rischiare di nuovo di perderci per delle incomprensioni. Te l’ho già detto una volta e l’ho fatto perché ci credevo. Ma ora ne sono più che mai certo. Ti amo, Michele, e voglio stare con te.»
Perché leggerlo → Perché questa storia ci ricorda la potenza di un amore e la bellezza di accettare sé stessi.
Lily è una mamma quarantenne, nata e cresciuta a Trieste. Negli ultimi anni ha affiancato all’attività in ambito sociale una proficua attività letteraria. La gran parte dei suoi romanzi appartengono al genere M/M, o gay romance, pubblicati con le maggiori case editrici esponenti di questo filone. Nel 2017, con un racconto sul bullismo, ha vinto il concorso per racconti contro l’omofobia “Oltre l’Arcobaleno” dell’Associazione Amarganta, presentato alla manifestazione LGBT Film Festival de l’Aquila.
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