L'enciclopedia Treccani riporta, tra le tante, questa definizione della gentilezza: cortesia nel trattare con altri.
Io aggiungerei anche arte della cortesia, perché noto che l'educazione è sempre meno utilizzata nel rivolgersi al prossimo, ma anche verso noi stessi.
Sembra quasi che i social, la vita veloce, l'accessibilità di ogni individuo a tutti i costi, abbia reso meno virtuoso e meno necessario trattare gli altri con la giusta cura.
Per me, però, non è così.
Non potrei mai rivolgermi a qualcuno con un atteggiamento aggressivo sui social, perché per natura non lo faccio neppure nella vita di tutti i giorni. Non potrei mai non scusarmi per una frase sbagliata, se mi rendo conto che può aver ferito i sentimenti di qualcuno. Non sono capace a polemizzare, perché non serve a nulla se non cerco di offrire la soluzione.
Perché essere gentili è una dimostrazione di coraggio
È facile lasciarsi trascinare dalla corrente, omologarsi all'atteggiamento comune, rispondere per le rime a chi cerca lo scontro.
Non è facile, invece, essere gentili.
Faccio un esempio pratico.
Avete presente quei post verso tutti e nessuno che intasano le bacheche?
Che tentazione!
Infatti anche a me capita di aver voglia di scrivere un bel post passivo aggressivo sui social per sfogare la mia rabbia verso ignoti, (che però, nella mia mente contorta, quando lo leggono si riconoscono).
Quanti ne ho scritti e cancellati prima della pubblicazione?
Tantissimi.
Mi sono sempre trattenuta perché mi piace praticare la gentilezza. Soprattutto quando gli altri si comportano male con me, o si pongono in maniera verbalmente violenta.
Mi piace fargli capire che non mi sento intimidita. Che la gentilezza e l'educazione sono dei valori che voglio custodire e coltivare.
Frase presa dal web |
In questi giorni Michela Murgia, per fare un esempio attuale ma senza entrare nel merito specifico della tematica poiché ho letto già molti interventi e molto più intelligenti di quello che potrei scrivere io, ci ha insegnato come gestire una sfuriata misogina, senza senso e priva di contenuti con chiarezza e coerenza. Senza scomporsi, ma anzi chiedendo con gentilezza di atteggiarsi in maniera rigorosa.
Voglio essere così.
Quindi pratico la gentilezza, anche quando mi verrebbe voglia di rovesciare la scrivania.
E capita.
Cerco di essere gentile nel pormi verso le altre persone, nel salutare quando esco da un luogo di lavoro, ma anche verso me stessa.
Mi prendo cura di me.
→ E voi cercate di praticare la gentilezza?
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