Recensione: Il volto dell'assassino di Amy McLellan


Esce oggi un thriller psicologico da non perdere: Il volto dell'assassino di Amy McLellan edito da Corbaccio, che ringrazio per la copia digitale.
Ecco la mia recensione.



Titolo: Il volto dell'assassino

Autore: Amy McLellan
Editore: Corbaccio
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TRAMA
In seguito a un drammatico incidente, Sarah ha cominciato a soffrire di un disturbo neurologico molto particolare: ha perso in parte la memoria, ma soprattutto non riesce più a riconoscere i volti delle persone. Da allora vive con la sorella vedova e con il nipote. Fino a quando, una sera, qualcuno si introduce a casa loro e, mentre Sarah guarda la televisione, la sorella viene pugnalata a morte. Sarah accorre sentendo delle grida provenire dalla cucina, e vede un uomo accanirsi sul corpo della sorella. Ma lei sa che il ricordo di quel viso si perderà per sempre nella nebbia della sua mente e che arrivare capire cosa è successo sarà un'impresa praticamente impossibile. Eppure deve provarci...



Recensione


Cosa è realmente accaduto? Chi mente? Chi è il colpevole?

Sono le domande che mi sono posta costantemente durante la lettura di Il volto dell'assassino di Amy McLellan edito da Corbaccio e in uscita oggi.
Una storia che intreccia un passato fatto di ricordi sfumati e un presente costruito su segreti taciuti a lungo.
La protagonista è Sarah, una donna che a causa di un disturbo neurologico non riesce a ricordare i volti di nessuno, neppure quello di parenti più stretti. A causare questo problema un gravissimo incidente che le ha completamente cambiato la vita.
Tanto che adesso il suo passato è un grande punto interrogativo di cui ricorda fragili frammenti. E oggi, pur avendo assistito all'omicidio della sorella, non potrebbe riconoscere il suo assassino neppure se lo vedesse un'altra volta.

Ovunque io guardi vedo morte. Ci insegue tutti, nell'ombra. La gente non ne parla ma è sempre lì, non ci molla mai. 


Chi è il primo accusato di un omicidio? La persona più sospettabile. 
E ci possono essere mille ragione per cui quella persona sia proprio Sarah.
Più la polizia scava più il cerchio si stringe intorno a lei.
Lei che nel passato non ha sempre avuto un rapporto sereno con la famiglia. Lei che ha scritto cose strane sui social. Lei che potrebbe avere tanti vantaggi dalla morte della sorella.
L'autrice è stata bravissima a destreggiarsi con un personaggio così difficile, perché la fragilità di Sarah è molto grande e profonda. Deve costantemente confrontarsi con persone che nella sua mente appaiono come perfetti estranei nonostante non lo siano.
E lei cerca di muoversi in questo mondo fatto di confusione e  ostilità iniziando seriamente a dubitare anche di sé stessa. E più va avanti a scavare, più scopre segreti inaspettati e dolorosi.

Però quando provo a ripercorrere gli anni precedenti la perdita di memoria, vedo un flusso di colori, di gioia e di vita, e nemmeno l'ombra di un trauma o di un seppur minimo turbamento. (...)
Chi ero in quegli anni di cui non ho memoria? lavoravo? Avevo dei fidanzati? Degli amici? Provo a recuperare i ricordi dell'ultimo periodo e sono investita da una raffica di immagini, come se stessi voltando velocemente le pagine di un album di fotografie

Si può dimenticare di aver ucciso qualcuno?
Non lo so, forse a questa domanda potrebbe rispondere uno psicologo. Sarah è convinta, lei non lo avrebbe fatto. E lei stessa la vittima, no?
Ma se così non fosse? Se avesse davvero dimenticato?
Il volto dell'assassino è un romanzo che fa viaggiare il lettore in una fitta nebbia, in cui prevalgono dubbi e paure, in cui le domande sono incessanti e le risposte arrivano con il contagocce.
Una storia che fa crescere - pagina dopo pagina - la tensione e il senso di smarrimento anche nel lettore, che mostra quanto possa far paura il non sapere, quanto possa essere devastante il timore di non conoscersi davvero, di guardarsi allo specchio e imbattersi in una perfetta estranea.

Credo di sapere cosa mi ha insegnato la vita... stai attenta a ciò che desideri

Amy McLellan in questo intricato labirinto di bugie e segreti si muove con abilità, rende Sarah un personaggio credibile, una donna fragile ma al tempo stesso capace di grandi atti di coraggio.
Lo fa gettando fumo negli occhi e rivelandoci piccoli pezzi di verità, fino al finale al cardiopalma.
Perché leggerlo → Perché il romanzo giusto se siete alla ricerca di un thriller psicologico ben strutturato.
Buona lettura!

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