Blog tour Iron Flowers - Regina di cenere: Il femminismo della serie di Tracy Banghart


Le avevamo lasciate in una situazione di pericolo, le ritroviamo in Regina di Cenere. Sto parlando di Nomi e Serina le due sorelle protagoniste di Iron Flowers di Tracy Banghart.
Oggi però parliamo di una tematica che mi sta a cuore.

Iron flowers - Regina di cenere
di Tracy Banghart
DeA Planeta

Trama
Se c'è una cosa che Nomi ha imparato durante il suo inaspettato anno a corte come Grazia è che non bisogna arrendersi mai. Nemmeno quando tutto sembra perduto. Nemmeno quando Malachi, l'uomo che ama più di se stessa e legittimo erede al trono, viene spodestato dal fratello minore e bandito dal regno. Armata di coraggio, Nomi conduce Malachi nell'impenetrabile prigione di Monte Rovina. È convinta che l'unica persona al mondo che possa aiutarli sia sua sorella, Serina. Ma quando Malachi e Nomi arrivano alla prigione, non trovano ad aspettarli le donne vinte e ferite che hanno sempre immaginato. Perché le prigioniere di Monte Rovina si sono ribellate: alle loro ingiuste condanne, al loro ingiusto destino di donne. E Serina, la dolce, remissiva Serina, è il capo della rivolta. Il dolore, la violenza e la sofferenza hanno cambiato sia Nomi sia Serina, eppure le sorelle sono pronte a combattere fianco a fianco. Per liberarsi dell'usurpatore e per ristabilire la giustizia - e l'uguaglianza - in tutto il regno.

Il Femminismo nella serie

Parlare di femminismo in un mondo  come quello nato dalla penna di Tracy Banghart potrebbe sembrare un azzardo.
Ma non lo è.
Non lo è perché, come ogni volta che una minoranza viene messa alle strette, capita che prima o poi arrivi qualcuno a ripristinare la giustizia.
Quindi anche in un luogo maschilista e sessista, come quello che troviamo in Iron Flowers, dove la donna deve solo essere bella e servizievole,  nasce la rivolta.



Sono due le tipologie di donne che rappresentano un po' la chiave di lettura del romanzo.

Le Grazie, tra le quali si cela la futura sposa del principe.
Le ribelli che vivono nella prigione di Monte Rovina dove si sfidano le une contro le altre in una lotta all'ultimo sangue.
Il femminismo, lo spirito di sorellanza - però - può germogliare anche nei posti più improbabili.
Ecco quindi che Iron Flowers diventa un inno all'uguaglianza, al combattere per fare valere non solo i propri diritti, ma anche la giustizia. E così quel femminismo impensabile, diventa qualcosa di concreto e vibrante.


In realtà più che parlare di femminismo della serie, bisognerebbe dire che anche nelle situazioni più impensabili e difficili può scoccare la scintilla del cambiamento. Nel caso di Iron Flowers questo significa che la minoranza più bistrattata riesce a trovare un punto di forza per modificare lo status quo. Questo nonostante ci sia un profondo retaggio che impone alle donne di essere nemiche le une con le altre.
Spero di avervi incuriosito almeno un po'.



Per il resto vi consiglio vivamente la lettura.
Quindi perché non provare ad adottare una copia del romanzo? 
Ecco qualche semplice passaggio

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5 commenti :

  1. E' sempre vedere dei personaggi femminili forti nei libri, e sono sicuro che in questa serie spicca questa qualità in diverse protagoniste. Grazie per la tappa ben congeniata ;)
    Luigi Dinardo

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  2. Adoro le storie in cui, come hai detto tu, "la minoranza più bistrattata riesce a trovare un punto di forza per modificare lo status quo". Mi piace che la giustizia trionfi...spero che questo libro mi coinvolga e mi appassioni come il precedente!

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  3. Il bello di questa serie è proprio che il femminismo la fa da padrone. I personaggi di Nomi, ma soprattutto di Serina, sono delle donne all'apparenza fragili ma che nei momenti di difficoltà dimostrano di essere molto forti.

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  4. Ma che bella tappa! Grazie per aver condiviso con noi questi pensieri! Credo che sia una tematica davvero significativa e ritrovarla in un libro di questo genere forse è ancora più bello! :)

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  5. Il modo in cui è stato trattato il femminismo fu una delle cose che più mi piacquero del primo volume: non vedo l'ora di poter leggere anche il secondo!

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