Due romanzi molto diversi da loro, ma ugualmente interessanti. Oggi vi parlo di un dark fantasy, primo volume di una trilogia, e di un'antologia di scritti introspettivi. Si tratta di Dentikit di Simone Sanseverinati e I Dimenticati di Emmanuele Ettore Vercillo. Entrambi sono editi da Santelli Editore.
Trama
Dentikit non è un diario e non si avvicina nemmeno allo scritto biografico.
Il tema principale è la solitudine in un testo in cui la forma segue il contenuto. Struttura e percorso convergono nella solitudine. Un cammino parallelo caratterizzato da alto- e bassopiani senza incorrere in salite e discese.
La campana di vetro che si rompe, le aspettative che non hanno compreso i desideri, le pulsazioni, le pretese...
È la vista di un uomo che per restare saldo, tiene le mani in tasca. Marco Recaltelli non scrive a scopo terapeutico, né per lasciare un’impronta ai posteri, scrive perché non può fare altro. I vari passi sembrano apparentemente sconnessi, sono il prodotto di una personalità ineffabile.
Il protagonista si sente come il fiasco di vino che viene riempito, svuotato, di nuovo riempito e ancora svuotato.
Consapevole che prima o poi verrà buttato per l’eccessivo utilizzo, o peggio ancora cadrà.
I dimenticati (volume 1)
Emmanuele Ettore Vercillo
Santelli Editore
Trama
I Dimenticati è una storia fantasy dai toni cupi ambientata nel regno di Saphenet, una grande isola sconvolta da una piaga vecchia secoli e che viene chiamata maledizione dei sognatori, non avendo idea di quali possano essere le cause.
Da tempo immemore, infatti, gli abitanti di Saphenet iniziano a fare degli strani sogni, nei quali vedono una strada da seguire: chi inizia a farli dorme sempre di più sino a quando non sparisce nel nulla, senza lasciare traccia. Nel corso del tempo, questa maledizione ha finito per rendere l’isola un posto cupo, costellato di rovine e luoghi abbandonati.
Rodrick vive in uno di questi: un piccolo villaggio di cui è rimasto l’ultimo abitante. La totale solitudine ha finito per rendere la sua mente sempre più fragile, a tal punto che ha iniziato a vedere una sorta di amico immaginario il quale assume le sembianze di Edor, suo vecchio amico nella realtà scomparso a causa della maledizione e al quale Rodrick aveva promesso di tentare di risolvere questo tormento. Invogliato ogni giorno da questo compagno immaginario, alla fine, il solitario avventuriero decide di partire: nonostante lui non abbia mai iniziato a sognare, sa bene quale strada tentarono di seguire i maledetti.
Inizia così il viaggio del Dimenticato.
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