Nowhere Girls è un libro che dovete leggere. Prima di spiegarvi perché il romanzo scritto da Amy Reed, in uscita oggi per Piemme, sia così fondamentale nella vostra libreria, vi ricordo di passare a leggere le altre recensioni. Ecco i blog: Reading at Tiffany's, Il colore dei libri, il bello di essere letti e Devilishly Stylish.
Nowhere Girls
Amy Reed
Piemme
Trama
Chi sono le Nowhere Girls? Sono tutte le ragazze, ma per cominciare sono in tre: Grace, tenera e impacciata, è nuova in città, dove si è dovuta trasferire a causa dei pregiudizi nei confronti della madre; Rosina, lesbica e punk, sogna di diventare una rockstar, ma è costretta a lavorare nel ristorante messicano di famiglia; ed Erin, un'asperger con due fissazioni, Star Trek e la biologia marina, vorrebbe assomigliare a un androide ed essere in grado di neutralizzare le emozioni. In seguito a un episodio di stupro rimasto impunito, le tre amiche danno vita a un gruppo anonimo di ragazze per combattere il sessismo nella scuola. Le Nowhere Girls.
Se c'è un libro che dovrebbe essere letto a partire dai 14 anni in su, quello è Nowhere Girls di Amy Reed - in uscita oggi per Piemme. Andrebbe letto a ogni età perché affronta tematiche purtroppo molto attuali. Violenza psicologica e fisica sulle donne, misoginia, violenza sessuale. Un romanzo, che si incastra alla perfezione anche nel movimento #meeto e che oggi è più che mai tematica urgente e importante da affrontare. Anche attraverso la letteratura.
Cos'è la violenza? Violenza è dover sottostare a degli standard per sentirsi accettati, violenza è dover ricoprire un ruolo per sentirsi desiderati, violenza è non dare valore ai no, violenza è avere rapporti sessuali per accontentare, violenza è non volere, violenza è subire, violenza è dolore....
Le Nowhere girls, queste straordinarie e coraggiose liceali, mi hanno insegnato che ci sono vari livelli di violenza, che ci sono diversi scudi per difendersi, che però l'unione può fare la forza.
«Lo stupro non è sesso. È potere, violenza, controllo»
Grace, Rosina ed Erin sono le mie eroine e insieme a loro tutte le meravigliose piccole donne che popolano questo libro, che si coalizzano per dare vita a un cambiamento forte, concreto, totale. In una cittadina dell'Oregon che sembra dominata dal sessismo, dove i ragazzi possono fare il bello e il cattivo tempo, dove alcuni adulti fingono di non vedere, è la forza delle donne che riesce a cambiare le cose. Parlano, si avvicinano, si coalizzano e fanno "paura".
Perché la verità fa paura, perché sovvertire il sistema può essere estenuante, perché sono adolescenti e vogliono cambiare il mondo, il loro e spesso noi adulti li sottovalutiamo.
E tutto questo è splendido.
Potrebbe sembrare un libro femminista, ma - come mi piace spesso dire in questi casi - la verità è che si tratta di un romanzo sull'essere umani.
Sembra strano dover ancora parlare di femminismo, di emancipazione, di donne che valgono e per dimostrarlo non devono piegarsi a nessun compromesso. Sembra strano dover ancora oggi parlare di tutto questo, far capire concetti base come questi, ma evidentemente - e l'attualità ce lo insegna - non può e deve essere così scontato.
«Forse dovrebbe dispiacerle un pochino... o forse no. Magari le Nowhere Girls sarebbero felici per lei. Perché, chissà, a volte dire sì è importante quanto dire no»
Ho amato ogni singola ragazza che ho conosciuto in questa storia, ma le tre protagoniste sono particolarmente speciali. Grace che appare insicura, ma piano piano prende sempre più consapevolezza di se stessa, Rosina una dura che cerca di nascondere le sue fragilità ed Erin, meravigliosa Erin. Lei è la migliore di tutte, perché manda al diavolo la sua necessità di sicurezza per essere parte del cambiamento.
Un romanzo da leggere, consigliare, portare nelle scuole, regalare a ragazze e ragazzi, far leggere ai genitori...
Buona lettura!
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