La biblioterapia è quello che noi lettori forti facciamo ogni giorno: cercare risposte, forza, sostegno, leggerezza... cercare qualcosa e trovarlo nei libri! Oggi review party dedicato ad Aspettami fino all'ultima pagina di Sofìa Rhei. Trovate le altre recensioni su Tratto rosa, Il rumore dei libri, Leggendo Romance, Harem's Book e Book's Angel.
«L'amore tra chi si consegna agli altri scrivendo e chi lo fa leggendo è reale quanto la vita stessa»
Aspettami fino all'ultima pagina
di Sofìa Rhei
Newton Compton
Trama
Silvia ha quasi quarant’anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell’uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell’uomo che ama... Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O’Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita...
Un thriller aiuta a gestire l'ansia. Un romanzo d'amore a credere che si possa sempre trovare una soluzione ai problemi. La narrativa contemporanea ci porta a riflettere. Il fantasy a estraniarci. Ogni genere, così come ogni singolo libro, mi hanno saputo regalare una risposta alle mie domande interiori.
Quindi sì, lo ammetto, faccio biblioterapia da quando ho imparato a leggere. Una terapia leggera, ma efficace, capace di curare i tanti mali del cuore e della mente.
Una terapia che tante volte ho regalato sotto forma di libro. Perché quando si regala un romanzo, non si regala solo una storia, ma si offre un pensiero, un'intuizione, un sorriso e qualche lacrima.
«Non pensi di aver perso la capacità di amarsi, Silvia. Le malattie dell'anima sono come quelle del corpo: un po' di tempo, la cura adeguata e tutto passerà»
Silvia, protagonista di Aspettami fino all'ultima pagina di Sofìa Rhei (Newton Compton) usa la biblioterapia per far riemergere se stessa, anzi per svegliarsi da un letargo in cui si era ritrovata impantanata. Un letargo emotivo, una scelta apparentemente complicata, ma in realtà semplice per chi ha paura di rischiare. Una scelta che la getta, però, nello sconforto (molto controllato, c'è da dire).
Sarà uno strano ed enigmatico dottore a farle scoprire attraverso la lettura dei libri, il potere terapeutico delle storie, per riuscire a ritrovare se stessa e la strada da percorrere.
«Si rese conto che il meccanismo per cui era ossessionata dagli esordi e sentiva la necessità di cercarli, somigliava a quello di chi non è mai soddisfatto dell'arredamento della propria casa o del modello del proprio cellulare e ha bisogno di cambiare costantemente»
Un libro perfetto per gli amanti della lettura, perché solo chi ama leggere può capire profondamente la bellezza di cosa possa significare sapere di avere un libro che ti aspetta e che non vede l'ora di lasciarti qualcosa.
«La memoria, Silvia, è molto sopravvalutata. L'importante non è ciò che tratteniamo con la mente, ma ciò che ci resta impresso nell'anima»
Un libro particolare, non scontato, che in certi momenti avrei voluto più veloce e scorrevole. Ma una cosa è certa: ho amato i suoi personaggi, forse un pizzico grotteschi e stereotipati, ma assolutamente in linea con la trama e lo stile dell'autrice.
Buona lettura
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