Vi anticipo che "Le Sultane" è un libro divertente (forse definirlo così è sbagliato, però non ci posso fare nulla: mi ha divertita un sacco) ambientato in un gruppo di case popolari a Bologna che vede come protagoniste tre vecchiette, ma attenzione a chiamarle così.
Al libro abbino una ricetta sfiziosa preparata da Francesca, perché in questo romanzo si parla anche di cibo: da quello appetitoso a quello disgustoso, ma vi giuro che sono riuscita a leggerlo sgranocchiando sempre qualcosa. Una ricetta che vedrei benissimo preparata dalla cuoca golosissima e timorata di Dio, Nunzia.
Le sultane
di Marilù Oliva
Elliot
Trama
Tre donne regnano sovrane sul palazzo popolare di via Damasco, a Bologna. Sono soprannominate le Sultane e hanno dai settant’anni in su. C’è Wilma, piccola e astuta mercante in grado di vendere l’acqua santa al diavolo, che nomina incessantemente il suo morto. C’è Mafalda, la donna più tirchia sulla faccia della Terra. E infine Nunzia, bigotta fuori e golosa dentro, incapace di contenersi. Le loro imperfezioni sono state marchiate a fuoco da una vita poco gentile: Wilma non sa fare i conti col suo lutto e litiga in continuazione con la figlia Melania, una disgraziata adescata da una setta satanica, che bussa alla porta solo quando necessita di un piatto caldo; Mafalda è costretta ad accudire il marito malato di Alzheimer; Nunzia, in delirio tra i suoi crocifissi, trova sempre il tempo per estorcere pettegolezzi e per concedersi i peccati che riesce ad arraffare. I loro desideri sono palliativi al grande sconforto dell’indifferenza che suscitano. Sono ignorate da un mondo a misura di giovinezza, un mondo incarnato dalla frastornante vicina del secondo piano, Carmela, cui Wilma prova a chiedere maggiore educazione e rispetto delle regole. Ma niente, quella continua a riderle in faccia. Le vecchie sono abituate a non ricevere considerazione, ragion per cui, quando improvvisamente l’esistenza le costringe a una svolta forzata, osano quello che non hanno mai osato fare e rompono tutti i tabù. Così, come tre parche potenti che inseguono disperate lo scoccare del loro tempo, nell’ombra filano i destini di chi ha tentato di metter loro i bastoni tra le ruote…Dopo la fortunata trilogia della Guerrera, Marilù Oliva racconta una storia irresistibile di amicizia, solitudini, rivincite e desideri inconfessabili, tra sorrisi amari e atmosfere noir.
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Questa settimana vi propongo un aperitivo sfizioso: i bignè al formaggio, che potrete mangiare così come sono, farcire con una siringa con della mousse di prosciutto oppure anche tagliare come se fossero panini da imbottire.Ingredienti
100 grammi di toma piemontese o altro formaggio a piacere di consistenza simile a pezzi
80 grammi di burro a pezzi
50 grammi acqua + qb
100 grammi di latte
2 pizzichi di sale
1 pizzico di zucchero
120 grammi di farina 00
3 uova
1 pizzico di pepe
Con il Bimby:
Mettere nel boccale il formaggio a pezzi, tritare 10 secondi a velocità 10. Trasferire in una ciotola e tenere da parte. Senza lavare il boccale mettere il burro, l'acqua, il latte, il sale e lo zucchero e sciogliere 3 minuti a 100 gradi velocità 1. Unire la farina e mescolare 10 secondi a velocità 4. Togliere il boccale e lasciare raffreddare per 10 minuti. Nel frattempo preriscaldare il forno a 200 gradi e rivestire la placca da forno con della carta da forno. Posizionare il boccale e con le lame in movimento a velocità 5 aggiungere dal foro del coperchio le uova, attendendo che si incorporino. Riunire sul fondo con la spatola. Aggiungere metà del formaggio e amalgamare 20 secondi a velocità 5. Trasferire il contenuto del boccale in una tasca sa pasticceria. Sulla placca da forno rivestita formare delle palline della dimensione di una noce, distanziandole di 5 cm l'una dall'altra. Con un dito inumidito con acqua abbassare le punte formatesi, spolverizzare ogni pallina con il restante formaggio e il pepe. Infornare 15-20 minuti. Spegnere il forno, aprirlo e lasciare riposare all'interno i bignè per una decina di minuti.
Senza il Bimby:
Tritare nel mixer il formaggio e tenere da parte. Versare il burro a pezzetti in un tegame, unire l’acqua e il latte a filo e accendere il fuoco dolce; mentre il burro si scioglie, aggiungere il sale. Nel frattempo preriscaldare il forno a 200 gradi e rivestire la placca da forno con della carta da forno.
Quando il burro si sarà sciolto, spegnere il fuoco e versare nel tegame la farina setacciandola con un colino e mescolare con velocemente con una frusta per evitare grumi. Trasferire il composto in una ciotola e aggiungere un uovo alla volta, facendo incorporare il precedente prima di continuare. Una volta incorporate le uova, versare metà del formaggio e amalgamare. Una volta pronto l'impasto, versare in una tasca da pasticceria. Sulla placca da forno rivestita formare delle palline della dimensione di una noce, distanziandole di 5 cm l'una dall'altra. Con un dito inumidito con acqua abbassare le punte formatesi, spolverizzare ogni pallina con il restante formaggio e il pepe. Infornare 15-20 minuti. Spegnere il forno, aprirlo e lasciare riposare all'interno i bignè per una decina di minuti.
Buon appetito!
Sembra davvero interessante!
RispondiEliminaCi farò un pensierino.
Un bacio. <3
Secondo me ti potrebbe piacere!!! Un bacio
EliminaRicetta da provare (amo i bignè salati e tutto ciò che è al formaggio) e libro da leggere!
RispondiEliminaLei, te ed io abbiamo gusti molto simili in fatto di cibo!!! Viva il formaggio e i bignè salati!!!
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