I martedì delle ragazze: citazioni e tazze di tè #1

Da questo martedì vi aspetto per intrufolarvi in un appuntamento fisso che avremo Deb di Leggendo Romance, Isa de Il Bosco dei Sogni Fantastici e io. Si tratta de "I martedì delle ragazze: citazioni e tazze di tè" salottino virtuale in cui ci faremo una chiacchierata e vi lasceremo una citazione di un libro appena letto o in lettura. Credetemi quando vi dico che non si discosta molto dai nostri infiniti messaggi nella chat di Messanger. 



Deb: la citazione che voglio condividere con voi oggi è tratta da Everneath, di Brodi Ashton. Si tratta di uno Young Adult Paranormal, e mi ha colpito non solo per la storia ma anche perché si basa sul mito greco di Persefone e Ade, ma ci sono anche altre figure come quella di Orfeo ed Euridice… insomma io amo la mitologia e questo libro ha toccato uno dei miei punti deboli.
La citazione è:  «Vedere la vita che non avrei mai avuto faceva male»
In questa frase è racchiusa tutta la sofferenza e la storia della protagonista il cui destino sembra segnato.

Isa:  Ho finito giusto ieri "La Sconosciuta" di Mary Kubica e, tra le varie frasi che ho rilevato come molto forti e molto particolari, per l'occasione ho scelto di condividere quella che più mi ha colpito e che forse più mi è vicina..
"E poi un giorno Matthew mi portò in biblioteca. Ricordavo come avessi amato andarci con la mamma. Amao l'odore, e la vista di tutti quei libri. Migliaia di libri. Miolini di libri! Matthew mi chiese che cosa volessi imparare - qualunque cosa nel vasto mondo - e io pensai a lungo, e alla fine gli dissi che volevo saperne di più sui pianeti. Lui annuì e disse: <<Astronomia, allora>>, e io lo seguii mentre si muoveva per la biblioteca come se fosse sua, e prese per me una pila di libri sull'astronomia, come la chiamava lui, che parlavano del sole, della luna e delle stelle. La biblioteca era silenziosa e nel corridoio dedicato all'astronomia c'eravamo soltanto noi due, nascosti tra le alte scaffalature come se fossimo gli unici esseri viventi sulla terra. Ci sedemmo sul pavimento, e uno alla volta io cominciai a tirar fuori i libri dal ripiano e ad ammirarne le copertine: il nero cielo notturno, tutto tempestato di stelle.
Questa, poiché la meraviglia che percepisco nel racconto di questa giovane protagonista è molto simile alla mia, quando per la prima volta misi piede in una biblioteca ricca di volumi, scaffali, pagine da sfogliare e storie da abbracciare. Un po' come la protagonista del romanzo, che a questo luogo tiene tantissimo, anche io collego ricordi meravigliosi legati anche alla mia fanciullezza. Tutt'ora vado spesso, trovandomi a sorridere davanti ai piccoli lettori che si lasciano affascinare da personaggi, avventure e magie di parole.

Virgi: Ho scelto questa frase perché rappresenta benissimo il mio rapporto con la lettura e perché spesso chi legge molto è guardato con diffidenza, quasi come se nelle pagine di un libro ci volessimo nascondere dalla vita, cosa che, naturalmente, non è vera. La citazione è tratta da un bellissimo romanzo breve ambientato nella mia terra "Dimmi come mai" di Alessandra Alioto e Rosalba Repaci
"Non tutti amano i libri. Molti li guardano con fastidio e con una punta di imbarazzo. Dalila ed Andrea, invece, non riuscivano a immaginare una vita senza libri, priva di quelle meravigliose occasioni di conoscere realtà diverse in tempi e luoghi sconosciuti"

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