"Parlavamo un linguaggio tutto nostro, io e mio padre, fatto un po' d'inglese, un po' di termini giovanili e un po' di magici neologismi"
"Papà era un bandito”
Maria Chiara Perri
Nativi Digitali Edizioni
Trama
Jude ha diciannove anni, origini irlandesi, cappuccio della felpa calato sulla fronte. Se ne va in giro con la sua bici, All Star viola ai piedi e zaino in spalla. Lo accompagna Michan, un bimbo color latte macchiato con una testa piena di riccioli. Sono papà e figlio. La loro è una famiglia sull’orlo di una crisi di nervi, con un nonno irascibile che nasconde un passato e uno zio metallaro alle prese con paturnie adolescenziali. Basta una bravata di Jude per sconvolgerne i già precari equilibri.
Tra streghe, suore e biberon alla Coca-Cola, è il piccolo Michan che ci racconta con ironia la storia di un Papà Bandito. Una favola moderna che prende vita in una città fredda il cui cuore pulsante è nei suoi angoli più bui, tra quartieri popolari, covi e fortezze bazzicati dai nostri scalcagnati eroi.
Tra streghe, suore e biberon alla Coca-Cola, è il piccolo Michan che ci racconta con ironia la storia di un Papà Bandito. Una favola moderna che prende vita in una città fredda il cui cuore pulsante è nei suoi angoli più bui, tra quartieri popolari, covi e fortezze bazzicati dai nostri scalcagnati eroi.
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Avete presente quei libri che vi strappano delle risate ad ogni pagina? "Papà era un bandito" di Maria Chiara Perri è uno di quei libri. Ma non solo, perché fra streghe Bling Bling, nazisti, Fuhrer, zombie e biberon di beveroni alla coca cola, il lettore si trova spesso a trattenere il fiato sperando che le cose vadano bene a Mishi Mishi, il giovanissimo narratore del romanzo, e alla sua stramba famiglia.L'aspetto più particolare di questo libro, quello che lo rende unico, è che la storia viene narrata dal punto di vista di Michan, quattro anni e una visione del mondo piuttosto differente dalla realtà, come quella di ogni bambino piccolo. Allora visto da lui il padre 19enne Jude, di professione ladro, non è solo quello, ma è anche amorevole, presente, fantasioso, divertente e rassicurante come lo può essere un papà che sembra forte come un super eroe. Lo zio di 14 anni Seanie è la persona da far innervosire, ma a cui si vuole molto bene, mentre il nonno Mario è quello che fa un po' paura ma tutto sommato sotto la scorza dura nasconde un cuore grande.
Ho adorato "Papà era un bandito", perché trasuda ironia, perché, pur parlando di persone che vivono in difficoltà, il degrado che li circonda non è squallido, ma energico, vivace e fantasioso. Probabilmente a rendere il tutto così speciale è proprio Michan, ma senza Jude questo libro non sarebbe lo stesso. Questo papà di 19 anni è il mio personaggio preferito! Perché sa essere genitore in una maniera talmente speciale e di cuore, che gli si può perdonare veramente tutto.
"Papà era un bandito" è un libro che scorre veloce, che sa far ridere di gusto, ma anche emozionare.
Lo rileggerei, tanto mi è piaciuto.
Per maggiori info cliccate qui
Leggendo questa recensione mi è spuntato un sorriso. Non ho letto il libro, ma le tue parole hanno reso molto bene il mix di ingredienti che compongono questa lettura!
RispondiEliminaSicuramente è un libro originale e diverso dalle solite storie, un modo piacevole e alternativo per trascorrere qualche ora in buona compagnia! Grazie per la segnalazione :)
La sua originalità è anche uno dei suoi punti di forza. Lettura piacevole, ma anche capace di far riflettere! :)
EliminaQuesto libro mi ispira molto, soprattutto grazie alla tua splendida recensione.
RispondiEliminaAdoro leggerti, anche se ti avviso, sei responsabile di ulteriori voci che allungano la mia già sconsideratamente lunga wishlist XD
Continua così!
Un bacione <3
Il complimento è reciproco! Per colpa tua la mia wishlist ormai è indecente!
EliminaGrazie e un bacione anche a te