La recensione di Il ritratto di Paola Zannoner edito da Giunti. La mia recensione fa parte di un review party, potete trovate le altre opinioni nei blog menzionati nel banner qui sopra. Un grazie alla casa editrice per la copia.
Autore: Paola Zannoner
Editore: Giunti
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TRAMA
Un romanzo che si legge tutto d’un fiato, capace di suscitare forti emozioni e preziose riflessioni con un ritmo narrativo avventuroso, appassionante, contemporaneo.
Silvia lavora come custode nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. È una tra le dipendenti più giovani e viene reclutata per far parte di un innovativo sistema di sicurezza, gestito da una app che traccia i visitatori in ogni momento e fornisce dati e informazioni incrociandoli con la Pubblica Sicurezza. Proprio nello stesso periodo, Doyun, un giovane coreano silenzioso e affascinante, ogni giorno si presenta nella Galleria per ammirare per ore, come ipnotizzato, uno dei capolavori di Raffaello, La Velata. Tra i due ragazzi nasce un sentimento delicato, profondo, che Silvia è spinta a mettere fortemente in dubbio dopo che nel giorno di Pasqua, in un furto senza precedenti, il dipinto scompare, nonostante l’inespugnabile sistema di sicurezza del museo. Chi sarà il principale sospettato? E perché Doyun è diventato così criptico e sfuggente? Come può Silvia essersi sbagliata sul suo conto? Può davvero contare sul suo amore? In una storia mozzafiato tra le viuzze tortuose del centro della splendida città, museo a cielo aperto, i due ragazzi riusciranno a svelare l’arcano trascinati dalla passione e dall’amore per l’arte, nostro patrimonio collettivo.
RECENSIONE
Firenze, la sua Storia e la sua arte fanno da sfondo a Il ritratto, il romanzo pubblicato da Giunti e scritto da Paola Zannoner. Un'ambientazione estremamente affascinante che ci porta - sin dalle prime pagine - a immergerci nella cultura, quella che si può respirare nelle strade della città toscana, ma anche quella che ci colpisce mentre ci muoviamo nei suoi musei. Come quello di Palazzo Pitti, cuore pulsante di questo romanzo.
Il ritratto è una storia che ha tre protagonisti e uno di questi è La Velata, il dipinto ad olio di Raffaello. Questa opera d'arte è un vero e proprio protagonista della storia perché è il fulcro dell'interesse, alquanto singolare, di Doyun un ragazzo coreano con cui Silvia, custode nella Galleria Palatina, inizia una relazione.
L'immagine ha più interesse se c'è una storia dietro, ancor meglio se sappiamo qualcosa di personale dell'artista
Tutto nasce osservando quel ragazzo intento a guardare senza sosta quel quadro: sarà pericoloso per la sicurezza dell'opera? Perché passa così tanto tempo ad osservare La Velata?
Domande a cui Silvia cerca di rispondere e, mentre si avvicina sempre di più a lui, resta ammaliata dal suo fascino.
Misterioso e criptico, Doyun, è un vero e proprio enigma da risolvere. Mentre Silvia è una giovane donna che deve fare i conti con tante cose: un lutto doloroso, una vita sentimentale priva di stimoli un'esistenza che sembra scorrere senza troppe emozioni.
Ma la vita la mette alla prova con un evento inaspettato: il furto del quadro di Raffaello.
Con lui sento attivarsi un canale potente che ci permette di sentire i mutamenti interni, di intenderci, un flusso di energia che non solo sento, ma credo anche di vedere
Sentimenti che nascono, un rapporto che si fa sempre più intenso, ma che a tratti appare anche sfuggente, una trama dai toni del giallo che agli occhi dei lettori appare come un intricata matassa ricca di mistero, mentre l'autrice ci accompagna alla scoperta del mondo dell'arte, che viene tratteggiato in tutto il suo splendore, ma anche arricchito dei tanti misteri che aleggiano sugli artisti del passato, le loro opere
In questo contesto sempre più particolare vedremo la protagonista farsi molte domande alla ricerca della verità mentre cerca di affrontare le inaspettate svolte e i colpi di scena della vita.
Ho apprezzato molto Silvia, l'ho trovata un personaggio reale, tridimensionale. Dalla sua passione per uno sconosciuto, fino alla sua vita ancora da aggiustare, per terminare con il lavoro che ama perché le permette di respirare l'arte. Una donna con le sue fragilità, ma anche con la sua forza che affronta i momenti difficili con il coraggio necessario.
L'autrice ha uno stile ricco, molto analitico, profondo. Questo, però, non va a scapito della narrazione che è fluida e scorrevole.
Il romanzo è un mix interessante di sentimenti e misteri, ambientato a Firenze e nel mondo dell'arte, che arricchisce ogni pagina di meraviglia.
Perché leggerlo → Perché è il romanzo che fa per voi se siete affascinanti dall'arte e dai misteri, ma anche se vi attirano le storie ricche di sentimenti.
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