Review party Agnes Grey di Anne Brontë - volume Sorelle Brontë


La mia recensione di Agnes Grey di Anne  Brontë  uno dei romanzi che potrete leggere nella bellissima raccolta "Sorelle  Brontë"  che uscirà a fine agosto per Mondadori.
Trovate le altre opinioni - divise per romanzo -  su: Esmeralda viaggi e Libri, Il regno dei libri, A spasso con i libri, Bookspedia e I miei magici mondi.





Titolo: Sorelle Bronte

Autore: Emily Charlotte e Anne Bronte
Editore: Mondadori
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TRAMA
Da Cime Tempestose, a Jane Eyre, passando per Agnes Grey, fino ai meno noti L'angelo della tempesta, La Signora di Wildfell Hall e Shirley, le tre sorelle Bronte ci hanno lasciato romanzi immortali, capolavori della narrativa ottocentesca pieni di pathos e emozione, ciascuna con la propria voce. A questi romanzi si aggiungono i sublimi versi nei quali rivive tutto il fascino della natura selvaggia delle brughiere dello Yorkshire, tra distese d'erica, roccia e foschia. Questo volume offre l'occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.



RECENSIONE

Quella delle sorelle  Brontë è una storia costellata di perdite: da quella della madre, alla zia e fino alla loro, addii e dolore che forse si ritrovano nella loro prosa così disincantata e poco poetica, nel loro guardare in faccia il mondo senza volerlo abbellire o edulcorare al lettore.
Il volume "Sorelle  Brontë"  - che uscirà a fine agosto per Mondadori  - è una vera e propria chicca perché al suo intero racchiude le tre opere più importanti di tre delle sorelle: Jane Eyre di Charlotte  Brontë, Cime tempestose di Emily  Brontë e Agnes Grey di Anne  Brontë.
Ed è proprio quest'ultimo il romanzo di cui ho il compito di parlarvi oggi. 
Una storia che non viene abbellita o addolcita per il lettore ma che vuole essere una ripresa diretta e senza filtri sull'epoca Vittoriana e la sua società. 
L'autrice fa qualcosa di molto coraggioso e all'avanguardia per il periodo storico: fa un confronto tra una famiglia modesta ma i cui membri vivono di valori e affetto e famiglie ricche o della nobiltà. 
Queste ultime escono demolite dal confronto.

Sarebbe stato bellissimo fare l’istitutrice. Vedere il mondo, iniziare una nuova vita, agire liberamente, esercitare facoltà inutilizzate , mettere alla prova una forza sconosciuta, guadagnarmi da vivere e guadagnare qualcosa per aiutare mio padre, mia madre e mia sorella, oltre a liberarli dell’impegno di pensare al cibo e ai vestiti per me; far vedere a papà che cosa sapeva fare la sua piccola Agnes, convincere la mamma e Mary che non ero una creatura inerme e spensierata come loro credevano. E quanto sarebbe stato gradevole vedersi affidata la cura e l’educazione dei bambini!

Protagonista è Agnes Grey, la cui famiglia naviga in cattive acque dopo una disgrazia che ha falciato le  possibilità finanziare. Lei, pur contro il parere dei genitori e della sorella, decide di partire come istitutrice per provare a contribuire al futuro. 
Quello che emerge, dai suoi trasferimenti e dal suo lavoro, è un confronto netto da cui le famiglie più nobili escono molto più povere per quanto riguarda intelletto, affetto e rapporto tra genitori e figli.
Se la famiglia Grey, pur essendo profondamente scossa dalla sfortuna che l'ha investita, si poggia sulle solide basi della disciplina dolce ma autorevole, della presenza costante e dell'affetto, nelle altre troviamo figli abbandonati alla cura di balie e istitutrici, completamente privi di freni inibitori, ma anzi spesso incentivati nello sviluppare vizi davvero raccapriccianti.

Incrollabile fermezza, assoluta diligenza, instancabile perseveranza, continua attenzione erano proprio le qualità di cui andavo segretamente fiera, grazie alle quali avevo sperato con il tempo di superare tutte le difficoltà e ottenere infine successo.

In questo contesto difficile e ostile si muove Agnes Grey, fermamente convinta di voler "spiccare il volo", di voler andare alla ricerca di una indipendenza economica, dando al tempo stesso supporto alla propria famiglia. Rigorosa, sognatrice, con un bagaglio di buone intenzioni Agnes si scontra in ogni sua esperienza con la dura realtà della società della sua epoca.
Sono due gli elementi che mi hanno colpita in particolare e che si possono riassumere in vizi e indifferenza. 
Devo usare la prima famiglia presso cui ricopre il ruolo di istitutrice per spiegarvi il primo: i Bloomfield. Padre poco presente, madre con una visione completamente distorta del comportamento dei propri figli che in realtà sono totalmente ingestibili e cattivi. Qui emerge la spietatezza di un'epoca in cui, ad esempio, le creature venivano spesso considerate esseri inferiori. È evidente nel disprezzo ma soprattutto nella violenza senza senso e orribile con cui i genitori lasciano che i figli torturino e ammazzino gli animali. Quelli che oggi sarebbero bollati come futuri serial killer allora erano giovani menti da forgiare. 
Per il secondo spunto di riflessione userò la seconda famiglia: i Murray. Qui Agnes viene a contatto con qualcosa di più subdolo e meno evidente: l'indifferenza. Non solo dei datori di lavoro, ma anche del personale della casa. Una situazione di solitudine per una giovane donna che cerca solo di affrontare il proprio futuro nell'unico ruolo di indipendenza che la società le riconosce: quello di istitutrice. 


Quello dell'emancipazione è un concetto che ho trovato trattato in mondo diverso, ma ugualmente dirompente anche in Jane Eyre. Tema caro alle sorelle Brontë che spesso mostrano nei propri libri la condizione delle donne nell'epoca Vittoriana, ma anche una disparità feroce tra le classi.
Agnes Grey è un romanzo illuminate scritto con lo stile narrativo tipico dell'epoca, che significa che l'autrice si è affidata a grandi descrizioni, anche per narrare eventi, facendo un uso parsimonioso e raro dei dialoghi. La storia è raccontata in prima persona e la protagonista si rivolge direttamente al lettore per mostrargli le ombre della sua epoca.


Perché leggerlo → Meno conosciuto dei più citati Jane Eyre e Cime tempestose, credo che sia ugualmente un romanzo affascinante e che vale la pena leggere. 
Buona lettura!


1 commento :

  1. Ciao! Io ho amato tantissimo questo libro quando l'ho letto qualche anno fa! Mi dispiace che sia meno conosciuto, perché per quanto mi riguarda è il più bello! Non ho ancora letto Cime Tempestose, ma tra questo e Jane Eyre ho preferito questo! :)

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