Review Party: La lettrice testarda di Amy Witting


Oggi Annalisa vi parla di La lettrice testarda di Amy Witting edito da Garzanti: ecco la sua recensione. Passate anche dagli altri blog aderenti: Bookspedia, A spasso coi libri, Il regno dei libri, Esmeralda viaggi e libri e Rachel Sandman Author.

Titolo: La lettrice testarda
Autore: Amy Witting
Editore: Garzanti
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TRAMA
Isobel ha nove anni e il suo compleanno si avvicina. Ma, come ogni volta, non ci saranno regali per lei. C'è solo una cosa che fa volare Isobel lontano dalle rigide regole che la famiglia le impone: leggere. Ma deve farlo di nascosto perché sua madre crede che non sia un'attività adatta a una bambina, che dovrebbe limitarsi a riordinare la casa e a preparare la cena. Isobel cresce alimentando la sua passione segreta di notte, alla luce di una flebile candela. Finché, a sedici anni, la sua vita non cambia radicalmente, quando è costretta a lasciare tutto, cercarsi un lavoro e una nuova sistemazione. È la prima volta che Isobel si scontra con il mondo. Con un mondo che non è solo la sua famiglia e il suo quartiere. È convinta di non avere gli strumenti per relazionarsi con gli altri. Le sembra di dire la cosa sbagliata, si sente fuori luogo. In fondo sua madre l'ha fatta sempre sentire così. Tanto che, quando incontra un gruppo di ragazzi che amano i libri come lei e passano le serate a discuterne, Isobel all'inizio rimane in silenzio. Ora che finalmente è in un contesto in cui può essere sé stessa, in cui può parlare liberamente di letteratura, ha paura. Ma piano piano le parole di Byron, Auden e Dostoevskij fanno breccia nelle sue insicurezze e le insegnano il coraggio di dire quello che pensa. Di far valere la propria opinione senza nascondere la cultura che si è costruita negli anni con le sue letture. Di aprire il cassetto in cui riposa il suo sogno. Il sogno di prendere una penna in mano e liberare quel flusso di parole che ha trattenuto per troppo tempo. Perché anche per una donna tutto è possibile. Amy Witting ha fatto della lotta per i diritti delle donne il suo manifesto. "La lettrice testarda" è un elogio della letteratura e della sua capacità di illuminare la realtà. Un romanzo di formazione sulla scoperta del proprio posto nel mondo. Una protagonista pronta a sfidare le convenzioni per decidere della propria vita in piena autonomia.



Recensione

Ti sei costruita un muro tutto intorno e troppo tardi ti sei ritrovata chiusa dentro.
Una bambina che deve soffocare le sue passioni per adeguarsi all’immagine di lei che la madre vuole. Una ragazza che dovrebbe soffocare le sue attitudini per adeguarsi all’immagine di lei che la società vuole.
Isobel era una bambina timida, e la sua unica preoccupazione era sapere cosa fare per tenersi lontana dai guai, anche se dubitava di riuscirci.
Isobel è una bambina fuori dai canoni comuni, ama leggere, è intelligente e usa questa sua facoltà per disobbedire e creare scompiglio, soprattutto in famiglia. Per questa sua voglia di diversità è perennemente in contrasto con una madre burbera che la vorrebbe sottomessa e uniformata al volere della comunità.
Più profondo del sollievo, c’era in lei un dolore paralizzante, non per la morte della madre ma per la propria incapacità di soffrirne.
È ancora una ragazzina quando lei e la sorella Margaret perdono la madre (il padre è morto quando erano piccole, lasciandole in balia di una madre rancorosa e di due zie paterne un po’ strambe ma, per quanto possibile, presenti). È il momento della svolta, per Isobel. È il momento in cui può prendere in mano la sua vita.
Aveva un’idea molto personale della vita, come di una stanza tutta per sé per la quale avrebbe scelto i mobili: nessuna rabbia, nessuna passione illecita, niente colpi della sorte.
È questo che si aspetta quando comincia la sua nuova vita: tranquillità, sicurezza, la possibilità di esprimere se stessa nelle proprie passioni, la lettura e la scrittura. Senza freni, senza blocchi. Blocchi che, però, è lei stessa a non riuscire a rompere, come se anni di veti da parte della madre faticassero ad essere sciolti.
“E tu cosa sei?”
“Penso di essere una preposizione”, rispose lei in un sussurro sofferto.
“Ah, sì? E che cosa reggi?”
“Solo piccoli complementi comuni.”

Una seconda svolta arriva quando inizia a frequentare un gruppo di lettura in un Caffè, dove finalmente riesce ad aprirsi e a prendere in mano penna e taccuino, per lasciar scorrere tutto quello che in vent’anni si è portata dietro.

La lettrice testarda  di Amy Witting edito da garzanti è innanzitutto un romanzo di formazione in cui la protagonista va alla ricerca del suo posto nel mondo. Un posto che però ha ben chiaro fin da bambina, ma che fatica a raggiungere a causa di una collettività (e di una madre) che la vorrebbe “più gentile, più stupida, più insipida di quel che è”. Ma non si può far finta a lungo di essere diversi da quel che si è.

Questo libro è anche una grande esaltazione della letteratura e della parola – tanti sono i riferimenti, i libri e gli autori citati – viste come fari nel percorso di crescita personale e sociale, sfogo delle proprie ansie e restrizioni, rifugio dei propri desideri. Soprattutto per una donna, soprattutto perché da quando la Witting ha scritto questo libro nel 1989, ci illudiamo che le cose siano cambiate in meglio, mentre in realtà trascorriamo troppo tempo a dover dare prova di meritare il nostro posto nel mondo.
Perché leggerlo → perché è un elogio alla potenza salvifica della letteratura e al diritto di essere se stessi (ma, soprattutto, se stesse).

Le parole ci sono. Ne abbiamo un sacco, di parole: sono come sgradevoli, piccoli insetti ronzanti.

- Annalisa - 

1 commento :

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