Siamo arrivati alla fine di un lungo viaggio negli animi umani, ci arriviamo con il romanzo più bello della Trilogia delle Pietre Preziose: Agata - Duro da amare di Anna Chillon. Ecco la mia recensione, in occasione del review tour.
Agata - Duro da amare - Trilogia delle Pietre Preziose
Anna Chillon
Self Publishing
Trama
Mi parlò con il suo silenzio
e con il suo rifiuto mi catturò.
***
Giovane e incauta, mi avventurai nel bosco dove trovai una casetta con un uomo rozzo che disprezzava gli esseri umani e si comportava come se possedesse tutto il tempo del mondo.Mi cacciò senza usare una parola, eppure io lassù ci tornai mettendo a rischio più volte la mia vita. Per lui, per quell’enigma da risolvere.
Mentii, impugnai una pistola e sperimentai quel sesso che da scontro diviene un incontro. Scoprii anche che la sincerità può far male, ma è la sola strada per essere felici.
Me lo insegnò lui, maltrattandomi, salvandomi e sequestrando ogni mia cellula, mentre nodo dopo nodo mi permetteva di dipanare la matassa della sua folle esistenza.
Quante cose nascondeva quel silenzio?
Forse più di quante avrei potuto tollerare.
Certo più di quanto le parole avrebbero mai potuto esprimere.
Si conclude con la storia più struggente e intensa la Trilogia delle Pietre preziose di Anna Chillon. Oggi vi parlo di Agata - Duro da amare, un romanzo intenso e profondo, che tratta argomenti complessi in cui però Anna Chillon si destreggia con grande abilità.
Anche in questo volume, come accade per quello precedente, siamo andati avanti nel tempo di qualche anno. L'ambientazione sempre la stessa, la Capitale, ma in questo caso la maggior parte delle scene si svolge in un bosco.
È lì tra quel verde che ad Agata sfugge, che si nasconde per fuggire da tutte le aspettative che gli altri hanno risposto il lei.
Una laurea in economia, un futuro brillante nell'azienda di famiglia e un matrimonio, che - nonostante non ci sia ancora profilato all'orizzonte il candidato giusto - i suoi sono certi che rientri nei piani della figlia.
Perché Agata è una brava ragazza, la Chillon ce la presenta come una di quelle giovani donne molto legate alla famiglia, rispettose, ligie al dovere.
Un abito cucito su misura, ma che è evidente sin dalle prime pagine le stia stretto fino a soffocarla.
Agata fugge. Un taccuino alla mano, i colori e il silenzio del bosco.
Talvolta nella vita accade che un impulso irrefrenabile ci porti contro ogni buon senso a imboccare una determinata strada. Nel mio caso mi indusse a optare per una via aspra che a un certo punto mi portò a chiedermi chi diavolo me lo avesse fatto fare, anche se non riuscii mai a pentirmene. Perché quella, senza ombra di dubbio, fu la prima vera strada che scelsi e percorsi da sola.
L'incontro che le cambia la vita è imminente. Un orso, non l'animale, ma un uomo che somiglia moltissimo al mammifero. Scorbutico, incattivito dalla vita, muto. Per quanto il suo aspetto non sia dei più invitanti, per Agata l'uomo con la casa nel bosco diventa una calamita alla quale è impossibile resistere.
Torna lì ogni giorno.
Nonostante lui non la voglia e non lo nasconda.
Nonostante le minacce, mute.
Nonostante tutto.
Sarà intenso, sarà anche terrificante per certi versi, ma sarà anche struggente il vero incontro tra i due.
E non saranno le parole completamente assenti a legarli. Ma gli sguardi.
Anna Chillon in Duro da amare fa una magia. Fa sentire le emozioni al lettore senza che ci sia bisogno di parole. Il suo protagonista non le usa e lei riesce a farci sentire tutto.
Non vi voglio svelare il suo nome, come da me non saprete nulla di lui. Sappiate solo che i misteri sono tanti e che sarà l'uomo silenzioso ma più rumoroso che incontrerete in un libro.
Lui grida. Ma lo fa con gli occhi. Con i gesti. Con la sua chiusura.
Nel bosco a volte la sensazione di smarrimento che provavo era fortissima, ma non era un sentirsi perduti, era più un volontario lasciar andare: abbandonare le certezze, serrare gli occhi, smettere di pianificare e lasciare che le cose accadano liberamente, belle o brutte che siano. Nessun aiuto. Nessun condizionamento.
Anna Chillon ha un talento innegabile per la scrittura, per sondare gli animi umani, ma anche per regalare al lettore colpi di scena inaspettati. Ce lo mostra chiaramente in questo romanzo che resta sicuramente il mio preferito di una serie che ho amato dalla prima all'ultima pagina.
Una serie basata sulla psicologia, su un'analisi attenta e mai banale dei personaggi, su una struttura narrativa che coinvolge totalmente il lettore.
Anche in Duro da amare ci mostra due personaggi che si spogliano delle proprie barriere per incontrarsi lì sul confine e trovare un equilibrio tutto loro.
C'è il sesso, sempre molto intenso ma anche mai banalizzato. Ci sono i sentimenti. C'è il coraggio di fare il salto nel vuoto in una vita ancora tutta da scrivere.
Perché leggerlo → Perché se vi piacciono i romanzi introspettivi, ma al tempo stesso di crescita personale, le storie che parlano d'amore senza banalizzarlo, è il libro che fa per voi.
Buona lettura!
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