Oggi vi porto in un viaggio nel passato e nel presente, un viaggio attuale e a tratti doloroso, ma pregno di significato: ecco la recensione di Il paese del sale e delle stelle di Zeyn Joukhadar - Garzanti. Ringrazio la casa editrice per la copia digitale del romanzo e Ely di Il regno dei libri e Susy di I miei magici mondi per avermi coinvolta.
Il paese del sale e delle stelle
Zeyn Joukhadar
Garzanti
Trama
Il mondo di Nour è fatto di colori. Ogni volta che sente una voce o legge una lettera, davanti ai suoi occhi tutto si tinge delle più brillanti tonalità di verde, rosso, giallo e blu. Ma da quando è ritornata in Siria dagli Stati Uniti, dopo la morte del padre, intorno a lei vede solo grigio: non ci sono più sfumature né riflessi. Ora Nour deve occuparsi da sola delle sue sorelline. A dodici anni è un compito difficile, soprattutto in una terra che ti è estranea. Una terra in cui dovrebbero affondare le tue radici, ma dove non conosci nessuno. Una terra rischiosa, con pericoli nascosti dietro ogni angolo. Ma Nour ha le storie che suo padre le raccontava prima di dormire a farle compagnia. È a quelle parole che si aggrappa per trovare il coraggio di affrontare le difficoltà. In particolare, alla leggenda di Rawiya, la sua preferita, che racconta di una ragazzina come lei, costretta a fingersi uomo per realizzare il suo sogno proibito: far parte di una spedizione che vuole disegnare la carta geografica del mondo. Un'impresa straordinaria, in cui riesce a dimostrare tutta la sua forza. Per Nour, che la conosce a memoria, quella favola adesso ha un significato completamente diverso. E anche la mappa che ha trovato tra i documenti della sua famiglia assume un valore speciale. Forse indica la strada da seguire per mettere in salvo sé stessa e le sue sorelle. Forse è la sua unica possibilità. Quello che deve imparare, però, è che ci sono sentieri tracciati sulla carta e sentieri tracciati nel cuore. Che anche le parole a volte possono essere una guida e una protezione, soprattutto se vengono dalla persona che l'ha amata di più al mondo.
Due storie che si intrecciano, due giovani donne che sono in cammino e un'unica meta: la scoperta di sé.
Siamo in Siria sotto le bombe. Siamo in Siria in un lontano passato.
A fare da traccia le carte, le mappe, la cartografia.
Sia nel presente che nel passato quelle sono uno dei tanti elementi, dei tanti parallelismi che incontriamo nel cammino che ci fa compiere Zeyn Joukhadar , autore del romanzo di cui vi parlo oggi in occasione del review party.
Il paese del sale e delle stelle è una storia intensa, colorata e profumata. È anche una storia spesso dolorosa, cruda e drammatica. È una storia che apre gli occhi, anzi li spalanca, al lettore.
Nour ci mostra come, da cittadina di New York, si possa passare ad essere una rifugiata siriana.
Ci fa vedere il nero delle bombe, il rosso della paura e del sangue, il giallo della fuga e il verde della speranza.
Forse la protagonista di questo romanzo non assocerebbe i miei stessi colori, ma state certi che qualche pennellata la darebbe anche lei. Perché lei quei colori li vede. In una voce, in una strada, in un pensiero.
Sembra che la gente perda più di quanto possa ritrovare: una casa con tre camere da letto, venticinque centimetri di capelli, un colore intero. Però nessuno lo dice mai. È più facile vivere con una perdita se non la si nomina? O è qualcosa che si fa per compassione verso gli altri?
Ho parlato di parallelismi, perché quelli sono una caratteristica predominante del romanzo. Li troverete spesso. Saranno dei fari nei salti tra passato e presente.
Vi daranno la bussola da seguire. Insieme alla stelle, perché anche quelle sembrano voler illuminare il cammino tracciato dall'autore in questa storia.
Una storia di forza, di ricerca interiore, di strade che portano a volte nel posto giusto, altre in quello sbagliato.
Una storia di dolore e rinascita, ma anche una fotografia di quanto possa essere terribile non avere più nulla, se non sé stessi, una manciata di soldi e il coraggio di scappare lontano.
Sbando, incespico e mi accorgo che per tutto questo tempo ho perso pezzi di me stessa. Il mio fantasma è ancora sperduto lungo la strada che va da Amman ad Aqaba. Brandelli di me vagano per le strade di Homs sotto i tendoni dei negozi. Non ho voce, non ho ancoraggio. Come faccio a non lasciarmi disperdere nel vento come semi di tarassarco? Come faccio a non volare via senza Abu Sayeed e le sue pietre che mi trattengono a terra?
Il paese del sale e delle stelle è il libro che vorrei far leggere a tante persone.
Perché non ci sono filtri tra quello che accade a Nour e la sua famiglia mentre cercano di salvarsi dalla guerra. E il lettore non può fare altro che accompagnarli in questo lungo viaggio tra strade distrutte, traghetti e navi dove nascondersi, contrabbandieri feroci e incontri speciali sotto un manto di stelle.
Lo stesso cammino che compie nel passato anche una giovane donna, Rawiya, che si finge uomo per viaggiare con uno dei cartografi più famosi della sua epoca.
E così tra passato e presente le due voci narranti sembrano quasi incontrarsi, idealmente, mentre combattono per restare vive e traggono dalle difficoltà grandi insegnamenti.
Il paese del sale e delle stelle è un libro tutto da sottolineare e da leggere, un romanzo di cui fare tesoro, da regalare agli amici.
La mamma aveva ragione. A volte il dolore è accompagnato da benedizioni tutte sue
Lo stile di Zeyn Joukhadar è poetico, intenso e struggente. Spesso ci fa assaporare le parole, come se ci rotolassero nella bocca. Ci porta in terre lontane, sotto il sole cocente, o in mezzo a tempeste di sabbia, alla corte di re, oppure in case che per miracolo hanno resistito alle bombe. Il lettore è lì con i personaggi e li osserva vivere e decidere, soffrire e rialzarsi tra le macerie.
E quando tutto questo viene assorbito a noi resta solo un monito a riecheggiare nella mente: non voltiamoci dall'altra parte, restiamo umani!
Perché leggerlo → Perché è attuale, perché apre gli occhi del cuore e della mente.
Buona lettura!
E' la seconda recensione positiva che leggo oggi, e devo dire che mi stanno incuriosendo parecchio... Dopo che avrò smaltito qualche romanzo, lo leggerò :)
RispondiEliminaE' una storia davvero intensa, mi è piaciuta molto
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