Ci siamo, non vedevo l'ora di parlarvi del secondo volume della Trilogia della Pietre Preziose, quindi ecco la recensione di Ambra, lui che ama a modo suo di Anna Chillon.
Ambra - Lui che ama a modo suo - Trilogia delle pietre preziose
Anna Chillon
Self Publishing
Trama
Sapevo essere forte,
ma lui lo era sempre di più.
Con un sorriso prese in pugno il mio cuore
e lo strinse feroce.
***
Niccolò Aragona, artista chiacchierato, soprannominato dai media “Il Mannaro”, a causa dei soggetti dei suoi dipinti. Per quel che ne sapevo, d’indole dominante.
Cristiano Riva, stimatissimo medico e cliente abituale della caffetteria in cui lavoravo. Lo avrei definito anaffettivo. Da uno dei due ricevetti una proposta di lavoro, dall’altro una proposta indecente.
Io volevo soltanto il denaro per fare il viaggio dei miei sogni, perciò, anche se un baratro di diversità mi separava dall’uomo che lo avrebbe reso possibile, accettai la sua offerta. Entrai nel suo mondo e giorno dopo giorno in quel baratro ci cascai a piedi pari. Fu lui a trascinarmici e fui io a dargli tutta me stessa senza sapere che ne avrebbe fatto.
Fino a quel giorno.
Fino a quelle parole.
Abbiamo conosciuto il tenebroso pittore già nel primo volume della Trilogia delle Pietre preziose. Ne abbiamo assaporato il carattere dominante, la capacità di vedere dentro le persone, ne abbiamo potuto apprezzare l'onestà.
Lo ritroviamo protagonista di Ambra, lui che ama a modo suo: una storia appassionante, intensa e a tratti struggente, scritta dalla meravigliosa penna di Anna Chillon.
Da Giada, un amore colpevole di cui trovate QUI la mia recensione è passato qualche anno. Niccolò ha visto la sua vita stravolgersi per colpa di una perdita molto dolorosa. Ambra, invece, che avevamo solo conosciuto alla fine del libro precedente, ha voglia di dare una svolta alla propria esistenza, vuole viaggiare, partire alla scoperta dell'Africa.
La conosciamo piano piano e possiamo apprezzarne la grande umanità. Ambra è una ragazza che ha sempre dovuto lottare per ottenere qualcosa nella vita. Non ha troppi grilli per la testa, se non il desiderio bruciante di andare. Per farlo però deve metterci molto impegno, come prima cosa per trovare i soldi.
Nell'apnea del dolore scappare non serve perché non c'è luogo abbastanza lontano per fuggire certe verità. Si può solo lasciarsi sommergere
Ambra è una giovane donna, che ha saputo rialzarsi più volte di quanto riuscirebbero a fare molte persone. È pratica, si impegna in quello che fa e ha degli amici speciali. Trascorre molto tempo al cimitero a parlare con i morti, a immaginare una vita che non potrà mai esistere.
Vì è una grande tensione emotiva nel suo personaggio, che appare chiaramente pronto a compiere il grande salto, per affermare sé stessa.
Lo fa.
Lo fa grazie a Niccolò Aragona, pittore eccentrico, crudo, quasi mitologico nel suo essere dolorosamente reale nelle opere violente e spudorate che escono dal suo atelier.
Lo fa grazie a Cristiano Riva, dottore stimato ma in conflitto con le proprie emozioni. Lo fa grazie a un giovane uomo che si sta perdendo, ma che ha bisogno di un ancora alla quale aggrapparsi senza per questo sentirsi debole.
Aragona mi faceva provare delle cose, a volte belle e a volte brutte, molte inopportune, tutte inaspettate
Anna Chillon questa volta scrive un romanzo che - se dovessi descrivere con una sola parola - definirei con tensione, una tensione che rapisce il lettore e lo tiene lì, nella storia, tra le sue pagine. Quella stessa tensione che ci fa chiedere cosa accadrà, ma soprattutto quando.
Una prova superata brillantemente perché non mi è capitato così spesso di anelare qualcosa dai personaggi di un romanzo, non mi è capitato spesso di essere così emotivamente coinvolta in un romanzo.
Dimenticatevi la storia proibita di Giada, un amore colpevole, perché questa volta abbiamo un uomo molto più ironico, per quanto totalmente dominante, e una giovane donna molto più emancipata.
La psicologia dei personaggi è il pezzo forte di tutto il romanzo, l'autrice scende nel dettaglio, ce li fa conoscere in profondità. E non possiamo fare a meno di amarli.
E così come scruta nel cuore e nelle emozioni dei suoi personaggi, la penna di Anna Chillon lo fa anche con i sentimenti di chi sta leggendo. Ci cattura e ci inebria con uno stile fluido, ricco, ricercato ed elegante.
Perché leggerlo → Perché ci apre le porte al dominio della mente, alla passione che nasce e diventa incontenibile, all'amore che arriva anche nel momento più sbagliato di tutti.
Buona lettura!
hai ragione, la tensione è presente per tutta la lettura. È piaciuto molto anche a me
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