Recensione: All we need is love (prima o poi)

Forse, ridere è la strada verso l’amore. La strada verso lo splendore e lo stupore. La strada verso la partecipazione alla Creazione.

All We need is love (prima o poi) 

Paolo Re  
Bookabook

Trama
E quindi questa storia che la pioggia è tristezza e malinconia è per colpa dell’arca di Noè? Sono stati salvati tutti gli animali, o no? Una crociera con il mare mosso come per il Titanic ma senza gli iceberg e Di Caprio. Non credo nemmeno fosse per colpa di My heart will go on…

Se pensate che quello di Paolo Re sia un libro sull’amore, vi state sbagliando. Se pensate che quello che avete in mano sia un romanzo d’amore, vi state sbagliando. Se lasciate aperta ogni possibilità, senza la necessità di incasellare ogni storia in un genere, allora vi stupirà quello che qui dentro potrete trovare.

Poi, c’è quella magia che si crea quando due persone si aggiungono l’una all’altra, mischiano il loro “dentro”. E si aspettano, si respirano… quello che comunemente chiamiamo amore.

Ora, non vi sbagliavate pensando che tra le pagine di questo libro avreste “sentito parlare” (anche) di amore. Amore tra due persone, amore per i figli e per i genitori. Amore per chi fa parte della nostra vita. Amore per la vita. Un amore raccontato attraverso sensazioni, pensieri, suggestioni che scivolano fluide tra un pensiero e l’altro, tra un ragionamento e una distrazione. Quella di Gianni Rivera (sì, il protagonista si chiama proprio così!), è una grande storia d’amore.

Incredibile come noi esseri umani non abbiamo memoria di quanto entusiasmo possa dare la facoltà di stupirsi, la passione divorante per qualcosa o qualcuno, l’ingenuità di credere che ogni avventura sia possibile anche senza bisogno di certezze, ma molto spesso unicamente dei sogni che abbiamo con unicamente la nostra fantasia a sostenerli.


Lo stupore, la facoltà dello stupore. È questo il grande filo conduttore di questo libro. La capacità di rimanere a bocca aperta davanti a qualcosa di nuovo e di diverso, atteso o inaspettato. Sì, anche i “grandi” possono ancora stupirsi (per fortuna!). Ma è una capacità che si deve allenare, coltivare, di cui prendersi cura. In questa prospettiva, dobbiamo allenarci a rimanere bambini.


La verità è che stiamo smettendo di ridere. Lo facciamo sempre meno. Ci prendiamo troppo sul serio. […] Ci siamo dimenticati di quando, da bambini, un lungo legno era una sciabola e noi eravamo eroi coraggiosi alla scoperta di un mondo stupefacente: la nostra fantasia.



Lasciar volare la mente, essere ancora capaci di ridere, di gusto, di pancia, di noi stessi. Ricordarci che la vita è bella, il mondo è bello, nonostante le difficoltà, nonostante i periodi bui, nonostante le fatiche di ogni giorno.

Dobbiamo almeno provare a far brillare le nostre esistenze. Sì, forse è solo questo: dobbiamo far ridere le nostre esistenze… Far ridere d’amore le nostre esistenze.

All we need is love (prima o poi) non è un libro semplice. Innanzitutto, per la sua forma. Inizialmente non si capisce nemmeno bene se siamo di fronte ad un romanzo, ad un racconto o ad un susseguirsi di pensieri dell’autore. È una “commedia semplice in due atti”, come indica il sottotitolo.
Poi, però, ci addentriamo dentro al testo, alle parole, e allora… niente. Siamo di nuovo d’accapo. Ma è questa la forza di questo libro. Ci tuffiamo in un mare di parole che ci trascina con sé, da un capitolo all’altro, onda dopo onda. Ogni tanto la corrente rallenta e ci regala una canzone, un pensiero, una citazione famosa, e ci lascia a riflettere, a far fermentare dentro di noi quello che abbiamo appena letto. E poi si riparte. È un libro che ha bisogno di tempo per essere ri-composto.
Ci sono libri che si possono raccontare, altri di cui si possono solo esprimere le sensazioni che ci lasciano. All we need is love (prima o poi), è uno di questi. Dopotutto, questo, è un libro “con dentro il mare, la musica…”, e il mare e la musica e ogni forma d’Arte e della Natura non si possono spiegare, si devono vivere.

Perché noi siamo la strada da percorrere, lo zaino da riempire, il disegno da colorare. Cercate di ricordarvi che vola via veloce.

Perché leggerlo → Perché è un libro che lascia il segno tra le nostre emozioni.
Buona lettura! 
- Annalisa - 

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