«Non posso definirti con una sola parola, mi dispiace. Non posso farlo, perché sei tormento, dolore accettazione, passione, bellezza, meraviglia»
«Tu invece sei l'unico a cui non sono riuscita a resistere. Può bastare?»
Tutti i tuoi respiri
Benedetta Cipriano
Self Publishing
Trama
Mi chiamo Amélie e ho negli occhi il ricordo di una notte senza stelle, fatta di grida strazianti e di silenzi interminabili.
Lui si chiama Jace ed è stato il mio cavaliere.
Tra le sue braccia ho lasciato che il mondo scomparisse e il dolore si affievolisse lentamente.
Quella notte il mio cuore si è fermato e adesso è immobile, trapassato da una miriade di spilli.
Sanguino, ma non è Jace a curare le mie ferite.
Eppure io lo desidero, lo bramo.
Voglio sentire le sue mani raccogliere pian piano i cocci di una notte che ha frantumato la mia vita.
Voglio dissolvere il tormento perdendomi nel suo sguardo.
Voglio intrecciare le dita nelle sue e sentire il mio cuore tornare a battere.
Mi chiamo Jace e, no, non sono un cavaliere.
Quella notte ho lasciato che Amélie spegnesse il mio dolore.
L’ho avvolta tra le braccia e ho sentito il battito del suo cuore contro il mio petto.
L’ho salvata e sono fuggito.
Eppure oggi lei è qui, pronta a confondermi, e io non posso cedere.
Lei è il ricordo di qualcosa che provo a dimenticare, giorno dopo giorno, e il suo sguardo è in grado di farmi esplodere in mille pezzi.
Il mio cuore è malconcio, le mie canzoni sono aride e le mie note pronte a perdersi nel vento.
Bramo il suo corpo e la sua anima, ma resto immobile e combatto contro quell’unica parte di cuore ancora intatta che, alla vista dei suoi occhi, batte inarrestabile.
Una sola notte li ha avvicinati
Una sola notte li ha spezzati.
Una sola notte li ha uniti, per sempre.
Ma questa non è solo una storia d’amore.
Benedetta racconta nelle note finali di Tutti i miei respiri che c’è stato un momento del romanzo in cui ha pensato di aver fatto il passo più lungo della gamba. E di aver pianto mentre scriveva.
Benedetta voglio dirti che ho pianto anche io leggendolo. È difficile raccontare la paura, l’orrore, lo smarrimento e la sete di vita. Tu mi hai fatto vivere dei momenti di profondo dolore, reali e che restano incisi nella memoria di tutti noi.
«Lascerò che la malinconia del freddo svanisca e poi in un sogno ritroverò la traccia del tuo sorriso. Il tuo abbraccio sarà pronto a darmi la forza di andare avanti. Per il momento annego, sprofondo, ma non mollo. Ho una storia ancora da scrivere. La mia»
Scusatemi se per la recensione di Tutti i tuoi respiri ho deciso di partire dalla fine, ma la lettura di questo romanzo è stata talmente intensa e profonda da lasciare uno strascico evidente. Benedetta Cipriano ha raccontato scene talmente forti da rimanere impresse a lungo. Anche per tutta quella verità che c’è dietro, che le rende paurosamente reali.
Jace e Amelie sono due anime spezzate, alla deriva. Saranno distanti e poi vicinissimi nel corso della storia. Entrambi hanno un vuoto incolmabile a pesare nel petto e un trauma, che non riescono quasi a nominare, tanto li ha feriti.
Scappano Jace e Amelie, sono bravissimi a farlo. Così come a ritrovarsi e a rincorrersi.
Non esistono parole abbastanza perfette capaci di descriverli: le migliori in circolazione le ha scovate l’autrice.
«Tu dicevi che New York era una città fatta per stregare i cuori, che se avessi potuto avresti raccontato una storia d'amore, ma che l'avresti ambientata a Brooklyn, perché New York non è Manhattan»
E Benedetta ha ragione nel dire che ci sono eventi difficili da raccontare, alcuni più di altri. Quello scelto da lei credo che sia scolpito nel cuore di ognuno di noi.
Nonostante la difficoltà però lei supera brillantemente la prova. E lo fa raccontandoci una storia che non è solo d'amore, ma è la storia di tante persone legate da un filo indistruttibile. È la storia del nostro mondo. È la storia di tante persone e di come il miliardo di scelte che facciamo ogni giorno, così come il miliardo di imprevisti che ci capitano, così come ogni casualità ci possa portare a un punto esatto della nostra vita.
Un’analisi impeccabile dei personaggi, una doppia ambientazione stupenda, un scrittura profondamente emozionale, fanno il resto.
Tutti i tuoi respiri è bellissimo!
Buona lettura!
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