Nuovo appuntamento con il viaggio alla scoperta di Book Blogger - scrivere di libri in rete di Giulia Ciarapica, un saggio molto interessante di cui Annalisa vi aveva già parlato QUI con la sua recensione.
Oggi, grazie al blogtour, conosciamo meglio l'autrice.
Book Blogger - scrivere di libri in rete
Giulia Ciarapica
Franco Cesati Editore
Trama
Chi è il book blogger e cosa fa? Cosa significa oggi fare critica letteraria 2.0? Il libro di Giulia Ciarapica propone un percorso attraverso i diversi modi di raccontare i libri in Rete: dal blog ai social network e YouTube, tutti gli strumenti sono utili per parlare di letteratura e per farlo in modo originale, fresco, ironico e creativo. Senza dimenticare però che dietro ogni blogger c'è prima di tutto un lettore, che ogni giorno si informa, confronta testi e cerca di trasmettere la propria passione al pubblico (piccolo o grande che sia) con un linguaggio chiaro e semplice. Partendo dai ferri del mestiere e dalla scelta dei testi, passando per le fasi della recensione e i relativi stili, senza lesinare consigli pratici e di lettura, Book blogger ci conduce alla scoperta di un mondo in grande fermento, provando anche a tracciare una mappa per orientarcisi: dai primissimi portali e lit-blog italiani alle ultime tendenze sui social, per arrivare ai siti contemporanei più attivi e seguiti e al fenomeno degli youtuber.
1) Come sei arrivata ad essere una book blogger?
Sono diventata book blogger tre anni e mezzo fa, in maniera del tutto inconsapevole. Ho aperto il mio primo blog (che all’epoca si chiamava “Se questo è un libro”) nel luglio del 2014, subito dopo la specializzazione in Filologia moderna (che, mi rendo conto, col digitale c’entra un po’ poco…). Non avevo intenzione, o meglio, non sapevo di poter diventare una book blogger, avevo aperto quello spazio per evitare di ammorbare i miei contatti Facebook con lunghi post in cui recensivo i libri che mi piacevano. Poi, col tempo, mi sono resa conto che quello poteva essere un nuovo “lavoro”, e che soprattutto aveva un nome.
2) Secondo te quali sono le caratteristiche che deve avere una book blogger?
Un book blogger dovrebbe essere innanzitutto una persona competente, mi spiego: non basta essere “semplicemente” dei lettori forti per parlare e scrivere di libri. Se ci pensi il book blogger non è che l”evoluzione” (passami il termine, anche se può risultare grossolano ed eccessivamente semplificativo) del critico letterario della carta stampata. Con questo intendo dire che scrivere di e promuovere libri in Rete non prescinde dallo studio e dalla preparazione umanistica di base (accademica o autodidatta) che il professionista, in quanto tale, dovrebbe avere. Vorrei cercare di far capire al pubblico, e anche agli aspiranti book blogger, che per fare questo lavoro – così come credo la maggior parte dei lavori in genere – occorre una buona base di partenza, occorre studiare, prepararsi, tenersi aggiornati e soprattutto occorre avere la voglia di confrontarsi, di mettersi in gioco.
3) La recensione più difficile che tu abbia dovuto fare e perché.
Una tra le più complesse fu sicuramente la recensione de “La femmina nuda” di Elena Stancanelli. Una stroncatura che mi prese un sacco di tempo, perché dovetti spiegare per filo e per segno tutti i passaggi di quel romanzo che non mi avevano convinto (tentando un paragone con un altro romanzo, “I giorni dell’abbandono” di Elena Ferrante, con il quale avevo riscontrato numerosi punti di collegamento tematici). Non fu semplice, anche perché la Stancanelli era in corsa allo Strega e sbarcò nella cinquina.
4) C’è qualche guru del settore dal quale hai preso spunto?
Diciamo che leggo con assiduità saggi di critica letteraria (un grande maestro è sicuramente Giacomo Debenedetti, per non parlare di Pietro Citati o dell’immenso Harold Bloom), oltre ai contributi di grandi firme del giornalismo culturale nostrano. Non credo ci sia un guru nello specifico. Leggo sempre e tanto.
5) Tre consigli per il perfetto book blogger.
Posto il fatto che ogni blogger (così come ogni booktuber) ha le sue regole e non ce ne sono di fisse, assolutamente, direi che i consigli che potrei dare ruotano attorno a tre parole chiave: passione (se non si parte da quella tutto risulterà più difficile), costanza (lavorare sodo, essere per certi versi metodici, pubblicare più contenuti possibile ma che siano sempre di qualità. Mai barattare la quantità per la qualità) e propensione allo studio (è la base, bellezza (semicit.)).
Ecco i prossimi appuntamenti alla scoperta di questo interessante manuale sul mondo dell'editoria visto da noi blogger.
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