Recensione: La fine del mondo arriva di venerdì

«È questo che ci hai insegnato, che vivere togliendoci la capacità di sentire, di non ammettere a noi stessi verità scomode nascoste a noi per chissà quale autoconvinzione, non è vivere. È solo ritirarsi in quel guscio che tu hai distrutto. Pensavi che fossimo stati noi a insegnarlo a te, ma non credo che sia così. Tu sei il risultato di una grandissima evoluzione, di una stella nata dal nulla e cresciuta con le proprie forze fino a oscurare le altre con la propria luce. E te la sei meritata, tutta quella luce»

La fine del mondo arriva di venerdì
Isabel C. Alley
Self Publishing

Trama
Può una piccola decisione, apparentemente priva d'importanza, cambiare un’intera esistenza? Può l’amore, il sentimento più brillante e puro che esista, risvegliare un cuore assopito e renderlo allo stesso tempo così vulnerabile?
Giulia avrebbe potuto ottenere la vita perfetta: una brillante carriera da avvocato, due splendidi bambini, un marito medico elegante e distinto. Invece si ritrova sola, in una mattinata di fine giugno, a boccheggiare per i trenta gradi della sua casa e il post-sbronza del venerdì sera.
Durante il suo viaggio verso una meta solida e sfarzosa, uno strano meccanismo arriva a cambiare la direzione dei binari su cui il treno Giulia si sta muovendo: un meccanismo che porta il nome di Lia.
È la sua nuova coinquilina, romana, con una zazzera enorme di riccioli in testa, a scuotere Giulia dall’apatia che tormenta le sue giornate, portandola con sé nel mondo della rievocazione storica. È là, tra allegri festeggiamenti, danze intorno al fuoco, abiti di lino e radure immerse nei monti che Giulia conosce la libertà, la spensieratezza, l’amore.
È là che conosce Fran.
Fran, capace di portare l’oro dell’estate nel grigio inverno di Giulia. In estate, però, nascono anche le tempeste e non sempre le tempeste si placano. A volte possono lasciare dietro di loro un vuoto oscuro, come se ci si trovasse, tutto a un tratto, alla fine del mondo.
La fine del mondo può arrivare nel momento più inaspettato, prendendo da sola un appuntamento con ognuno di noi. Per Giulia ha scelto il venerdì.
Incontri che ti cambiano, strade che ti portano a trovare te stessa, amori che modificano il modo di vedere le cose. La fine del mondo arriva di venerdì di Isabel C. Alley è un libro diverso, è un romanzo che ci parla di sentimenti, sì, ma ci racconta anche un percorso di crescita costellato di ostacoli, salite, momenti di pure magia e totalità.
Giulia, la protagonista, è solo un guscio. Vive un'esistenza che non le appartiene, studia cose che non le interessano, ha amicizie superficiali, un amore privo di emozioni. Come sarebbe stata la sua vita se avesse continuato a procedere lungo quella strada programmata da altri?
Non lo sapremo mai, non totalmente. Sappiamo però com'è stata nel momento in cui ha deciso di lasciarsi andare.
Perché una piccola deviazione del sentiero maestro può cambiare tutto.
Può trasformare in interessante, intesa ed emozionante, un'esistenza piatta.
È quello che accade a Giulia. 

«Chiudete gli occhi e sentitela, la vostra musica interiore. È la parte selvaggia della nostra anima, quella più autentica e genuina»

Giulia si ritrova in un mondo nuovo e affascinate, quello delle rievocazioni storiche. Un mondo fatto di nottate in tenda, di intensità, di confessioni intorno al fuoco, persone vere e tangibili. Un mondo che le farà scoprire che l'esistenza che stava vivendo era troppo stretta, finta, insapore. Un mondo che le farà conoscere Fran, che la farà amare fino a stare male, che la spingerà a ritrovarsi in un buco nero.
L'ho riconosciuta quella sete di vita che anima Giulia, quei discorsi profondi che nascono anche da un bicchiere di troppo, quella sensazione intesa e disarmante di energia vitale che ti scorre dentro.
Io non sono mai stata come Giulia, ma ho provato alcune delle emozioni che la smuovono, che la fanno crescere.

«Tutto si compie in un cerchio, ed è questa la meraviglia della vita. Anche se non sappiamo di percorrerlo, anche se la fine non ci risulta mai in vista, quella strada va camminata, perché una fine, in fondo, non rappresenta altro che un nuovo inizio. E quel nuovo inizio è stato così brillante da abbagliarmi gli occhi»

Isabel C. Alley ci porta alla scoperta delle mille possibilità che ci regala la vita, ci fa conoscere le tante strade che potremmo percorrere, ci mostra con chiarezza che a volte bisogna affrontare sentieri tortuosi per ritornare a un prima diverso, completo, entusiasmante.
Uno stile di scrittura intenso, emozionante, ricco di suggestione ci fa assaporare la magia delle rievocazioni, ci fa vivere sensazioni intense e coinvolgenti.
Un romanzo che suggerisco a chi è alla cerca di una svolta!
Buona lettura!

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