Review Party: Il giardino delle farfalle


Oggi parliamo di un libro inquietante, estremo, sconvolgente... Il giardino delle farfalle di Dot Hutchinson, un giardino che nessuno con un minimo di senno vorrebbe visitare. Edito Newton Compton che ringrazio per aver portato in Italia un thriller da brividi.
E ve lo dico già: qui cinque stelline non bastano!

Il giardino delle farfalle
Don Hutchinson
Newton Compton

Trama
Vicino a una villa isolata c’è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un’ombra gentile e... una collezione di preziose “farfalle”: giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c’è il Giardiniere, un uomo contorto, ossessionato dalla cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, una delle sopravvissute viene portata via per essere interrogata. Gli agenti dell’FBI Victor Hanoverian e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, che si fa chiamare Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all’ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nella deposizione della giovane donna, che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano buchi e reticenze... Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere...


Orrore, inquietudine, dramma e mistero: Il giardino delle farfalle di Dot Hutchinson prende per mano il lettore e lo accompagna in un incubo. Un incubo fatto di una bellezza apparente, quasi dolorosa e perfetta. Un incubo fatto di abusi, strazio, dolore, attese.


La bellezza perde di significato quando c'è n'è troppa che ti circonda



Maya ha vissuto una gioventù difficile, fatta di abbandono, solitudine, stenti. Nonostante la sua giovane età Maya sembra più grande, più dura, sembra essere in grado di sopportare le difficoltà. Passa da un destino difficile a un altro terribile e lei, ragazza traumatizzata dalla vita, si trasforma con il suo spirito onesto e a volte un po' cinico, in un pilastro.

E non è facile esserlo quando si è prigioniere nel Giardino: un ambiente irreale, chiuso alla vista del mondo, dolorosamente bello, ma luogo fatto di torture e privazioni dove giovani donne vengono rinchiuse, stuprate e private della loro stessa identità.
Ragazze di ogni tipo tatuate come farfalle che sono costrette in una bolla di vetro apparentemente meravigliosa, in verità terribile.


Mi piaceva il Giardino di notte per lo stesso motivo per cui amavo le fiabe originali. Era quello che era, nulla di più e nulla di meno. A meno che il giardiniere non ti stesse facendo visita, l'oscurità del Giardino era la cosa più vicina alla verità che avevamo.



Maya è una mente brillante, schietta, cristallina. È lei ad accompagnare il lettore in prima persona attraverso il Giardino, a scoprirlo piano piano. Quando il quadro si fa chiaro chi legge si rende conto della perversione del Giardiniere della follia che lo spinge a rapire e stuprare. Dall'altra parte c'è chi cerca con tutto se stesso la verità, Victor del FBI che porta piano piano la protagonista lungo la strada della verità.

Dot Hutchinson ci fa conoscere la verità piano piano, una pagina alla volta, creando nel lettore un profondo senso di ansia e inquietudine . Chi legge non può farne a meno, deve continuare... deve arrivare alla parola fine.
Lo stile mostra i due modi di narrare la storia: da una parte la ragazza abusata e brillante Maya, ma di lei non conosciamo i pensieri, unicamente il racconto della sua prigionia, dall'altra Victor che nel suo ruolo di agente del FBI (e di genitore) cerca di capire Maya, ma anche di conoscere la verità sul Giardino e sul loro carceriere.

Un libro orchestrato alla perfezione, perfetto per chi ama i thriller e rimanere a bocca aperta.

Buona lettura


Leggete le altre recensioni pubblicate sui blog: Bookish Advisor, Il Colore dei Libri, Regin La Radiosa, Il bianco e il nero emozioni di una musa e Il confine dei libri.






2 commenti :

  1. WOW! CHE LIBRO!
    Da amante di thriller sono rimasta affascinata dalla trama di questo libro e la tua recensione mi ha incuriosita ancora di più *-* devo leggerlo!

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  2. Tu mi costringi ad aggiungere libri alla wishlist, sappi che non va bene xD

    RispondiElimina

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