Segnalazioni Frilli

Milano e  Asti sono i luoghi in cui sono ambientati i due romanzi targati Frilli che vi presento oggi.
Due opere diverse tra loro, ma entrambe molto interessanti

L'altra faccia di Milano
di Adele Marini

Trama
Un hard disk zeppo di file criptati. Uno strano omicidio che pare di semplice soluzione ma che in realtà nasconde l’oscurità di un mondo a parte. Niente in questo romanzo intessuto di bugie e segreti è quello che appare. Il cadavere di un ragazzino rinvenuto a Milano dà il via a un’indagine la cui soluzione sembra scontata. Il fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio è appena stato aperto quando il commissario Vincenzo Marino deve assentarsi per qualche giorno: una raccomandata lo ha convocato a Lugano, presso una società fiduciaria. La notizia che riceve dall’avvocato d’affari Fréderik Moïses lo tramortisce: il colonnello Glauco Sereni, un ex carabiniere con il quale in passato aveva condiviso diverse indagini è rimasto ucciso in un incidente stradale e ha nominato suoi eredi lui e la collega Sandra Leoni, sua vice ai tempi in cui lavoravano insieme alla sezione Omicidi della quadra mobile di Milano. Marino e Leoni non avevano mai nutrito né simpatia né amicizia nei confronti del defunto colonnello Sereni che giudicavano un personaggio ambiguo e con troppe ombre. Effettivamente il colonnello era stato un agente dei Servizi di intelligence e come tale, per sua ammissione, aveva partecipato a oscure operazioni in giro per il mondo: un modo di servire lo Stato che agli occhi dei due commissari rappresentava un'anomalia, lontana dalla loro integrità morale.
L’eredità consiste in un rustico in Sardegna e in un gozzo da pesca ormeggiato sulla costa orientale. Marino e Leoni, un tempo legati da un sentimento perennemente in bilico fra l’amicizia e l’attrazione fisica, decidono di andare insieme a dare un’occhiata. Arrivati sull’isola, temendo una trappola postuma del colonnello, si dedicano a una meticolosa perquisizione al termine della quale rinvengono l’hard disk. L’archivio segreto del colonnello? Leoni ne apre uno a caso. È datato 1992 e la lettura si rivela un vero e proprio viaggio nell’inferno della ex Jugoslavia in pieno massacro. La lettura del diario del colonnello fa da contrappunto alle indagini sulla morte del ragazzino che si rivelano ben più complesse di come erano apparse all’inizio e la cui soluzione è un altro viaggio nel cuore del male assoluto di una Milano rapace, spietata e indifferente.

Adele Marini, giornalista milanese specializzata in cronaca nera, ha lavorato per importanti settimanali
nazionali e collaborato con diversi quotidiani. Il suo primo romanzo, Il Consulente (Mario Modica editore, 1994), che ha per argomento l’infiltrazione di Cosa nostra nell’imprenditoria del Nord, ha aperto la strada per quel genere letterario fra attualità e invenzione che gli anglosassoni chiamano nonfiction novel. Strada che l’autrice ha proseguito con la trilogia “mafiosa”: Milano solo andata (2005), con cui ha vinto il “Premio Azzeccagarbugli 2006”, Naviglio blues (2008), entrambi pubblicati sia in Italia, dalla Frilli editori, sia in Germania da Random House-Goldmann, e A Milano si muore così (2013), dedicato alla ‘ndrangheta, ai suoi riti e all’infiltrazione nei lavori per Expo. Anche questo romanzo, pubblicato dalla Frilli, ha ottenuto il Premio Azzeccagarbugli 2014 nonché il premio nazionale M.E.I.per l’impegno contro le mafie. L’ultima fatica: Io non ci sto (2014 Feltrinelli), è dedicata invece ai servizi segreti e alle loro responsabilità nella destabilizzazione del Paese e nei depistaggi. Della stessa autrice, racconti inseriti in prestigiose antologie e infine due saggi pubblicati in eBook: I fondamentali della scrittura d’indagine (2010) e Arriva la scientifica (2011) ai quali hanno già attinto alcuni studenti per le tesi.




Asti Ceneri sepolte
di Fabrizio Borgio

Trama
Un'afosa sera d'estate: un'esplosione sconvolge Asti. L'incendio conseguente distrugge la APES azienda specializzata nello stoccaggio di rifiuti; nella tragedia perdono la vita due dipendenti. Contemporaneamente in un incidente avvenuto poco distante dal luogo del disastro, muore un motociclista mentre l'autista di un SUV finisce in coma. Entrambe le vittime si scoprono essere titolari della stessa azienda distrutta dall'incendio. La medesima sera, l'investigatore privato Giorgio Martinengo prende servizio come soccorritore della Croce Rossa e il suo migliore amico, il chimico Paolo Marchese, membro dell'ARPA Piemonte, deve intervenire per monitorare il potenziale pericolo d'inquinamento ambientale derivato dall'incendio, perché la funerea e irreale colonna di fumo nero come la pece che ascende al cielo della piccola città piemontese non sembra solo carta che brucia. Inizia così una lunga notte insonne, durante la quale Giorgio Martinengo si ritroverà a ricomporre un mosaico di fatti e persone in una sarabanda di morte che coinvolgerà i personaggi più inaspettati. Un vortice di faccendieri, corrotti ed ecomafie nel quale Martinengo, vittima di una insopprimibile brama di sapere, sarà coinvolto nonostante il suo inedito ruolo.


Fabrizio Borgio nasce prematuramente nella città di Asti il 18 giugno 1968. Figlio di anni inquieti,
passa un’infanzia chiusa e taciturna sviluppando la propria fantasia e creatività aiutato da libri, fumetti e televisione. Appassionato di cinema e letteratura, affina le sue passioni nell’adolescenza iniziando a scrivere racconti. Frequenta mediocremente un Istituto tecnico, insegue una certa vocazione per le armi, trascorrendo anni nell’Esercito. Congedato, comincia a muoversi irrequieto nel mondo del lavoro e a scrivere. Segue stage di sceneggiatura con personalità del nostro cinema, tra le quali Mario Monicelli, Giorgio Arlorio e Suso Cecchi d’Amico. Collabora occasionalmente con il regista astigiano Beppe Varlotta. Partecipando al premio letterario "Il nocciolino" di Chivasso riceve un premio della giuria. Ha pubblicato Arcane le Colline nel 2006 e La Voce di Pietra nel 2007. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Masche, La morte mormora e Vino rosso sangue.





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