Deb Leggendo Romance: «Dove si trovava? Sotto le fondamenta del castello? I muri erano di roccia
nuda e grezza e le stanze erano grotte naturali, non più costruzioni di pietra. A terra c’erano massi e piccole pozze d’acqua. Dalla volta pendevano stalattiti, alcune affilate e sottili come aghi, altre con la base più spessa del tronco di una quercia. I pipistrelli vi sfrecciavano in mezzo. L’aria tremò. Un forte soffio di vento, carico di un sentore di terra e di pelo umido, lo investì, facendo traballare e fumare la fiamma della torcia. Qualcosa dall’alto emise un sibilo – una specie di lungo sospiro, come al risveglio da un sonno profondo – che gli fece rizzare i capelli sulla nuca. Una sagoma si mosse sopra la sua testa. Thorn sollevò la torcia. La luce si rifletté su una delle enormi punte di pietra scura sopra di lui. Tra le pieghe e le venature gocciolava acqua e il ragazzo vide qualcosa muoversi. Era coperto di irte setole, e si scrollò. Quello non è un pilastro.»
Tratto da “Shadow Magic” di Joshua Khan -- De Agostini
L’ho scelto perché è una delle scene inquietanti del romanzo, descrive un luogo tetro e oscuro, dove rumori e ombre si possono trasformare in mostri e creature della notte improvvisamente…direi molto adatto alla notte di Halloween.
Isa Il Bosco dei sogni fantastici: «Un sole crudele rischiaro le strade di quel quartiere, era terminata una notte di lacrime e disperazione. I genitori dei bambini urlavano i loro nomi svegliando tutto il vicinato. Si avvicinarono alla casa abbandonata, il vialetto ormai ricoperto di erbacce, le radici degli alberi che incorniciavano la strada di ciottoli erano uscite dal terreno, creando una barriera quasi invalicabile.- Che si siano nascosti qui dentro? - disse una mamma. Il marito le poggiò un braccio sulle spalle - Sapevano che non dovevano avvicinarsi qui. Non dopo che i due vecchietti sono suicidati due anni fa- - E se fosse così? - Non pensarci neanche, andiamo avanti! Oltrepassarono i cespugli, una gabbia di rami e artigli che racchiudeva un corpo immobile, un sussurro flebile di vita che usciva dalla bocca spalancata. Una manina senza dita si allungò in modo impercettibile verso quelle figure che si allontanavano».
Tratto dal racconto intitolato "Maschere" di Giacomo Ferraiuolo - Halloween Novel's, Dark Zone
Ho scelto questo pezzo perché lo trovo decisamente inquietante, molto macabro, molto adatto al contesto horror e halloweeniano e, ahimé, persino parecchio drammatico. In questi giorni ho letto questi racconti e quello di Giacomo mi ha colpito particolarmente..
Virgi Le Recensioni della Libraia: «La paura è un'arma potente con cui governare. Non
scegliamo di avere paura. È lei che ci viene a cercare. Accrescete la paura e i vostri sudditi ribelli lotteranno per sopravvivere! Si rivolteranno tra loro anziché rivoltarsi contro il trono». Once upon a zombie - il colore della paura di Billy Phillips - Edicart Ho scelto questa frase perché credo che anche nella vita fuori dai romanzi sia così, la paura è un'arma potentissima, che può muovere facilmente e manipolare. Il libro da cui è tratta la citazione è perfetto perché ambientato proprio nella notte di Halloween
Posta un commento