È uscito il 15 settembre per Nativi Digitali Edizioni l'urban fantasy umoristico Il risveglio della cacciatrice di Alessio Filisdeo, questo è il terzo volume che compone la sua saga. Titoli precedenti: Una notte di ordinaria follia" e "Le follie del vampiro Nik", entrambi editi da Nativi Digitali
Il Risveglio della Cacciatrice
di Alessio Filisdeo
Nativi Digitali Edizioni
Trama
Ho imparato tre cose sul suo conto: si chiama Amanda, è una cacciatrice e paga sempre in contanti.
La prima è inutile, forse addirittura falsa; la seconda serve a mantenermi in vita, con la guardia alzata; la terza è l’unica che importa davvero."
Amanda Prince è una ragazza come tante: 24 anni, qualche tatuaggio e una vita frenetica. Adora cambiare colore ai capelli e le riesce piuttosto bene impalare vampiri per conto dell'Ordine Templare. Ma c'è dell'altro: Amanda Prince nasconde molti segreti, alcuni più letali di altri. Ora l'attende una nuova missione: andare a San Francisco, intercettare uno strano tizio di nome Nik e convincerlo con un paio di lame affilate che l'immortalità non fa proprio per lui. Insomma, un compitino all'apparenza facile facile che si trasformerà ben presto in un immane casino di proporzioni catastrofiche.
Dopo l'adrenalinico "Una notte di ordinaria follia" e lo stravagante "Le follie del vampiro Nik", Alessio Filisdeo si spinge oltre con la sua saga Urban Fantasy: un cocktail di sparatorie, bizzarri non morti, tradimenti, antiche superstizioni e un feroce nosferatu di nome... Tony?!
Questo e molto altro ancora ne "Il risveglio della cacciatrice".
Alessio Filisdeo: Nato ad Ischia nel 1989, Alessio Filisdeo vive a Barano d’Ischia.
Comincia a scrivere racconti fantasy, e a tema supereroistico, a sedici anni finché, una bella notte, non si trova ad assistere per caso alla proiezione del film culto Intervista col Vampiro. Sboccia immediatamente l’amore per la figura del vampiro aristocratico, per il genere gotico e per i grandi classici ottocenteschi. Il passo da fan del genere a fanatico cultore è più breve del previsto.
Conclude il suo primo romanzo storico a tinte sovrannaturali all’età di diciannove anni. C’è un solo problema: ormai i “vampiri di una volta” di cui ha scritto sono passati di moda.
Ma Alessio Filisdeo non demorde: destreggiandosi tra la passione per la scrittura e alcuni lavoretti part-time (confermando quindi lo stereotipo dello scrittore perennemente squattrinato con tante belle speranze), e spaziando momentaneamente tra più generi e personaggi, aspetta pazientemente il ritorno alla ribalta della creatura dannata in tutto il suo maledetto splendore.
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