Stringimi l'anima
di Karoline Habact
Trama
Chicago, anni'30. Russell Sorrentino, giovane gangster, percorre la sua ascesa al potere ricorrendo a tutti gli espedienti possibili. Cinico, calcolatore e dissoluto, così viene descritto da chiunque abbia il piacere di conoscerlo. E' un uomo d'onore, orgoglioso fino al midollo. Magnetico e attraente, desiderato da qualsiasi donna ma troppo chiuso all'amore. Il suo cuore è rimasto assopito per troppi anni, ormai assiderato, avvolto nel gelo. Senza apparenti possibilità di riscatto, la situazione per lui inizierà a cambiare poco per volta. Quella sua anima nera, riuscirà a purificarsi soltanto imparando ad amare. Sarà proprio la giovane e ingenua Nicole, ballerina da poco arrivata in città, a far ripartire tutti gli ingranaggi di quel cuore rotto. Ogni essere umano, in questo mondo ha il diritto di amare. L'amore smuove gli animi e le coscienze, innescando un processo di metamorfosi interiore. E' proprio nello struggente sentimento che Russell capirà di poter provare nei confronti di Nicole, da riscontrare il momento più alto della sua catarsi finale. Preparatevi ad immergervi in una realtà travolgente, tra fiumi di alcol, gambe in bella mostra e una cascata di perle e paillettes.
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Stringimi l'anima ci catapulta nella Chicago dei ruggenti anni Trenta, fra cabaret, boss della malavita, balletti, piume e lustrini. Il romanzo scritto da Karoline Habact riesce a coniugare in maniera abbastanza armonica la storia d'amore con l'avventura e la scoperta delle proprie radici. È un romanzo ricco di spunti che si potrebbe dividere in due filoni: la storia romantica e la storia familiare della nostra protagonista, il tutto condito da colpi di scena, affari piuttosto loschi e gli strascichi della Grande Depressione.
Non sono entrata totalmente in empatia con la protagonista, Nicole, forse perché l'ho trovata molto immatura per i suoi 18 anni dell'epoca, molto vittima degli sbalzi d'umore nonostante la vita non sia stata molto gentile con lei, sembra non saper reagire agli avvenimenti con polso e carattere, salvo tirare fuori gli artigli in alcune situazioni. Russel invece ha fatto breccia nel mio cuore, perché a chi non piacciono i duri che scoprono di avere un cuore tenero?
Lo stile linguistico funziona, anche se non ho apprezzato particolarmente gli appellativi usati (vedi pupa) che forse possono servirsi ad ambientarsi nell'epoca, ma a mio personalissimo parere sanno di linguaggio stereotipato.
Nel complesso la storia è bella ed è un romanzo piacevole, che scorre veloce fino alla fine delle quasi 500 pagine.
Consigliato a chi vuole fare un salto nel passato, a chi ama le storie d'amore condite da avventura e saghe familiari.
Copertina bellissima!
Buona lettura
Buona lettura
Ciao Virginia! Ti ringrazio di cuore per aver recensito il mio romanzo. Un abbraccio
RispondiEliminaKaroline Habact
Sembra interessante! Io e gli storici spesso andiamo in conflitto, non so perché ma è difficile che mi prendano. Comunque me lo segno. Baci <3
RispondiEliminaTi ringrazio, spero non ti deluda. Un bacio!
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